Recensione

Sorcery! - Parti 1 e 2

Avatar

a cura di Francesco Ursino

Dobbiamo ammettere che inkle, con 80 Days, ci ha sorpreso in maniera veramente positiva; eravamo a conoscenza della più che buona esperienza mobile proposta del titolo in questione, ma durante la recensione della controparte PC e Mac non abbiamo potuto fare altro che apprezzare come questo tipo di avventura testuale sia non solo assai fruibile anche su desktop, ma anche avvincente. E’ con questa favorevole predisposizione d’animo, allora, che abbiamo approcciato la versione PC e Mac del nuovo lavoro dello studio inglese, ispirato alle avventure di Sorcery! di Steve Jackson. Abbiamo giocato i primi due dei quattro episodi di cui si compone la vicenda, e le nostre sensazioni sono state più che positive. Andiamo a vedere perché.

Libri interattiviCome abbiamo anticipato, Sorcery! è un’avventura testuale divisa in quattro parti: i giocatori, in effetti, al momento possono approcciare i primi due atti, chiamati The Shamutanti Hills e Kharé-Cityport of Traps. I più attenti avranno notato come si tratti degli stessi titoli delle versioni cartacee di Sorcery!, scritte da Steve Jackson e pubblicate in Italia negli anni 80. In effetti, questa versione proposta da inkle altro non è che l’evoluzione videoludica dei cosiddetti librogame cartacei dell’epoca, in cui si poteva costruire la propria avventura scegliendo i vari bivi narrativi proposti.All’inizio del nostro personale percorso, allora, una volta scelto il nostro avatar, il gioco provvederà a informarci sulla storia che fa da sfondo al tutto: quello che dovremo intraprendere, infatti, sarà un viaggio ricco di pericoli e trappole, che ci vedrà alla ricerca della Corona del Re, necessaria per sconfiggere il nostro grande nemico, l’Arcimago, e riportare così la pace e la prosperità nelle terre di Analand. Per fare ciò, però, dovremo viaggiare attraverso quattro grandi aree, corrispondenti ai quattro capitoli di cui si compone la storia, fino ad arrivare alla fortezza di Mampang.Dal punto di vista della narrativa, quello che si può ammirare in Sorcery! è lo stesso impianto, seppur riveduto e corretto, di 80 Days. Il giocatore, in altre parole, sarà chiamato a compiere decine di scelte che determineranno lo svolgersi della sua avventura. Dobbiamo dire che il tutto avviene in maniera estremamente fluida, sebbene sia ben evidente la presenza di snodi narrativi che, non importa in che modo ci si arrivi, indirizzeranno la storia verso un binario preciso. In ogni caso, da buona avventura testuale che si rispetti, la narrazione è affidata totalmente ai testi che appariranno su schermo sotto forma di stralci delle pagine di un libro. Le scelte da compiere, invece, saranno poste in basso, creando così un’impostazione se si vuole più chiara di quella vista in 80 Days, e che sfrutta meglio lo spazio su schermo. Da notare che spesse volte i testi saranno inframezzati dai disegni originali della controparte cartacea di Sorcery!, tanto per aumentare ancora di più l’immersività.

Cambiamenti avventurosiRispetto a 80 Days, Sorcery! propone diverse dinamiche di gameplay. Per prima cosa, il giocatore si muoverà all’interno di una grande mappa: nel primo episodio si tratterà delle colline di Shamutanti, nel secondo della città fortificata di Kharé. Scegliere di avanzare in una direzione piuttosto che in un’altra sarà questione di scelte: molte volte, infatti, potremo scoprire un nuovo sentiero selezionando una determinata linea di dialogo, o compiendo una determinata azione. Le conseguenze delle nostre scelte, spesse volte, saranno inaspettate, e per la maggior parte dei casi provvederanno a complicare il nostro cammino. Durante il secondo episodio, ad esempio, stavamo procedendo spediti verso il nostro obiettivo, quando abbiamo voluto deviare dal percorso principale per approcciare un venditore. Inutile dire che, scegliendo le linee di dialogo sbagliate, ci siamo ritrovati dall’altra parte della città, rinchiusi nella stiva di una nave insieme ad altri disperati. Il bello di Sorcery!, però, consiste nella possibilità di rivedere praticamente tutte le proprie decisioni grazie alla funzione Rewind, che consente di saltare indietro nella storia, rivedendo ogni bivio narrativo. A prima vista sembrerebbe un modo come un altro per “barare”, ma può tornare veramente utile anche solo per capire come sarebbero andate le cose se si fosse scelto di intraprendere un percorso piuttosto che un altro (un po’ come avviene in Life is Strange, se proprio vogliamo trovare un paragone con un altro genere di titolo). La funzione Rewind consente di vivere l’avventura in modo più leggero, sapendo che i nostri sbagli potrebbero non avere poi tutte queste conseguenze nefaste. Tutto ciò, peraltro, consente ancora di più di vivere l’avventura che si preferisce: è possibile, così, cercare tutte le varie side quest possibili, o ancora prediligere il percorso più lungo, oppure lanciarsi in una speed run. Durante le nostre prove, ad esempio, noi abbiamo optato per quest’ultima possibilità nel secondo episodio, che siamo riusciti a portare a termine in non più di tre quarti d’ora. Nel primo atto dell’avventura, però, ce la siamo presa con più calma, e il nostro viaggio ha richiesto circa tre ore. C’è da dire, però, che da una parte la funzione Rewind consente di vivere in maniera migliore la propria avventura, ma che dall’altra rischia di diminuire la rigiocabilità del titolo, che invece in 80 Days era assai alta.

