Recensione

Spartan: Total Warrior

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a cura di Laboz

In tempi remoti la guerra era considerata il mezzo per mostrare al mondo conosciuto la potenza e la bravura del proprio popolo, piu’ potente e temibile era l’esercito dell’impero e piu’ grande la fama che ne derivava.Fu cosi’ che il Popolo Romano, culla della nostra civilta’, decise che era arrivato il momento di produrre l’arma che ne avrebbe definitivamente sancito l’ onnipotenza. Cio di cui avevano bisogno per costruirla si trovava in Grecia ed era racchiuso negli occhi di Medusa, i quali erano in grado di pietrificare gli uomini.

Rotta su SpartaMolti si saranno accorti che il gioco fa parte del Brand ” Total”, serie di game strategici che ha portato le battaglie dell’impero romano sui nostri monitor. Per l’esordio su console The Creative Assembly ha pensato di riportare l’epicita’ degli scontri in chiave Action, nei panni di un guerriero Spartano pronto a donare la vita pur di difendere la propria terra dall’invasore romano.Il gioco si presenta come un Hack’n Slash semi-ignorante, la continua foga sui bottoni d’attacco non porta altro che a un inevitabile e precoce morte, bisogna alternare correttamente ed a seconda delle situazioni proposte i vari strumenti offensivi e difensivi che i programmatori ci hanno messo a disposizione. Spade, scudi, asce, lance, martelli da guerra e armi da lancio senza dimenticare i poteri che ci hanno messo a disposizione gli Dei.Dicevo semi-ignorante poichè nel mezzo di battaglie con piu’ di centocinquanta personaggi su schermo è impensabile prodursi in combo chilometriche e complicate.Una delle piu’ comuni pecche rivolte a questo genere di giochi è quella di essere ripetitivi, in effetti anche Spartan: Total War non è completamente esente , la volonta’ di proporre nuove situazioni è evidente cosi’ come il fatto che comunque si finisce sempre in una battaglia. Personalmente penso che non sia un grosso problema visto che l’epicita’, la vastita’, l’interattivita’ ed il coinvolgimento raggiunto nelle battaglie è veramente senza eguali e fa’ si che la voglia di affrontarne subito un’altra non scemi mai.

La potenza è nulla senza controllo.I controlli sono ben disposti e la rapidita’ di risposta e di esecuzione è quella necessaria a far fruire correttamente dell’esperienza ludica offerta . I pulsanti dorsali sono deputati all’ utilizzo dello scudo difensivo e del potere degli dei, i pulsanti frontali offrono il controllo sulle mosse performabili, con il tasto A per un attacco semplice, il pulsante B per un spazzata particolarmente forte e cruenta, Y per saltare e la X per finire gl avversri a terra. Ovviamente la combinazione di vari tasti completa il set di mosse a disposizione. Il tutto per un gameplay molto simile a Dynasty Warrior della Koei in cui l’azione scorre fluida grazie all’impostazione dei comandi, studiata egreggiamente.

Grande è bello.Tecnicamente il gioco è impressionante non tanto per la qualita’ dei modelli o delle texture ( comunque molto buoni anche se in certe occasioni sgrano e si nota la pixelosità) ma per la vastita’ delle locazioni proposte e soprattutto per l’incredibile quantita’ di personaggi visualizzati su schermo. Quest’ultimi coadiuvati da un set di effetti speciali di prim’ordine quali: esplosioni, magie, crolli dello scenario, enormi personaggi e una quantita’ spropositata di sangue senza il benchè minimo rallentamento fanno si che lo spettacolo offerto sia una gioia per gli occhi.Tanto di cappello quindi ai programmatori che sono riusciti a dare la sensazione di quanto fossero imponenti non solo i combattimenti ma anche le locazioni dell’epoca. Anche il sonoro è fuori norma con effetti speciali campionati in maniera perfetta e con tonalita’ epiche che ben si addicono al clima del gioco. Tutti gli effetti di sottofondo o vari effetti sonori sono riprodotti fedelmente, tanto da poter ascoltare senza problema le spade che si scontrano ed il rumore che provocano in mezzo ad una battaglia dove le urla di dolore si odono da tutte le parti. Ascoltato in Dolby 5.1 a un volume abbastanza alto diventa un’esperienza da provare, un modo notevole d’immergersi nell’azione più pura ed isolarsi dal mondo reale per diventare realmente il guerriero che vedete su schermo.

-Spettacolare

-Coinvolgente

-A volte Ripetitivo

8.0

Spartan: Total Warrior mi è piaciuto ed anche molto, permette di passare una quindicina di ore immersi in una storia molto affascinante e supportata da un impianto di gioco tale che il divertimento non cala mai, considerando anche che l’epicità delle battaglie mai era stata riportata così bene.

Tecnicamente è anche molto bello da vedersi e questo non fa altro che invogliare di piu’ chi lo gioca a spingersi sino in fondo.

Concludo dicendo che fa piacere vedere sul disco del gioco il logo Sega, probabilmente avranno influito poco se non nulla nello sviluppo del titolo, ma per me, giocatore di vecchia data è un piacere vedere che almeno una volta, la fu grande S, sia associata ad un prodotto di qualità.

Voto Recensione di Spartan: Total Warrior - Recensione


8