Sound Blaster X7

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a cura di LoreSka

Quella che stiamo per raccontarvi è una storia per appassionati. Solitamente non inseriamo note biografiche nei nostri articoli, ma in questo caso la premessa è doverosa: chi vi scrive è un appassionato di musica che da anni sta cercando di ottenere il meglio dall’impianto del proprio salotto. Possiedo un giradischi Pro-Ject Debut III, un pre-phono Pro-Ject Tube Box con valvole custom e una coppia di diffusori Dynavoice Definition DF-8. Anello debole della mia configurazione, un sintoamplificatore Onkyo TX-NR515 acquistato per rispondere anche all’esigenze da gamer e cinefilo. Così, quando mi si è presentata l’occasione di sostituire al sintoamplificatore il Creative Sound Blaster X7, ho messo su “Get down on it” dei Kool and the Gang e mi ci sono buttato a pesce. Perché, per la prima volta, avrei provato un dispositivo creato specificamente per due delle categorie a cui appartengo: i musicofili e gli amanti dei videogiochi. Dopo un test durato oltre un mese, posso finalmente tirare le somme di questo gioiellino che mi accompagna negli ascolti quotidiani, e che mi ha permesso di fare un salto indietro nel tempo, quando Sound Blaster era un marchio indispensabile in ogni PC che avesse pretese da gaming.
Un tesoro trapezoidale
Che cos’è, dunque, Sound Blaster X7? In una parola, è un DAC, un convertitore digitale analogico o, se preferite, una scheda audio esterna. Grazie a questo dispositivo, potete collegare un PC via USB (o uno smarphone via Bluetooth o NFC) e trasformare un suono digitale in qualcosa di udibile da una coppia di casse, attraverso un amplificatore di classe D – l’eccellente Texas Instrument TPA3116D2, peraltro sostituibile con un integrato di vostra scelta.
Il prodotto supporta due diffusori analogici passivi con impedenza 4 o 8 Ohm con un massimo di 50W effettivi per canale o, in alternativa, è possibile collegare un impianto 5.1 con casse attive. Questa seconda scelta è evidentemente pensata per chi ha intenzione di collegare il prodotto al proprio PC, in quanto questo tipo di diffusori è infinitamente più comune negli impianti per il gaming PC rispetto, ad esempio, agli impianti da salotto. Infine, Sound Blaster X7 supporta un ingresso analogico con spinotto RCA e un ingresso/uscita toslink per le console PS3, PS4 e Xbox One (o Xbox 360, casomai abbiate l’adattatore apposito). Completano l’offerta due uscite per le cuffie (jack e minijack), un ingresso microfonico, un microfono integrato e un ingresso USB per smartphone/tablet.
Il design trapezoidale potrebbe non piacere, ma le sue dimensioni compatte permettono a questo prodotto di adagiarsi con facilità in mezzo alle vostre console e decoder, casomai il posto designato sia il salotto, o su di una scrivania non troppo spaziosa. La compattezza è uno dei punto di forza del Sound Blaster X7 e, vista la potenza di ben 50W per canale, siamo rimasti davvero sorpresi dal risultato ottenuto da Creative.
Il punto forte: la musica liquida
Prima di gettarci a capofitto sull’argomento gaming, partiamo dal test legato alla musica. Quando Apple lanciava sul mercato il suo iPod, rivoluzionando il mondo dei lettori mp3, Creative era già attiva con alcuni prodotti meno costosi e qualitativamente migliori. Con l’avvento del chip X-Fi, l’azienda riuscì a migliorare drasticamente il resample dei file audio digitali, ottenendo una qualità audio sensibilmente superiore a quanto udito fino a quel momento. Quando, poi, infilarono una versione software di codesto chip all’interno di un lettore mp3 grande come un porta biglietti da visita (lo straordinario Zen X-Fi) fu gioia e delizia per le orecchie: mentre i miei amici con l’iPod si crogiolavano in un brodo di giuggiole ascoltando i keynote di Steve Jobs, io ascoltavo i Led Zeppelin su di un aggeggio che costava cinquanta euro in meno del loro iPod e offriva una qualità inconfutabilmente superiore.
Sapevo, dunque, che il punto di partenza per la progettazione di Sound Blaster X7 era solido, ma mai avrei pensato di trovarmi di fronte a una tale qualità. Il processore sonoro, infatti, è il SB-Axx1; parliamo di un processore multicore a 24 bit che presenta alcune funzionalità di ripristino del suono, in grado di ovviare alle perdite di frequenza indotte dalla compressione della musica liquida. In altre parole, questo processore compie dei veri e propri miracoli nel ridare vita a un mp3 mutilato dalla compressione, offrendo una qualità acustica che, probabilmente, non avreste neanche potuto sperare di udire. Il processore può essere bypassato con un tasto, con un drastico cambiamento nella qualità del suono: chi preferisce un sound naturale e senza filtri può adottare questa opzione, ma in tutti i 30 giorni di test questa opzione non mi è mai parsa necessaria, nemmeno durante l’ascolto di dischi in vinile.
