SpazioMMO - Dicembre 2014

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a cura di Plinious

Siamo nel bel mezzo del periodo natalizio, tra pochissimo il 2014 ci saluterà in favore del nuovo anno e intanto si rinnova l’appuntamento con SpazioMMO, la rubrica che vi guida nel variegato mondo dell’online gaming. D’altronde si sa, oltre ad abbuffarsi di pandoro, cotechino e dolciumi vari le vacanze natalizie possono costituire una buona occasione per giocare un po’ di più, ed è proprio per questo che abbiamo pensato a una panoramica dei software “no cost” sul mercato: in questo numero vi presenteremo una lista dei titoli che, secondo noi, rappresentano i migliori free to play in circolazione, seguiti dai link utili per scaricarli in tutta sicurezza. Prima di venire a protestare nei commenti per la mancanza di questo o quel gioco, sappiate che non abbiamo incluso nella lista titoli come League of Legends o DOTA 2, in quanto appartenenti al genere a sé stante dei MOBA. Ovviamente la maggior parte di essi saranno titoli PC, in quanto il computer è la macchina da gioco dove più si è sviluppata la bolla del free to play, ma non mancano anche giochi per PlayStation 4 o Xbox One.
Come da tradizione abbiamo quindi selezionato dieci titoli meritevoli. Che cosa stiamo aspettando?
10) Firefall
Entrato in classifica per il rotto della cuffia, Firefall è il nuovo MMOFPS sviluppato da Red 5 Studios e uscito dopo una gestazione durata oltre quattro anni. Il gioco presenta aspetti buoni e altri meno riusciti, tuttavia non ci soffermeremo a parlarne in questa sede: la recentissima recensione del buon Mascalzone vi spiega già tutto quel che c’è da sapere sul gioco. Se dopo aver letto l’articolo vi siete convinti a dargli una chance, non dovete far altro che puntare il mouse sul sito di Steam.
9) Neverwinter
Passiamo a Neverwinter, MMORPG che può vantare la licenza di Dungeons & Dragons e il carisma dei Forgotten Realms. Uscito nel 2013 e del tutto indipendente rispetto ai due Neverwinter Nights, i GdR singleplayer firmati Bioware e Obsidian, Neverwinter è un action-RPG multigiocatore online dove vestiremo i panni, neanche a dirlo, di un eroe del Faerûn nella lotta contro le forze oscure.
Tradotto in italiano e basato sulle regole della 4° edizione di D&D, in Neverwinter è possibile scegliere una tra otto razze e sette classi, delle quali le ultime due, ranger arciere e warlock della devastazione, sono state implementate dopo il lancio. Ognuna di queste classi poi presenta dei cammini paragon in cui è possibile specializzarsi una volta al cap. L’ultimo update, Rise of Tiamat, ha aggiunto nuove zone e missioni ed espanso l’endgame portandoci a combattere contro il culto del drago che ha fatto risorgere Tiamat, la regina dei draghi oscuri.
Pur non esente da difetti, Neverwinter è un titolo che offre una buona quantità di contenuti per ogni appassionato del fantasy, col grande valore aggiunto rappresentato dalla Foundry, flessibile editor che permette a chiunque di creare i propri dungeon (o giocare quelli creati dagli altri utenti). Certo, ai livelli alti il gioco manifesta ancora dei problemi di farming e ripetitività delle istanze, ma d’altronde a caval donato non si guarda in bocca, no? Il client può essere scaricato da Steam o dalla piattaforma digitale Arc. Infine è stato recentemente annunciato che nel corso del 2015 Neverwinter arriverà anche su Xbox One.
8) Star Trek Online
Procediamo con un altro prodotto di Cryptic Studios, stavolta ambientato nell’universo sci-fi per eccellenza, Star Trek. Anche qui abbiamo un editor che consente di creare le proprie missioni, in aggiunta alle battaglie spaziali che in un gioco come questo non possono mancare. Il gameplay di Star Trek Online è insomma un misto di esplorazione e combattimento tanto a terra quanto nello spazio: le fasi action sui pianeti di fatto si configurano come un third person shooter in cui è possibile comandare la propria squadra.
