Sony Xperia S

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a cura di ghigghi

Nel gennaio di quest’anno il mondo della telefonia mobile è andato incontro a numerosi cambiamenti, non ultime l’acquisizione di Ericsson da parte di Sony e la nascita di una nuova linea di smartphone Android che per la prima volta non vede più il nome della casa svedese accanto a quella del colosso nipponico. Con questa mossa, forse dettata anche dal mezzo flop di Xperia PLAY, Sony ha voluto prendere le redini del suo comparto mobile e lanciare prodotti caratterizzati sia da ottime caratteristiche tecniche, sia da prezzi aggressivi anche per i modelli di punta come nel caso dell’Xperia S. Il successore dell’Xperia Arc S è infatti uno smarthpone di fascia alta, nonchè il modello di punta di questa nuova linea a nome Sony che offre anche i fratelli minori Xperia P e Xperia U.
32 GB possono bastare?
Basta poco per accorgersi dell’elevata qualità costruttiva dell’Xperia S e dell’attenzione ad alcuni particolari estetici, come l’assenza di tasti fisici nella parte inferiore, il design leggermente bombato sul retro e la presenza di una sottile barra in plexiglass sotto i comandi a sfioramento, al cui interno è stata inserita l’antenna proprio per evitare gli spiacevoli inconvenienti di ricezione di altri smartphone di fascia alta. Il tocco del plexiglass dona una certa eleganza al tutto, anche se le linee molto squadrate dello chassis e la smussatura degli angoli appena accennata potranno non piacere a molti. Il peso di 144 grammi è leggermente superiore alla media rispetto ad altri modelli dalle dimensioni simili, ma stiamo sempre parlando di differenze davvero minime e comunque di pochi grammi in più rispetto al Galaxy S II o al recentissimo HTC One S. La corsa alla massima leggerezza non è poi un valore assoluto; l’Xperia S peserà qualcosina in più ma a tutto beneficio della solidità e di una sensazione di robustezza che altri concorrenti più leggeri faticano a trasmettere. Tornando all’analisi estetica, gli unici controlli fisici sono quelli del controllo volume, dello scatto fotografico e dell’accensione, mentre togliendo la parte posteriore in plastica si ha accesso allo spazio per inserire la micro SIM. L’interno dell’Xperia S mette in luce anche due dei limiti principali del telefono; da un lato la batteria da 1750 mAh è inaccessibile e non si può quindi rimuovere o sostituire a piacimento, mentre dall’altro manca un qualsiasi slot per schede di memoria. E’ vero che la memoria interna di 32 GB fornisce già spazio a sufficienza per un utilizzo normale, ma in un modello di fascia alta come questo lo spazio non è mai troppo, soprattutto se si registrano molti video in Full HD o se si utilizza lo smartphone come lettore multimediale da collegare a un TV tramite l’apposita uscita micro HDMI. 
Generazione S3 
Una volta accesso, l’Xperia S colpisce per il suo eccellente display LCD da 4,3 pollici con risoluzione 1280×720 pixel e densità di 342 ppi (circa il 5% in più del retina display di iPhone 4). L’impressione generale è davvero ottima per brillantezza, luminosità, definizione delle icone e vivacità dei colori. Tutto, dalla navigazione sul web alla visione di filmati in HD e delle immagini, è estremamente piacevole e rilassante, tanto che rispetto al Galaxy S II e al suo display Super AMOLED Plus abbiamo notato solo un livello del nero leggermente più alto. Se escludiamo l’assenza del Gorilla Glass (qui sostituito da un valido vetro minerale antigraffio), ne esce un display notevole sotto tutti i punti di vista anche grazie al Bravia Engine che migliora ulteriormente la qualità di foto e video, ma non è solo lo schermo a fare la differenza. Al suo interno l’Xperia S nasconde infatti anche un motore dalle elevate prestazioni, affidato sia alla RAM (1 GB come da tradizione per i modelli di punta odierni), sia al processore Dual Core Qualcomm S3 da 1,5 GHz affiancato dalla GPU Adreno 220, già montata sul HTC Evo 3D e sul Galaxy Note in versione 7003. Pur non essendo ai livelli del successore S4, la CPU di Qualcomm si è dimostrata perfetta per qualsiasi utilizzo, non mostrando nessuna indecisione nella riproduzione dei video in 1080p o nel rendering delle pagine web più pesanti. 
