SpazioMMO - febbraio 2014

Avatar

a cura di Plinious

Ben ritrovati sulla nostra rubrica dedicata ai giochi di ruolo persistenti multiplayer. Dopo l’abbuffata di gennaio, questo mese iniziamo con una brutta notizia, relativa alla chiusura di ben quattro MMO da parte di Sony Online Entertainment. È un ciclo inevitabile: a fronte di nuovi videogames che aprono i battenti, ce ne sono altri che conoscono il “freddo abbraccio della morte” (virtuale) salutando tutti i giocatori che vi si sono dedicati, magari per mesi interi. È una cosa che dispiace e che spesso lascia strascichi polemici, per come i titoli in questione sono stati gestiti dai loro produttori.
I giochi sono Star Wars: Clone Wars Adventures, Free Realms, Wizardry Online e Vanguard: Saga of Heroes: i server dei primi due verranno spenti il 31 marzo, mentre quelli degli altri due il 31 luglio. La chiusura che fa più male è sicuramente quella di Vanguard, MMORPG fantasy sviluppato da Sigil Games e ambientato nell’immenso mondo non istanziato di Telon: trattasi di un gioco dalle enormi potenzialità ma minato da un lancio travagliato, che purtroppo non è mai riuscito a ritagliarsi una consistente fetta di pubblico nonostante il passaggio al free to play. L’annuncio arriva proprio a ridosso del settimo anniversario, e non può che lasciare con l’amaro in bocca per quella che rappresenta una grande occasione sprecata.
Chiusa questa triste parentesi dedichiamoci a titoli massivi che sono ancora vivi e vegeti. Ne è un esempio Star Wars: The Old Republic, MMORPG di Electronic Arts e Bioware che ha conosciuto una seconda giovinezza grazie all’espansione digitale Galactic Starfighter dedicata al PvP spaziale in scontri 12v12. Dal 4 febbraio l’addon è stato reso disponibile anche per i free player ed è stato accolto positivamente: l’aggiunta della dimensione siderale (assenza inconcepibile per un prodotto con il marchio di Guerre Stellari) va ad arricchire un gioco che può finalmente dirsi completo. Con il game update 2.6 sono poi arrivati un nuovo scenario e sei astronavi inedite.
Nel frattempo il senior producer Bruce McLean ha diffuso la roadmap del 2014: si comincia il 14 marzo, quando ci sarà un weekend con doppia esperienza, e si continua l’8 aprile, data scelta per l’update 2.7 che introdurrà due flashpoint, una nuova arena per l’huttball, una nuova battaglia spaziale e la nightmare mode (ovvero la modalità epica) per Dread Operation. Infine a giugno farà il suo debutto la 2.8 con nuove astronavi e la nightmare mode anche per Dread Palace Operation.
Grosse novità pure per Path of Exile, hack’n’slash online F2P che strizza l’occhio ai giocatori cosiddetti “hardcore” nonché ai vecchi fan di Diablo 2. Grinding Gear Games ha infatti annunciato Sacrifice of the Vaal, prima mini-espansione in uscita il 5 marzo di questo apprezzatissimo (da noi in primis) action RPG in esclusiva PC. Sacrifice of the Vaal espanderà il gioco base e inaugurerà l’apertura di nuove leghe, insieme a tutta una serie di feature che verranno svelate nel dettaglio il 28 febbraio. Centrale sarà la figura di Atziri, antica regina della caduta civiltà Vaal, ora resuscitata e assetata di sangue. Ma udite udite: l’espansione sarà gratuita, permettendo a tutti i giocatori di accederne ai contenuti senza sborsare un euro. Una mossa rara oggigiorno, per la quale questi ragazzi neozelandesi non possono che essere lodati.
News scottanti riguardano anche i vari Guild Wars 2, The Elder Scrolls Online ed EverQuest Next. Andiamo dunque a vedere cosa ci aspetta nelle prossime settimane.
Guild Wars 2
Con Guild Wars 2 ci eravamo lasciati a fine anno, con qualche novità e tante promesse da parte di ArenaNet. Ciò a cui i giocatori stanno assistendo in questi mesi è la parte finale della season one della living story, tramite cui verrà chiusa la storia riguardante la sylvari Scarlet Briar e i suoi diabolici piani per distruggere Tyria. Ma andiamo per ordine: con The Origins of Madness hanno fatto la loro comparsa due boss open world, la Twisted Marionette e il Great Jungle Wurm, richiedenti la presenza e la cooperazione di un gran numero di player. A questo update è seguito Edge of the Mists che ha introdotto una grossa mappa per il world versus world, la quale è anche stata teatro di un attacco da parte dei pirati Aetherblade. Non manca poi un migliorato sistema di code in WvW, dal quale si può visualizzare la propria posizione attuale nella coda.