Nello spazio i players possono invece personalizzare l’equipaggio della propria nave e raggiungere gli angoli remoti della galassia diventando capitani della Federazione o impersonando un guerriero Klingon. Legacy of Romulus ha aggiunto la possibilità di giocare nelle vesti di un comandante Romulano e sostenere l’Impero Stellare Romulano, mentre l’ultima espansione a pagamento Delta Rising porta i giocatori nel quadrante Delta, una misteriosa regione del cosmo accessibile attraverso un antico portale Iconiano, e presenta loro i membri dell’equipaggio della Voyager, che i veri “trekker” non faticheranno a riconoscere.
Dopo un lancio non propriamente facile nel 2010, Cryptic Studios ha avuto il merito di continuare ad aggiornare il titolo con costanza, tant’è che oggi buona parte delle lacune sono state risolte. Star Trek Online inoltre presenta uno dei modelli F2P più puliti sulla piazza, e per questo non poteva mancare nella nostra classifica. Come Neverwinter, è disponibile tramite Steam o Arc. Da marzo è disponibile la versione per Mac.
7) Lord of the Rings Online
Proprio questo mese è uscito nei cinema Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, pellicola conclusiva della seconda trilogia di Peter Jackson, e non potevamo non approfittarne per introdurre Lord of the Rings Online, MMORPG di Turbine uscito con un canone mensile e poi passato al free to play nel 2010. Nonostante le sette primavere sulle spalle il gioco è ancora popolato, e non a caso: LOTRO è un solido gioco di ruolo massivo che unisce a un PvE di qualità una pletora di contenuti, sebbene non tutti gratuiti. Ai livelli più alti diverse quest e regioni sono infatti disponibili solo per gli utenti VIP, ovvero con una sottoscrizione attiva. È comunque possibile ottenere dei punti in-game, chiamati Turbine Points, che consentono di acquistare i contenuti a pagamento.
L’anno scorso è uscita la quinta espansione, Helm’s Deep, che ha introdotto diverse novità oltre, ovviamente, all’assedio del Fosso di Helm. Conclusa la storia legata ai cavalieri di Rohan, è da poco live sui server l’update 15, Gondor Aflame, che ha introdotto una classe inedita, il Beorning, tre nuove regioni e un nuovo capitolo dell’epic story incentrata sulla riconquista di Pelargir. Nonostante all’appello manchino ancora diverse zone, tra cui nientemeno che Minas Tirith, la Terra di Mezzo esplorabile è enorme e presenta alcuni paesaggi incantevoli ancora oggi. Lo stesso non si può dire per animazioni e modelli dei personaggi, che purtroppo sono invecchiati maluccio.
In definitiva, complice anche il rinnovo della licenza fino al 2017, LOTRO si configura come un “usato sicuro” per chiunque sia alla ricerca di un’esperienza classica e longeva. Se non fosse per un sistema PvP limitato, che Turbine non ha mai voluto approfondire davvero, e per una certa quantità di farming necessaria all’endgame LOTRO sarebbe in assoluto uno dei migliori MMORPG sul mercato. Anche questo gioco è scaricabile dal sito ufficiale o da Steam.
6) RIFT
Opera prima di Trion Worlds, softco californiana, RIFT è un titolo su cui pochi avrebbero scommesso, anche a causa della mancanza di una licenza prestigiosa. Dalla sua release nel 2011, il gioco ha stupito molti: RIFT è un convincente MMORPG fantasy che innesta su un gameplay consolidato alcune idee piuttosto originali, come il sistema multiclasse e le invasioni dinamiche dei mostri tramite i portali che danno il nome al titolo.