Il chip, inoltre, può essere programmato tramite un software accessibile sia via PC che attraverso un’applicazione per smartphone. Il celebre SBX Pro Studio può plasmare il suono a vostro piacimento, modificando sia i parametri di equalizzazione che l’effettistica, per ottenere un suono adatto alle proprie esigenze e, soprattutto, alla stanza dove ci si trova e alla tipologia di diffusori. L’impostazione standard è comunque molto versatile, e si possono ottenere risultati più che soddisfacenti senza perdersi fra le numerose impostazioni del software.
Gaming “caldo” e avvolgente
Se i risultati con la musica sono entusiasmanti, spostandoci sul gaming ci sono delle ottime sorprese. La pulizia sonora è presente anche quando si gioca, e il chip SB-Axx1 si è rivelato un vero e proprio gioiellino anche in situazioni limite in cui musica, effetti e voce si mescolano. Modificando opportunamente alcune opzioni nel software in dotazione, si può sopperire ad alcune mancanze del mixing audio del gioco, spesso martoriato in fase di localizzazione. Grazie all’opzione Crystal Voice, il prodotto riesce ad offrire un’ottima esperienza anche in chat, con il risultato di mettere in risalto la voce dei propri compagni di squadra e di eliminare il rumore dalla propria voce. 
Il pieno supporto ASIO consente una riproduzione senza una percepibile latenza, consentendo una risposta immediata del sonoro a seguito delle nostre azioni su schermo. Inoltre, il prodotto include una funzionalità detta Scout Mode, che farà gioire gli appassionati degli FPS. Lo Scout Mode non è altro che un filtro che consente di mettere in risalto quei rumori di sottofondo che possono davvero fare la differenza in combattimento: vi accorgerete in un istante della presenza di un nemico attraverso i suoi passi, che riescono ad emergere dalla colonna sonora in una maniera mai sentita, nemmeno in cuffia.
Infine, inutile dirlo, la colonna sonora musicale dei videogiochi viene valorizzata da Sound Blaster X7, apportando ai brani musicali tutti i vantaggi verificati nel paragrafo precedente. Se giocate ad Hotline Miami 2, preparatevi a farvi venire i brividi.
Qualche mancanza
L’unico aspetto negativo di questo prodotto è dato dal mancato supporto DTS e dall’assenza di un ingresso HDMI, che rende il prodotto meno performante di tante altre soluzioni quando si tratta di cinema. Sound Blaster X7 non è un dispositivo pensato per i cinefili, ma sarebbe bastato davvero poco per renderlo appetibile anche a questa fetta di mercato. Il supporto Dolby Digital è più che sufficiente per quasi tutte le situazioni (sono purtroppo pochi i videogiochi a supportare il DTS), ma la proverbiale esagerazione dei bassi nel DTS avrebbe certamente aiutato in alcune sequenze d’azione. Ma, come detto, il software SBX Pro Studio può mettere una pezza anche a questa mancanza.
Ben diverso è il discorso sul mancato ingresso HDMI, che vi costringe a dotarvi di un cavo ottico per collegare Sound Blaster X7 alla propria console. Un ingresso/uscita HDMI con passthrough sarebbe stato certamente più comodo, ma si tratta di una mancanza che può essere risolta con una spesa di pochi euro.
Peccato, infine, per l’assenza di un telecomando: per controllare il volume siamo costretti a ruotare una manopola o ad intervenire con l’applicazione per smartphone. Un problema che non sussisiste qualora il vostro X7 finisca sulla scrivania del vostro PC, ma che si fa indubbiamente sentire quando giace a fianco al vostro televisore, mentre voi ve ne state comodamente spaparanzati sul divano.

Creative Sound Blaster X7 è un prodotto d’eccellenza. Dopo averci “giocato” per circa un mese, sono convinto che l’innovation award ottenuto al CES 2015 sia un riconoscimento più che meritato, poiché questo piccolo dispositivo cela sotto il suo guscio nero un vero e proprio drago ammaestrato, capace di offrire una potenza sorprendente mantenendo però il controllo e una qualità cristallina. Parliamo di un prodotto hi-end, rivolto soltanto a un pubblico esigente come ci dimostra il prezzo ufficiale di 399 euro. Se conoscete il mercato dell’alta fedeltà, non vi sorprenderete di certo del costo che, tutto sommato, risulta contenuto se paragonato a prodotti con pretese simili. È evidente che l’investimento risulta sensato solo se avete una serie di diffusori all’altezza della potenza e della qualità offerta. Se siete pronti, get down on it!