SpazioMMO - Aprile 2015

Avatar

a cura di Plinious

Come recita un vecchio adagio, ad aprile è bello prendersi un momento di pausa per appisolarsi un po’ e ricaricare le forze. È più o meno ciò che sta facendo l’industria degli MMO, che negli ultimi tempi sta oziosamente sonnecchiando in attesa, forse, di importanti annunci che (speriamo) faranno capolino nella seconda metà dell’anno. D’altronde non è certo un mistero che l’epoca d’oro dei MMORPG sia ormai alle spalle, e per questo molte software house sembrano star ripensando il loro rapporto con l’utenza nonché il modo di sviluppare giochi multiplayer online. Noi, ovviamente, prestiamo attenzione a ogni minimo cambiamento nel mercato, pronti a cogliere un fremito nella Forza.
Prendiamo ad esempio Black Desert Online. Il promettente MMO di Pearl Abyss, attualmente in beta in Corea, era stato inizialmente concepito come un semi-sandbox, un gioco con un mondo libero e non istanziato in cui era possibile darsi alle quest, al crafting o al PvP selvaggio. Gli ultimi mesi, però, sembrano evidenziare un cambio di rotta da parte dei developers a favore di un gameplay più semplice e guidato: ad esempio l’open PvP free for all, prima disponibile dal livello 30, diventerà tale solo al 50. Inoltre nella beta coreana attaccare e uccidere un altro player significa ottenere pesanti penalità al Karma. Allo stato attuale delle cose, insomma, non è incentivato il PvP al di fuori delle guerre tra gilde. A contribuire a questa sensazione intervengono anche altri fattori, come l’assenza di un sistema di trading tra i giocatori, la rimozione della perdita di exp alla morte e la necessità di grindare parecchio per salire di livello, che sembrano collocare Black Desert più nell’ambito dei themepark orientali che in quello dei sandbox.
I programmatori ci tengono a ricordare che il gioco è ancora in beta, e dunque queste modifiche potrebbero non essere definitive, così come potrebbe anche cambiare tutto prima che il gioco venga rilasciato in Occidente. In altre parole, la situazione al momento è piuttosto confusa, e la mancanza di idee chiare nello sviluppo del gioco non fa presagire granchè bene. Nel frattempo Pearl Abyss ha svelato la classe della Valkyrie, personaggio femminile votato al combattimento all’arma bianca. Per fortuna almeno la grafica è rimasta la stessa, ed è ancora da slogamento di mascella. Per gli interessati la prima beta europea di Black Desert arriverà entro il secondo quarto del 2015, quindi indicativamente quest’estate.
Passiamo a un gioco completamente diverso, Star Wars: The Old Republic: la giornata di mercoledì ha visto sul sito ufficiale il reveal di una misteriosa immagine raffigurante l’interno di un’astronave con un grande trono al centro, seguita dall’hashtag #FallenEmpire. Che dire? Probabilmente si tratta di una nuova espansione per l’MMO di Guerre Stellari dopo i buoni numeri riscossi quest’anno dal free to play. Le speculazioni sui forum vanno da Darth Jadus all’imperatore dei Sith fino al ritorno dei mandaloriani, ma la verità è che non ne sapremo di più finchè Bioware ed Electronic Arts non decideranno di scoprire le loro carte. Potete trovare l’immagine in questione a questa pagina.
Lord of the Rings Online
Era da un po’ di tempo che non parlavamo di Lord of the Rings Online. Il MMORPG ispirato all’opera letteraria di Tolkien sta vivendo in questi giorni le celebrazioni per l’ottavo anniversario del gioco, uscito esattamente il 24 aprile del 2007. I festeggiamenti in-game vanno dalla Contea a Gran Burrone e continueranno fino al 28 aprile.
Turbine, intanto, prepara l’Update 16, il più importante aggiornamento gratuito che farà capolino sui server quest’anno. Attualmente sul test server, la patch contiene un nuovo capitolo dell’epic storyline e un revamp del Legendary item system a favore di un nuovo sistema, chiamato dagli sviluppatori Legendary imbuement, che permetterà agli oggetti di alto livello di “crescere” insieme ai PG. Come conseguenza molti poteri e talenti saranno aggiunti, modificati o rimossi. Ma la più grande novità dell’Update 16 è costituita dai nuovi dungeons, giocabili in tre gradi diversi di difficoltà, e soprattutto dall’introduzione di tre regioni inedite (Upper Lebennin, Lossarnach e South Ithilien) che di fatto corrispondono alla parte orientale di Gondor e a Osgiliath, portando così i giocatori sempre più vicino a Minas Tirith, la mitica città bianca che vedremo in futuro. Pian piano ci stiamo dunque avvicinando alla fine del viaggio, a favore di una Terra di Mezzo sempre più estesa e completa, mentre si vocifera di un possibile merge dei server nei prossimi mesi da parte di Turbine, per unire tra loro quelli meno popolati.