Il titolo ha beneficiato non poco del passaggio al F2P, per merito di un modello tra i più onesti sulla piazza. Ad ottobre è stata rilasciata Nightmare Tide, major expansion (non a caso chiamata RIFT 3.0) che ha implementato una quantità titanica di contenuti inediti: tra questi il Plane of Water, composto da tre vaste regioni, i Nightmare Rifts, le mount anfibie, il Minion system, nuovi dungeon, chronicle e raid, quattro souls e un innalzamento del level cap al 65 con nuove mastery abilities connesse. In altre parole, c’è abbastanza roba da tenere impegnati gli Ascended per mesi. Come se non bastasse, a novembre è arrivato sui server Mount Sharax, nuovo raid da 20 players che contiene i nemici più mortali mai visti in gioco. Per chi cercasse un MMORPG con un consistente senso di progressione e raid che richiedono impegno e cooperazione, insomma, RIFT è la scelta giusta. Oltre all’onnipresente Steam RIFT può essere scaricato tramite Glyph, la piattaforma digitale di Trion Worlds.
5) PlanetSide 2
Ora parliamo di un MMOFPS. È il caso di PlanetSide 2, titolo di Sony Online Entertainment uscito due anni fa e finora esclusiva PC, che nel corso del 2015 debutterà pure su PS4.
Planetside 2 si svolge sul pianeta Auraxis, diviso in quattro enormi continenti, Indar, Esamir, Amerish e Hossin. Qui tre fazioni in guerra tra loro si contendono il controllo territoriale di punti strategici e basi militari; ogni fazione è caratterizzata da armi, veicoli e tecnologie propri. Alla release il gioco presentava diversi bug e problemi di latenza, ora praticamente del tutto risolti. Nel corso dei mesi sono inoltre uscite svariate patch che hanno ottimizzato l’engine e aggiunto nuovi contenuti.
L’unicità del titolo sta nelle sue immense battaglie PvP, capaci di coinvolgere centinaia di soldati contemporaneamente, senza per questo sacrificare un impatto grafico spettacolare. Su PlanetSide 2 infatti non esistono istanze o partite a sé: ogni scontro sui server è persistente e indirizza la guerra in un senso o nell’altro. Anche qui, il modello F2P adottato non si è rivelato particolarmente invasivo, dato che da utenti free è possibile livellare tranquillamente il proprio PG, seppur senza bonus all’esperienza ottenuta.
Se vi piacciono le battaglie su larga scala e cooperare non vi spaventa (arruolarsi in una squadra di giocatori è imprescindibile per godersi il titolo come merita), buttatevi su PlanetSide 2 e non ve ne pentirete. Tanto per cambiare, si può procedere al download del client tramite il sito ufficiale o Steam. Per chi avesse una PS4 è invece possibile iscriversi per partecipare all’imminente closed beta del titolo.
4) Star Wars: The Old Republic
Inutile girarci intorno: Star Wars: The Old Republic all’uscita fu una delusione per molti. Il gioco presentava un gameplay da themepark classico che pescava a piene mani da World of Warcraft senza tuttavia raggiungere la stessa profondità del capolavoro Blizzard, e in aggiunta soffriva di innumerevoli problemi tecnici che rendevano il PvP quasi ingiocabile. Il successivo calo di sottoscrizioni fu talmente netto da spingere Electronic Arts e Bioware a convertire il gioco al modello gratuito dopo neanche un anno dalla release. Dopo il passaggio SWTOR ha riguadagnato molti utenti, tant’è che fonti confermate parlano di oltre un milione di account attivi mensilmente quest’estate. Il sistema F2P ricorda più quello di un freemium per via di diverse restrizioni agli utenti non paganti, come un tetto massimo di crediti, una velocità di levelling ridotta e raid e dungeon limitati. Le feature principali sono tuttavia accessibili, compresa la storyline dei personaggi, vero punto di forza del gioco: ogni classe presenta infatti una storia diversa con tanto di dialoghi doppiati e scelte morali in pieno stile Bioware. Se si conta che ci sono in totale otto classi, è facile capire come per gli appassionati siano disponibili centinaia di ore di divertimento senza spendere un centesimo.
The Old Republic ha comunque beneficiato di un lungo ciclo di espansioni digitali: l’ultima, Shadow of Revan, ha visto il ritorno di un personaggio cruciale nei vecchi Knights of the Old Republic, Revan appunto, in aggiunta a cinque nuovi livelli di progressione, nuovi Flashpoints e Operations per l’endgame e due pianeti inediti, Rishi and Yavin 4. L’espansione è ora live e può essere acquistata al costo di $19.99.
