Recensione

Soul Calibur IV

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a cura di Tuono Blu

Il ritorno sugli schermi di un franchise affascinante come Soul Calibur produce quel tipico effetto estasi che manda in visibilio l’utenza videoludica e a maggior ragione, trattandosi del primo capitolo della saga progettato interamente per console next-gen, le aspettative del pubblico si sono rivelate alte sin dalla presa visione dei primi screenshot rilasciati da Namco Bandai Games. Allo stesso tempo, essendo coscienti del fatto che il periodo estivo non è mai stato uno dei momenti più consoni al lancio di prodotti di grande richiamo, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalle strategie di mercato di Ubisoft che ha scelto di rilasciare sul mercato questo titolo nel bel mezzo delle vacanze estive. La storia dell’eterno conflitto tra la spade del bene e quella del male, questa volta, ci catapulterà in un’era non precisata a cavallo tra il tardo medioevo e gli albori dell’era moderna in un continuo susseguirsi di scontri tra cavalieri, nobiluomini e creature demoniache che segneranno irreprensibilmente il destino del mondo. Il nostro viaggio nell’universo di Soul Calibur IV s’è rivelato veramente emozionante e gli aspetti di gioco da analizzare con attenzione non mancano nemmeno questa volta. Non ci resta che impugnare la spada e prendere parte ai frenetici combattimenti che avverranno nel cuore del Sacro Romano Impero. Buona Lettura!

L’Anima della spadaDopo una sequenza video introduttiva a dir poco coinvolgente ci tuffiamo subito alla scoperta del menu di gioco che risulta intuitivo e dall’aspetto particolarmente piacevole. Mentre procediamo alla consultazione delle voci selezionabili, inoltre, notiamo che sullo sfondo scorrono sessioni di battaglia ed alcune schermate caratteristiche del gioco. La voglia di spogliare il titolo dai veli che lo avvolgono è oramai irrefrenabile!Il nocciolo duro del gioco è rappresentato da un’avvincente modalità singolo che si dirama in quattro percorsi differenti. La modalità Storia in cui ci troveremo a dover affrontare le vicissitudini dei personaggi attraverso cinque stage senza esclusione di colpi, la modalità Torre delle Anime ove potremo combattere boss letali ma anche creature degli inferi in una particolare struttura di incontri a scalare, la modalità Arcade ed, infine, il classico Allenamento in cui potremo affinare le nostre abilità di combattente.Soffermandoci sulla prima delle modalità, osserviamo che i filmati, volgendo da trait d’union tra uno stage e l’altro, narrano le vicende degli impavidi lottatori costellando l’esperienza di gioco di una componente fabulatoria molto convincente ma, anche se durante il nostro viaggio verso l’anima della spada avremo modo di incontrare nello stesso stage più lottatori in successione continua, dobbiamo ammettere che il numero ristretto di livelli che portano all’epilogo dell’avventura ci ha lasciato con l’amaro in bocca. Cinque scenari nella modalità principale ci sono sembrati un numero piuttosto esiguo per garantire il livello di coinvolgimento che ci si aspetterebbe di ottenere da quest’esperienza videoludica.

Entra anche tu a far parte del cast di Soul Calibur! Oltre ad eroi della serie del calibro di Siegfried, Mitsurighi e Cervantes, in questo quarto episodio fanno la loro apparizione alcuni personaggi bonus che si rivelano piuttosto interessanti. Il più attraente di essi è sicuramente il mitico antagonista di Lucas Arts: Darth Vader (in esclusiva per la versione PS3). Un’ottima trovata commerciale che farà gridare di gioia i fan della saga di “Guerre Stellari” ma, oltre al clamore suscitato da questo prestigioso ospite, gli aspetti positivi che riguardano il cast di Soul Calibur IV non si fermano qui. Di fatto, nel complesso la caratterizzazione dei personaggi raggiunge un livello creativo superlativo che viene coadiuvato da una realizzazione tecnica assolutamente impeccabile sotto questo punto di vista. L’aggiunta della modalità Creazione Personaggio poi si dimostra un ulteriore punto di forza che incide notevolmente sul tasso di rigiocabilità complessivo del titolo. Nell’editor creativo potremo progettare il personaggio a seconda delle nostre abilità di combattimento personali scegliendo dapprima uno stile marziale e successivamente andando ad implementare (a nostro piacimento) tutta una serie di parametri concernenti l’aspetto fisico in cui potremo sbizzarrirci all’infinito.Inoltre, avanzando nelle modalità principali di gioco avremo la possibilità di sbloccare tutti i protagonisti di questa splendida avventura e guadagnare denaro extra che potremo investire nell’acquisto di armi, skin, ornamenti di ogni genere ma anche alcuni prelibati contenuti (sezione Museo) come artworks, profili dei charachter e filmati finali.

Sfiorando il limiteOltre a poter sfidare un amico nella modalità Versus (uno contro uno), avremo la possibilità di partecipare alle sessioni multiplayer del Playstation Network attraverso una modalità online ben congeniata e perfettamente funzionate. Tra ranked match, partite personalizzate e inviti di altri utenti si cela un universo virtuale competitivo in cui anche i player meno esperti riusciranno a togliersi qualche bella soddisfazione. La realizzazione grafica dei personaggi, come già detto, raggiunge un livello di definizione strepitoso e possiamo dire lo stesso anche per ciò che concerne la qualità delle texture degli scenari di gioco Ttuttavia abbiamo riscontrato come l’ambiente grafico di Soul Calibur IV, anche se privo di cali di frame e ripulito grazie ad un massiccio utilizzo delle tecniche di anti aliasing, non sia esente da bug. La più grave di queste mancanze tecniche è stata riscontrata analizzando la visuale di gioco che in alcuni frangenti fa scomparire, inspiegabilmente, le strutture che caratterizzano lo scenario circostante. Un’imperfezione di sviluppo che si è manifestata con frequenza, soprattutto durante le sessioni di battaglia ai margini delle arene, lasciandoci sconcertati e senza parole.Infine, scopriamo il comparto sonoro. Un mix di melodie ambient fantasy che, seppur di ottima produzione, risultano troppo lineari nell’esecuzione creando un’atmosfera di gioco impersonale quanto acerba ma che si risolleva grazie agli splendidi effetti sonori.La saga di Soul Calibur debutta nell’era della next-gen entrando direttamente dalla porta principale, ma come non poter constatare che ciò è dato, in gran parte, dalla tradizione del franchise e non dalle innovazioni tecnologiche apportate dal prodotto finale? Resta dunque un ottimo titolo sotto ogni punto di vista, ma non perfetto come ci si attendeva.

– E’ Soul Calibur!

– Eccezionale caratterizzazione dei personaggi

– Editor creativo e accattivante

– Visuale di gioco a tratti imperfetta

– Modalità storia troppo breve

– Difficoltà non elevata

8.5

Soul Calibur IV è un titolo dotato di una struttura di gioco solida, che grazie alle qualità mostrate nella caratterizzazione dei personaggi ed un ampio ventaglio di modalità ed extra disponibili, assicura una soddisfacente longevità complessiva. A causa delle disattenzioni per alcuni particolari tecnici ed un coefficiente di difficoltà più basso a confronto dei suoi predecessori, però, il game non può ambire all’olimpio videoludico. Siamo comunque certi del fatto che questo picchiaduro possieda le potenzialità per divertire tutti gli appassionati del genere e non solo. In definitiva quindi, un buon esordio della serie su Playstation 3.

Voto Recensione di Soul Calibur IV - Recensione


8.5