Grande mago!In ogni caso, un’altra delle feature per cui si segnala Sorcery! è la presenza degli incantesimi. Il nostro eroe, infatti, spesse volte potrà trarsi d’impaccio mostrando le sue doti da stregone. In tutto il gioco sono disponibili circa una cinquantina di incantesimi, richiamabili tramite un comodo sistema basato sulla combinazione di tre lettere. Accedendo alla schermata apposita, e combinando le lettere FOF, ad esempio, sarà possibile creare un campo di forza che ci proteggerà durante uno scontro, mentre la combinazione BIG farà diventare il nostro eroe più grande, e così via. Ogni incantesimo avrà un costo in termini di punti vita, mentre solo alcuni necessiteranno di specifici oggetti speciali che incontreremo durante il nostro cammino. La presenza degli incantesimi rappresenta una più che valida variazione dalle dinamiche da semplice avventura testuale, e ci permette anche di parlare delle caratteristiche un po’ più ruolistiche di Sorcery!. Per prima cosa, il nostro personaggio avrà 20 punti vita, che diminuiranno o aumenteranno a seconda delle azioni che compiremo. Durante il nostro viaggio, poi, potremo spendere e venire in possesso di oro, utile per comprare armi, pasti caldi, e soste in locande. Non è da sottovalutare, poi, la presenza delle razioni, cioè del cibo che dovremo per forza di cose mangiare per tenerci in forze. Mantenere il proprio personaggio in vita non è questione proprio complicatissima, se non fosse per gli scontri contro alcuni nemici che inevitabilmente incontreremo sulla nostra strada. Sorcery!, infatti, propone delle battaglie 1 vs 1 basate sulla presenza di punti attacco. A ogni turno del combattimento, in altre parole, bisognerà scegliere quanti punti attacco investire: a quel punto, il gioco provvederà a confrontare i punti del giocatore e quelli della IA, e chi avrà il punteggio più basso perderà punti stamina. Ovviamente, più punti si spendono in un attacco, e più si dovrà attendere prima di poter sferrare nuovamente un attacco assai potente. Dobbiamo dire che le battaglie di Sorcery! costituiscono la parte più complicata da gestire, e forse anche meno esaltante: gli incantesimi, in questo senso, tornano spesso utili, perché consentono di aggirare alcune difficoltà.

Il mio mondo è una mappa cartaceaConcludiamo con qualche accenno al comparto tecnico. Dobbiamo ricordare, prima di tutto, che Sorcery! è già presente su iOS e Android: la versione da noi analizzata, quella PC, non presenta differenze stilistiche di rilievo, se si esclude qualche cambiamento nell’interfaccia; quella che i giocatori troveranno davanti, allora, sarà un grafica bidimensionale molto gradevole alla vista, specialmente per quanto riguarda la mappa di gioco.  Il comparto audio, invece, si segnala per qualche rumore ambientale, e per alcuni sottofondi dal carattere arioso, molto simili dal punto di vista stilistico a quanto già sentito in 80 Days. Concludiamo sottolineando come l’avventura, almeno per il momento, non prevede la localizzazione in italiano.

HARDWARE

Requisiti minimi:OS: Windows Vista Processor: 1.4 Ghz Memory: 1 GB RAM Graphics: Requires OpenGL 2.1 DirectX: Version 9.0 Storage: 1 GB available space

Requisiti consigliati:OS: Windows 7+ Processor: 2 Ghz+ Memory: 2 GB RAM DirectX: Version 10 Storage: 1 GB available space

– L’avventura riesce ad adattarsi alle scelte e al ritmo del giocatore

– L’introduzione degli incantesimi rende il tutto più vario

– L’opzione rewind è assai utile

– I combattimenti non ci hanno convinto del tutto

8.0

Oramai abbiamo compreso che inkle sa come si sviluppa un’avventura testuale: questi primi due episodi di Sorcery! confermano tutto ciò grazie a un’esperienza di gioco ricca e complessa, nella quale le nostre decisioni cambieranno il corso della nostra avventura. L’introduzione degli incantesimi riesce a convincere, così come la possibilità di ripercorrere e rivedere tutte le proprie decisioni. D’altra parte, i combattimenti non ci hanno proprio entusiasmato, ma nel complesso siamo davanti ai primi due capitoli di un titolo che gli amanti delle avventure testuali, questa volta con elementi da gioco di ruolo, non dovrebbero lasciarsi scappare.

Voto Recensione di Sorcery! - Parti 1 e 2 - Recensione


8