Recensione

Sonic Spinball

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a cura di Mugo

La scena videoludica è cambiata molto negli ultimi anni, sono arrivati nuovi concorrenti, nuovi personaggi e nuove saghe si sono guadagnate un posto d’onore al fianco di quelle storiche. Molte novità quindi, eppure ogni tanto fa piacere rispolverare le nostre vecchie cartucce, dare una bella soffiata sui connettori e impugnare i vecchi pad dal gusto così squisitamente retrò. Certo, se non disponete delle vecchie console impugnare i pad e spolverare le cartucce serve a ben poco. Per fortuna c’è la Virtual Console del Wii che ogni settimana ci ripropone qualche classico del passato.

Flipper e porcospiniUscito nel 1993 su SEGA Mega Drive, Sonic Spinball è un flipper-game con protagonista il porcospino più famoso del mondo. Tutto qui? Chiaramente no, perché c’è una storia, un gameplay divertente ed una realizzazione tecnica più che buona (per quattordici anni fa s’intende). Ma andiamo con ordine; come al solito la vita dei vari eroi è turbata dal cattivo di turno (qui impersonato dal dottor Robotnik), che ruba un qualche tipo di artefatto dalle caratteristiche eccezionali e bla bla … chi vorrebbe una storia più articolata? Ben pochi, anche perché non ci vorrà molto a giustificare l’avanzata di Sonic, il quale attraverso i vari flipper che costituiscono il castello di Robotnik, avrà il compito di recuperare i Chaos Emeralds. Quello che conta davvero in Sonic Spinball è il gameplay. Ed effettivamente qui, se si ha voglia di impegnarsi, il divertimento non manca. I giocatori meno smaliziati potranno trovare un po’ faticoso padroneggiare perfettamente il gioco, dato che questo spin-off è decisamente meno intuitivo e frenetico della serie principale, ma una volta avuto superata una curva d’apprendimento leggermente tarata verso l’alto, si potrà godere di qualche piacevole ora in compagnia del porcospino blu.Il motivo delle differenze tra Spinball e i capitoli principali è presto detto; si è relegati in un flipper!Sebbene questa situazione possa sembrare ovvia dato considerato il titolo del gioco è bene fare presente a chi si aspettava di scorrazzare a folli velocità per tutta la Green Hill Zone che non troverà nulla di tutto ciò! Più nello specifico, la conquista degli smeraldi del caos non sarà così facile come può sembrare, infatti per raggiungerli saremo chiamati a risolvere dei puzzle, quindi premere bottoni e/o attivare leve sarà fondamentale per permetterci di raggiungere il prezioso oggetto del desiderio. Come è lecito aspettarsi poi, i vari interruttori non sono posti nelle immediate vicinanze dello smeraldo, ma per arrivarci e trovarli, saremo tenuti ad esaminare attentamente tutti i livelli, continuando a sparare il buon Sonic in ogni angolo del flipper flipper.Una volta raggiunto il nostro obbiettivo, saremo ricompensati con alcuni bonus stages tra un livello e l’altro, questi manterranno sempre la meccanica del flipper-game, ma questa volta giocheremo su di un tavolo normale con delle mini missioni da compiere; si va dal colpire la navicella del Dottor Robotnik, al liberare vari animaletti imprigionati.Da un punto di vista tecnico, ci troviamo di fronte ad una produzione curata sia dal punto di vista grafico sia da quello sonoro. Bella la scelta di colori, così come la realizzazione dei tavoli, vari e ben differenziati fra loro, a tal proposito bisogna dire che Sonic sembra fatto apposta per impersonare la pallina di un flipper. Peccato per le animazioni po’ legnose. Il comparto audio è composto da ottime musiche ed effetti che non si fanno odiare dopo il primo livello… e questa non è cosa da poco per un gioco del genere.

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Sonic Spinball è un gioco magari non immediato, ma in grado di offrirci ugualmente apprezzabili dosi di divertimento. I controlli non sono proprio lo stato dell’arte, ed alcune animazioni potrebbero essere più fluide, ma (forte anche della possibilità di giocare in quattro passandosi il controller con l’obbiettivo di fare più punti possibili) risulta comunque piacevole. Se avete l’originale non ha molto senso acquistarlo, nel caso contrario potrebbe essere un piacevole diversivo tra un gioco e l’altro.