Survarium
Ricordate Survarium, lo sparatutto online in esclusiva PC e dal setting post-apocalittico ispirato al compianto S.T.A.L.K.E.R.? Ebbene, a inizio mese il gioco è approdato in accesso anticipato su Steam. A differenza della maggior parte degli early access, che per essere provati in anteprima vanno acquistati, Survarium è già giocabile senza sborsare un euro: i giocatori possono scaricarlo e provarlo gratuitamente, scegliere di acquistare uno dei tre pacchetti disponibili a prezzi differenti su Steam o sottoscrivere un account premium dal sito ufficiale.
Survarium resterà free to play alla release, anche se al momento la software house ucraina Vostok Games preferisce non parlare di date: Survarium rimarrà aperto al pubblico in accesso anticipato finchè lo sviluppo del gioco non potrà dichiararsi completo. La versione giocabile al momento rappresenta l’open beta della parte PvP del titolo con tre modalità disponibili, Team Deathmatch, Research e Battery Retrieval. Oltre all’opzione competitiva la versione completa di Survarium offrirà altre due modalità, una delle quali è l’atteso Freeplay mode che consentirà di esplorare ambienti desolati in compagnia dei propri amici e trovare misteriose anomalie che celano potenti artefatti, riportando alla mente le lande radioattive di S.T.A.L.K.E.R. in salsa multigiocatore. Nel Freeplay è inoltre evidente l’influenza di DayZ, tanto che gli sviluppatori hanno dichiarato di voler inserire la permadeath del PG e la conseguente perdita dell’equipaggiamento guadagnato. Nel frattempo è quasi pronto l’update 0.28, che introdurrà tra le altre cose nuove leghe, fazioni e anomalie, l’inedita funzione di ricerca degli oggetti e la possibilità di impartire comandi veloci ai propri compagni di squadra per coordinarsi meglio durante le partite multiplayer.
Da parte nostra abbiamo provato il gioco e lo abbiamo trovato interessante e graficamente più che discreto, anche se ancora piuttosto acerbo sul piano dei contenuti e bisognoso di altri mesi di lavoro. Le sparatorie sono viscerali, con munizioni che vanno attentamente dosate e ferite da curare con delle bende in caso di sanguinamento. Ciò che però Vostok Games nei prossimi mesi dovrà impegnarsi a far emergere in Survarium è una personalità distinta e precisa, che sappia distinguerlo dalla nutrita massa di FPS multiplayer sulla piazza. Da indagare meglio, poi, il modello di pagamento, che tramite l’acquisto in euro di armi nell’item shop potrebbe nascondere l’annosa piaga del pay-to-win. Essendo il gioco ancora in beta, comunque, ci riserviamo di sospendere la questione fino al momento opportuno, sperando in una tempestiva correzione prima dell’uscita definitiva.
Wander
Pensandoci bene, non vi siete un po’ stufati di tutti questi MMO incentrati sul combattimento? Negli ultimi anni non abbiamo praticamente fatto altro. Ma per coloro che sono stanchi di mulinare spade e sparare a più non posso è in arrivo Wander.
Di che si tratta? È presto detto: Wander è un MMO esplorativo e narrativo del tutto privo di combat, in cui impersoneremo creature immaginarie che dovranno scoprire i misteri e i segreti dell’ambiente naturale che le circonda. Potremo librarci in cielo come un grifone, esplorare le profondità oceaniche come una creatura marina e visitare la foresta pluviale sotto forma di un albero animato (una specie di Ent, per intenderci): Wander non presenta alcuna modalità competitiva, basandosi invece sul gameplay collaborativo tra i giocatori-animali per risolvere i vari puzzle ambientali.
Previsto per la release tra aprile e maggio, nei mesi scorsi Wander ha vinto diversi premi come “best indie” e “most innovative MMO”. D’altronde l’idea di un gioco multiplayer non combat-based è intrigante e ha grandi potenzialità, come già in passato ha dimostrato A Tale in the Desert, social MMORPG ambientato nell’antico Egitto in cui era possibile craftare, commerciare e costruire edifici. Peccato che in Wander la maggior parte di queste cose non si potranno fare.
Sviluppato con il Cry Engine, Wander sarà uno tra i primi MMO a uscire anche su PlayStation 4, dove i programmatori puntano a far girare il gioco a 1080p e 30fps. Guardando i video finora rilasciati è possibile notare una ricca ambientazione, un’atmosfera sognante e affascinanti paesaggi esotici, ma i problemi emergono quando si fa cadere l’occhio sui personaggi giocabili: i modelli degli animali sono spogli e le animazioni del volo e della corsa appaiono legnose, aspetto piuttosto critico per un gioco esplorativo in cui, sostanzialmente, non si fa molto altro che camminare. Allo stesso modo, ci auguriamo che i contenuti di Wander siano abbastanza corposi da continuare a giocare anche sul lungo periodo, altrimenti il prodotto potrebbe perdere presto d’appeal.