Insomma, SWTOR tiene duro. Certo, se si pensa che nel 2011 per far posto a questo MMORPG è stato chiuso il mitico Star Wars Galaxies un po’ di dispiacere viene, ma The Old Republic va preso per ciò che è: un enorme parco giochi virtuale e multiplayer ambientato nell’universo creato da George Lucas. Vi lasciamo col link al sito ufficiale o, se preferite, alla pagina Origin di SWTOR.
3) Warframe
Siamo arrivati al podio dei migliori tre. La scelta non è stata affatto facile, ma alla fine per il terzo posto abbiamo optato per Warframe di Digital Extremes. Dotato di un setting futuristico, Warframe è uno shooter online in terza persona per PC, PS4 e Xbox One in cui comandiamo i Tenno, guerrieri ninja maestri negli scontri a fuoco e nel combattimento all’arma bianca che devono lottare contro i Grineer, un’armata che sta invadendo il sistema solare, e scoprire i segreti delle potenti armature Warframes.
Più che un vero MMO, Warframe è un gioco pensato per il coop, perfetto per sessioni veloci in compagnia di qualche amico. I livelli pullulano di nemici da affettare e il gameplay non è certo tra i più complessi e stratificati che possiate trovare, ma la relativa semplicità del gioco è compensata da una buona offerta di contenuti e un ottimo comparto grafico, capace di mostrare i muscoli soprattutto nell’illuminazione e nei bellissimi effetti particellari (tant’è che su PC è possibile attivare le DirectX11 per le impostazioni Ultra).
Warframe è l’ennesimo esempio di come un titolo tutt’altro che perfetto possa migliorare e ampliarsi grazie a una gestione attenta e costante nel tempo, come dimostrano le dodici milioni di registrazioni raggiunte sulle tre piattaforme. Basti pensare che l’update gratuito 15, Archwing, ha introdotto nuovi nemici, armi, quest, una nuova modalità di gioco nello spazio e un sistema di reputazione inedito rappresentato dai Syndicates.
Il più grande difetto di Warframe rimane l’inevitabile ripetitività di fondo delle missioni, che dopo un po’ potrebbe portarvi alla noia. In ogni caso, per chi stesse cercando un’action sci-fi frenetico e senza fronzoli da giocare con gli amici Warframe sarà foriero di grandi soddisfazioni. Ecco il link al sito del gioco e a Steam.
2) Path of Exile
La medaglia d’argento se la aggiudica Path of Exile, hack’n’slash online uscito un anno fa e che noi stessi abbiamo apprezzato trovandolo meritevole di un bel 9. Pur essendo un indie in esclusiva PC, l’action RPG dei ragazzi neozelandesi di Grinding Gear Games ha incontrato un successo travolgente nel 2013 grazie al passaparola tra i giocatori, complice anche la debolezza del suo diretto concorrente, quel Diablo 3 di Blizzard che allora era un titolo fortemente incompleto. Come sappiamo con Reaper of Souls Diablo 3 si è ripreso lo scettro di miglior hack’n’slash sul mercato, ma ciò non toglie che Path of Exile sia un dungeon crawler che val la pena provare, visti anche gli aggiornamenti giunti sui server in questi mesi e il grandioso modello di (non) pagamento adottato. Il gioco è infatti del tutto estraneo da elementi “pay to win”, con soldi spendibili unicamente per oggetti quali pet e skin estetiche che non influenzano la giocabilità.
A causa dello sconfinato skill tree e del livello di sfida tarato verso l’alto, Path of Exile resta un titolo consigliato a giocatori esperti o comunque disposti a dedicare tempo e impegno a capire le sue complesse meccaniche. Dopo l’espansione gratuita Forsaken Masters il gioco ha ricevuto un altro grosso aggiornamento a inizio dicembre, l’update 1.3, che ha introdotto le leghe Torment e Bloodlines, nuove skill, un nuovo Master of the Arena e un revamp completo del PvP e delle stagioni. Grazie al suo brillante supporto, questo settembre Path of Exile ha raggiunto quota sette milioni di players.