Terza release dell’anno, live sui server da pochi giorni, è Escape from Lion’s Arch di cui potete visionare il trailer qua. Questa volta ArenaNet fa davvero sul serio, e abbiamo a che fare nientemeno che con un assalto a Lion’s Arch: la capitale si trova infatti bombardata e assediata dagli Aetherblade, dai sicari di Scarlet e persino dalla Toxic Alliance. Che la situazione sia disperata si capisce fin da subito, quando appena loggati ci si trova di fronte a una città in fiamme, con gli abitanti in fuga e gli edifici più iconici (dalla mystic forge fino alla statua del leone nella piazza centrale) crollati o in cenere. Non temete però: ArenaNet ha trasferito gli NPC e le strutture più importanti (come l’ingresso per i Fractals) nel Vigil keep a Gendarran Fields, dove i rifugiati hanno formato un campo d’emergenza da cui pianificare la difesa di Lion’s Arch. Parola d’ordine è proteggere la città, e tutti gli eroi di Tyria sono chiamati al vitale compito. Di fatto questo implica una serie di eventi dinamici a Lion’s Arch, che spaziano dal combattimento contro le forze di Scarlet al salvataggio di quanti più cittadini possibile. Anche in una situazione così drammatica, non mancano tuttavia reward estetici per i giocatori più intraprendenti: ecco dunque arrivare nuove skin per l’equipaggiamento e l’inedita armatura zodiac.
Insomma, gli sviluppatori stanno dimostrando di voler cambiare le carte in tavola con un aggiornamento molto coraggioso. A marzo arriverà finalmente il capitolo conclusivo del primo arco narrativo della living story, e noi siamo curiosi di saperne di più.
The Elder Scrolls Online
Come non parlare del MMORPG di Elder Scrolls? Il gioco è infatti sempre più vicino al rilascio e le news si susseguono quasi spasmodicamente: giusto pochi giorni addietro ZeniMax Online ha annunciato la rimozione dell’NDA, dando di fatto il via libera a giornalisti, blogger, youtuber e semplici player. Ebbene, pochi MMO hanno suscitato pareri più contrastanti di Elder Scrolls Online: si passa senza soluzione di continuità da pareri entusiastici allo scetticismo più totale, persino guardando all’interno dei fan della saga offline. Negli ultimi weekend si sono verificati diversi stress test che hanno permesso a tanti di testare il prodotto e contemporaneamente provare i primi livelli di gioco in quel di Tamriel. A questo proposito non possiamo non rimandarvi ai due hands-on che il buon Pregianza ha partorito dopo molte ore di prova, qui e qui, rispettivamente riguardanti l’aspetto PvE e quello PvP del titolo. Giusto ieri è uscito un nuovo video in cui i developer spiegano come funziona il crafting e in particolare il blacksmithing.
Intanto ZeniMax ha diffuso i dettagli che riguardano le edizioni digitali: sul sito ufficiale i prezzi sono di 54,99€ per la standard edition e 79,99€ per l’imperial edition. Tutti i preorder includono l’edizione explorer’s pack, che darà un vanity pet, quattro mappe del tesoro bonus, cinque giorni di early access (quindi con accesso ai server il 30 marzo) e la possibilità di unirsi a qualsiasi delle tre alleanze a prescindere dalla razza scelta per il proprio PG (potendo ad esempio giocare con un Nord nei territori dell’Aldmeri Dominion). L’imperial edition garantirà poi un altro minipet, la mount imperiale, gli anelli di Mara (che si legano a due personaggi fornendo loro un bonus d’esperienza quando giocano insieme) e l’inedita possibilità di creare un PG di razza imperiale, altrimenti inaccessibile.
Inoltre sono usciti i requisiti di sistema per la versione PC, versione che ricordiamo uscirà il 4 aprile, mentre per le console next-gen bisognerà aspettare fino a giugno. Buone notizie tuttavia per gli utenti PS4: ZeniMax ha trovato un accordo con Sony grazie al quale The Elder Scrolls Online non richiederà il pagamento del Plus per essere fruito, ma solo quello del canone mensile (oltre ovviamente all’acquisto del gioco). Lo stesso invece non si può dire per XboxOne, dove sarà necessario pagare pure l’Xbox Live. Un bell’obolo, non c’è che dire, di fronte al quale non tarderanno certamente ad arrivare le reazioni dei giocatori Xbox.