In un mercato caratterizzato da decine di combat-MMO tutti uguali, insomma, il concept di Wander merita sicuramente per la sua originalità, ma bisogna anche vedere se la realizzazione sarà all’altezza dei tempi che corrono. Questa, ovviamente, non vuol essere una sterile critica a un titolo che deve ancora uscire: speriamo sinceramente che Wander possa presto stupirci e convincerci delle sue qualità.
Guild Wars 2: Heart of Thorns
Non si può infine non parlare di Guild Wars 2. Un giorno di public beta, il 14 aprile, ha permesso ai giocatori di provare la nuova modalità PvP Stronghold che farà il suo debutto con Heart of Thorns, prima espansione a pagamento del MMORPG buy to play di ArenaNet. Le prime impressioni sono incoraggianti, ma il tutto andrà vagliato a bocce ferme a mano a mano che lo sviluppo andrà avanti, con i feedback della community a giocare un ruolo importante nel bilanciamento della modalità.
Intanto, mentre il primo storico capitolo festeggia in questi giorni i dieci anni di vita (tanti auguri Guild Wars!) emergono sempre più notizie riguardo alle novità che vedremo in Heart of Thorns: tramite una serie di articoli sul sito ufficiale ArenaNet sta diradando la nebbia che circonda le features chiave dell’expansion pack. Innanzitutto, gli scenari di Heart of Thorns saranno caratterizzati da una grande componente esplorativa orizzontale e verticale, con tanti jumping puzzles a farla da padrone nella letale giungla di Maguuma. Gli eventi dinamici cambieranno in base al ciclo giorno/notte mentre ogni mappa sarà legata a doppio filo alla trama principale, la quale comunque sarà istanziata e rigiocabile a piacimento: la storia personale costringerà a compiere delle scelte che avranno ripercussioni anche sulle missioni successive.
La software house di Bellevue ha inoltre rivelato la filosofia dietro al Masteries System che debutterà con Heart of Thorns. In primis, il level cap al livello 80 non cambierà: la nuova forma di progressione saranno invece le Maestrie, sistema PvE legato all’account rappresentato da poteri che si potranno attivare contestualmente a seconda della situazione e che permetteranno ai personaggi di muoversi con maggiore agilità nella giungla. L’abilità che consente di usare l’aliante, ad esempio, non costituisce soltanto un modo veloce di esplorare lo scenario, ma servirà per esplorare zone altrimenti irraggiungibili; discorso simile per il nuovo ramo di Maestrie riguardante i Frattali. Con questo sistema sarà anche possibile tornare in mappe di Tyria già visitate in passato e scoprire aree e attività inedite grazie alla rinnovata mobilità dei personaggi.
Last but non least, Jon Peters di ArenaNet ha spiegato nel dettaglio il nuovo sistema di Specializzazioni che andrà a modificare totalmente il modo di intendere le classi e le build di Guild Wars 2: si tratta di una quantità titanica di cambiamenti ai tratti e alle abilità, che probabilmente non potremmo esaurire nemmeno in due pagine, e per questo se interessati vi rimandiamo al blog post originale con la promessa di tornare presto a parlarne. Certamente è evidente la volontà di creare un sistema che permetta di sperimentare build più varie e divertenti da giocare, pur mantenendo un bilanciamento di fondo. Il tutto senza dimenticare, naturalmente, che Heart of Thorns introdurrà anche una nuova professione, il Revenant. Per maggiori info visitate il sito ufficiale dell’espansione.
Heart of Thorns, insomma, promette tante belle cose: a questo punto ciò che vorremmo davvero sapere è la sua data d’uscita, ma per conoscerla potrebbe essere necessario attendere ancora un po’.

Il mese di aprile conferma un periodo ultimamente un po’ sonnolento per il panorama MMO: certo, a dir la loro ci sono l’early access di Survarium, l’imminente release di Wander, l’update 16 per Lord of the Rings Online e le nuove informazioni sulla prima espansione di Guild Wars 2, ma mancano veri scossoni per un’industria al momento povera di novità rivoluzionarie. Nel mentre, stiamo lavorando sulla recensione di The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited, versione migliorata e senza canone mensile del MMORPG fantasy di ZeniMax e Bethesda che a giugno approderà anche su PlayStation 4 e Xbox One, recensione che potrete leggere su queste pagine nel corso di maggio.