Il benchmark con l’ultima versione di Quadrant ottimizzato per le CPU multi-core ha totalizzato circa 3200 punti, ma test a parte è proprio l’utilizzo giornaliero a non aver messo in luce alcun particolare limite di fluidità, prontezza e lag. Tra l’altro l’esemplare da noi testato monta ancora Android 2.3.7 con firmware .73 aggiornato una decina di giorni fa, ma a breve Sony dovrebbe rilasciare ufficialmente l’update per Android Ice Cream Sandwich e quindi, salvo pasticci dell’ultima ora, le performance dovrebbero aumentare ulteriormente anche per quanto riguarda l’autonomia. Per ora comunque non ci si può lamentare, considerando l’ampio display e il processore dual-core. La batteria da 1750 mAh ci ha infatti assicurato una durata giornaliera nella media e se si opta per il risparmio energetico agendo sull’apposito widget, si possono guadagnare altre due ore circa. Per il resto, a parte l’innovativa tecnologia NFC (Near Field Communication) che però non abbiamo potuto testare con mano, l’Xperia S offre una connettività standard per questo genere di smartphone; ecco allora Wi-Fi b/g/n, Bluetooth 2.1, HSPA, aGPS e USB, ai quali si aggiunge la comoda funzionalità come client o server DLNA.
Ricca dotazione di software
Oggi uno smarthpone di fascia alta non può rinunciare a un comparto imaging di alto livello e Sony ha pensato bene di spingere molto su questo versante. Oltre a quella frontale da 1.4 MP, l’Xperia S monta infatti una fotocamera posteriore con sensore CMOS Exmor R da 12 Megapixel, zoom digitale 16x, flash LED, autofocus e registrazione video a 1080p. Una dotazione eccellente (seconda a pochissimi altri smartphone) che si dimostra estremamente valida anche per le tantissime opzioni in fase di scatto e di registrazione video. Troviamo infatti sette modalità (Sport, Ritratto, Orizzontale, Ritratto notturno, Scena notturna, Spiaggia e neve, Festa), un controllo in tempo reale sulla luminosità, tre impostazioni per il flash e la possibilità di creare immagini panoramiche muovendo lentamente il telefono in fase di scatto. La qualità delle immagini è molto buona, con pochi artefatti visibili, rumore nella media e un flash particolarmente efficace anche in modalità automatica. La user experience dell’Xperia S è poi facilitata da alcune app di default come LiveWare Manager per controllare tutti i device collegati al telefono, Music Unlimited per acquistare o ascoltare in streaming milioni di brani musicali, il lettore di codici a barre NeoReader, la comoda OfficeSuite, TrackID per riconoscere i brani musicali e il navigatore satellitare Wisepilot. Se quindi escludiamo i limiti della batteria integrata, della memoria non espandibile e della non perfetta reattività dei comandi frontali a sfioramento (nulla di grave comunque), l’Xperia S si conferma un eccellente smarthpone sotto tutti i punti di vista, non ultimo il prezzo. Con uno street price di 499 euro, che comprende anche un paio di validi auricolari in-ear ma purtroppo non il cavetto HDMI, la proposta di Sony è infatti tra le più attraenti e convenienti di questo periodo, anche perchè già ora si possono trovare facilmente in rete prezzi scontati fino al 15-20 per cento. 

Difficile chiedere di più a Sony per la sua nuova avventura dopo l’acquisizione di Ericsson. L’Xperia S, modello di punta della nuova serie, è infatti uno smartphone completo e ottimamente costruito disponibile per di più a un prezzo molto vantaggioso. Il display è eccellente, il processore Qualcomm non fa affatto rimpiangere le soluzioni Nvidia per il mercato mobile, la dotazione a livello software convince su tutti i fronti e la fotocamera da 12 Megapixel darà parecchie soddisfazioni agli amanti dell’imaging. Certe scelte come la memoria bloccata a 32 GB e la batteria integrata stonano non poco per un device di questa caratura, ma non si tratta certo di limiti insormontabili e con l’imminente aggiornamento a ICS l’Xperia S potrebbe davvero diventare il must-buy di questo periodo.