Nel frattempo alcuni betatester hanno calcolato che saranno necessarie circa 150 ore per raggiungere il level cap (fissato al 50) senza saltare i dialoghi. Indubbiamente The Elder Scrolls Online è un MMORPG dalla curva di levelling più lenta rispetto ai prodotti usciti sul mercato negli ultimi anni. Permangono ancora grossi dubbi sulla validità dell’endgame PvE, ma per il resto il gioco dispone di frecce al suo arco non indifferenti, come un comparto tecnico pregevole, un mondo enorme e curato, centinaia di quest doppiate da attori professionisti e un sistema PvP solido e spettacolare. Per non parlare dei dark anchor, portali infernali del principe daedrico Molag Bal che spawneranno a Tamriel e i giocatori in gruppo dovranno distruggere. Tutto ciò basterà per convincere i player al pagamento di un abbonamento mensile? Lo scopriremo molto presto.
EverQuest Next Landmark
Vento di novità anche per EverQuest Next, il promettente sandbox di Sony Online Entertainment in cui potremo combattere, costruire e distruggere praticamente qualsiasi cosa. Al momento SOE è concentrata sullo sviluppo di EverQuest Next Landmark, con tanto di alpha cominciata da inizio mese per chi ha effettuato il preorder.
SOE è stata però poco chiara sulla differenza tra EverQuest Next e il Landmark e sulla situazione c’è non poca confusione. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: i due titoli sono prodotti diversi e separati, che condividono solo l’engine usato e la filosofia alla base. EverQuest Next sarà un vero e proprio MMORPG fantasy free to play con tutte le funzionalità del caso, e sicuramente non vedrà la luce prima del 2015 inoltrato. EverQuest Next Landmark è invece un software che permette ai giocatori di interagire raccogliendo risorse, plasmando il terreno ed edificando costruzioni all’interno del mondo virtuale (dove ogni player ha a disposizione una porzione di terreno chiamata “claim” per le proprie creazioni): una specie di versione persistente di Minecraft, insomma, ma con l’aggiunta di combat e skill varie. Visto che le richieste hardware si sono rivelate piuttosto esose SOE è corsa ai ripari annunciando il rimborso per coloro che avessero preordinato il gioco e non soddisfassero i requisiti minimi.
Il Landmark è soltanto in alpha e verrà costantemente aggiornato e ottimizzato col passare dei mesi. A tal proposito è stata diffusa la roadmap dei principali cambiamenti che vedremo in futuro. Questa tabella di marcia è divisa in tre fasi: la prima, della durata di un mesetto, porrà le basi per un’esperienza di gioco migliore, grazie a diversi miglioramenti all’UI, alla costruzione di strutture condivise e al sistema di chat e party. La seconda fase sarà subito successiva e si focalizzerà sulle feature sociali (quali la formazione di gilde), l’introduzione degli achievement, il revamp dell’harvesting, nuovi sistemi di spostamento come il volo e un primo abbozzo di combat con possibilità di morire e ressare. Infine la terza fase vedrà l’implementazione di funzioni complesse, come il PvP, un’IA avanzata dei mob e tanto altro.
Attualmente sui server è possibile costruire gallerie, castelli, torri e case arredate con tanto di mobili e torce. I primi utenti si sono già sbizzarriti a creare vere opere architettoniche virtuali, nonostante la realizzazione di costruzioni complesse richieda la raccolta di ingenti quantità di risorse. Il gioco sta dunque iniziando a prendere forma, seppur ancora lontano anni luce da una versione definitiva. Auguriamoci di non dover aspettare troppo prima di poter mettere mano su una versione beta del prodotto.

La notizia della chiusura di quattro MMO da parte di Sony Online Entertainment, tra cui lo sfortunato Vanguard, apre una ferita dolorosa nel cuore di tutti gli appassionati. Certo, è la spietata legge del marketing, che impone lo spegnimento dei server di un gioco massivo quando ormai i costi ne superano i guadagni. A volte vorremmo però che questa legge venisse applicata con un po’ meno rigore e un po’ più rispetto nei confronti dei giocatori paganti.

Nel frattempo alcuni titoli, quali Guild Wars 2 e Path of Exile, procedono per la loro strada incuranti della concorrenza, mentre altri preparano la loro trionfale uscita, come nel caso dell’imminente The Elder Scrolls Online o del più lontano EverQuest Next. Oltre naturalmente all’altro importante MMO atteso per questa primavera, WildStar, su cui potete aspettarvi un grosso recap il prossimo mese.