I pochi difetti sono per lo più di natura tecnica: il problema maggiore è sicuramente il desync che talvolta irrompe nelle situazioni più tese causando un momento di lag e, di conseguenza, uno slittamento del PG. La problematica è stata un poco ridotta ma purtroppo con alcune particolari build è ancora presente. Bisogna comunque dire che il desync causa un ritardo piuttosto lieve, che solo i giocatori più attenti e abituati ai titoli competitivi noteranno. Al solito, lasciamo il collegamento al sito ufficiale e alla pagina Steam.
1) War Thunder
Eccoci dunque giunti al primo posto. La medaglia d’oro dei free to play va a War Thunder, simulatore simil-MMO dedicato all’aviazione e ai carri armati disponibile su PC e PS4. Teoricamente il titolo è ancora in open beta, poichè l’intenzione dei developers di Gaijin Entertainment è quella di realizzare una rappresentazione totale delle forze militari coinvolte nella Seconda Guerra mondiale, in cielo, in terra e per mare. Il gioco insomma sarà completo solo dopo il debutto delle forze navali, ancora assenti all’appello. Ciononostante aerei e tank (questi ultimi disponibili dal lancio dell’espansione Ground Forces) già bastano e avanzano per fornire un’esperienza di qualità elevatissima, superiore al concorrente World of Tanks di Wargaming.net e capace di fare la gioia tanto dei giocatori arcade quanto degli appassionati della simulazione. Le battaglie difatti si dividono in tre tipi, arcade, realistiche e simulative: l’ultima modalità è la più rigorosa nel calcolare la fisica degli aerei e la traiettoria dei colpi, mentre la seconda costituisce una via di mezzo. Il gameplay vanta una guidabilità dei mezzi eccezionale e una cura certosina dei dettagli, tant’è che è anche possibile pilotare gli aerei dalla visuale interna all’abitacolo. Da segnalare inoltre le battaglie miste, che permettono di giocare con aerei e carri armati sulla stessa mappa.
Al momento è possibile scegliere cinque nazioni, ovvero inglesi, americani, russi, giapponesi e tedeschi (con gli aerei italiani compresi nel tech tree tedesco), ma il gioco è costantemente aggiornato come dimostra il recente update 1.45, Steel Generals, che ha appena introdotto i carri armati americani. Il modello F2P è onesto, a patto di accettare una progressione molto lenta ai livelli alti. Anche graficamente il gioco è appagante: l’illuminazione è notevole e i dettagli con cui vengono riprodotti aerei e tank non sono inferiori a quelli di un prodotto tripla A. Il tutto graziato da un’eccellente ottimizzazione, col frame rate che non scende sotto i 50 fps nemmeno nelle situazioni più concitate.
War Thunder insomma merita e se siete appassionati di aerei e carri corazzati è un must, come dimostra la sua vasta community (a seguire link al sito e a Steam). Infine, Gaijin Entertainment ha sviluppato un altro gioco F2P, dalla struttura simile ma ambientato nello spazio: stiamo parlando di Star Conflict. Il gioco costituisce di fatto una versione spaziale e arcade di War Thunder e conviene darci un’occhiata nel caso in cui vi siate stufati dello scenario della WWII.

Questo mese ci vestiamo da Babbi Natale videoludici (e in ritardo) per consigliarvi i free to play più riusciti, aggiornati e divertenti nel panorama dei titoli MMO e affini. La tendenza al F2P, che una volta costituiva una sparuta nicchia, si è trasformata in un’onda capace di portare sui nostri hard disk giochi di qualità e senza spendere un euro: la lista è lunga, da War Thunder a Path of Exile, da Warframe fino a PlanetSide 2, e capace di soddisfare tutti i palati. Scegliete dunque quelli che più vi aggradano in base ai vostri gusti e ai vostri compagni di gioco, approfittate delle vacanze natalizie e preparatevi all’arrivo del nuovo anno senza farvi mancare nulla sul versante ludico: il divertimento è lontano soltanto il tempo di un download. Il tutto, naturalmente, con i migliori auguri da parte di Spaziogames. Cin cin!