Recensione

Sonic Rush Adventure

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a cura di Jack Right

La mia carriera da videogiocatore su console iniziò, e sospetto molte altre, con l’ottimo Sonic 2 per Megadrive. Da allora ho seguito l’evolversi della mascotte Sega in ogni sua incarnazione cercando di scoprire, ogni volta, quali meraviglie il “Sonic Team” avesse in serbo. Passarono gli anni e così, dopo quattro principali capitoli su Megadrive, qualche sperimentazione (3d) non eccezionale su Saturn e 32x si arrivò alla effettiva realizzazione poligonale, come i tempi esigevano, del porcospino-blu-a-cui-Achille-piè-veloce-ha-sempre-fatto-un-baffo. E da qui parlare di Sonic rischia di divenire triste…. Ma in realtà non è vero. Perchè ricordo molto bene i due adventure su Dreamcast. Telecamere (annoso problema dal 2000 in poi per Sonic) disastrose, ma il gioco c’era. Nel frattempo Sega si riduceva a software house e nel 2003 si fondeva l’United Game Artists (Am9) con il Sega Am8 meglio noto con il nome di Sonic Team. Da questa unione purtroppo non sono nati i migliori titoli di cui Sonic potrebbe vantarsi. Shadow the Hedgehog, Sonic Riders, Sonic Heroes e, sopratutto, l’ultimo Sonic the Hedgehog (con il peso di un nome memorabile) lo dimostrano. La tendenza generale dunque potrebbe far supporre che questo Sonic Rush Adventure per NDS possa garantire un’altrettanto esperienza deludente ma, come per magia, qualcosa deve aver fatto in ultima istanza ricordare alcune semplici regole al Sonic Team su come si crea un grande e spassoso gioco.

Squadra che vince non si cambia (o almeno non del tutto)Sonic è sempre Sonic e, infatti, la parola d’ordine per accedere alle profondità ludiche che Sonic Rush Adventure può offrire è, come sempre, velocità. Il gioco scorre ad una velocità incredibile e, sarà bene chiarirlo sin da subito, con poche incertezze grafiche. Ho visto rallentare l’azione al massimo un paio di volte, ma solo nelle scene più concitate (dopo essere stati colpiti e con decine di rings che svolazzano allegramente per lo schermo) o durante gli scontri con i boss (di cui parlerò tra breve).Il sistema di controllo è simile a quello dei vecchi giochi di Sonic ma sarà possibile usare una sorta di super-turbo per acquistare notevole velocità e per letteralmente spazzar via gli sfortunati nemici che avranno l’onere (e l’onore) di sbarrarci la strada. Questa possibilità era già presente in Sonic Rush uscito ormai su questa piattaforma un paio di anni fa. Questa funzionalità non sarà mai gratuita, infatti si potrà usufruire di essa soltanto se saremo stati in grado di riempire un’apposita barra che ci segnalerà quanto potremo usare il super-turbo. Se è vero che la barra si ricaricherà semplicemente eliminando i soliti nemici, è pur vero che non è certo questo il metodo più veloce per riempirla. Troveremo infatti sparsi per i livelli molti scivoli, rampe, eliche, cannoni che ci daranno modo di compiere trick in aria che, stavolta velocemente, alimenteranno la nostra voglia di correre a più non posso. A proposito dei nemici è da notare che essi, come nelle precedenti avventure del nostro eroe, sembreranno a volte semplici ornamenti nei livelli (la cui difficoltà è data dalla struttura). Robotnik stavolta non ci sarà. Per rendersi conto dell’effettiva portata di questo fatto basterà un esempio rapido e chiarissimo. Immaginate un nuovo Mario senza Bowser o principessa Peach…. Sostituirà il ruolo di Robotnik (o Eggman) un pirata di nome Whiskes. Un po’ di storia. In seguito ad una tempesta i fidati amici Sonic e Tails sprofondano con il loro mezzo aereo nel profondo oceano approdando successivamente su di un isolotto (Southern Island). Marine, simpatica e integerrima ragazzina, li soccorre e il giorno seguente, mostra a Sonic e Tails una barca da lei costruita ma purtroppo mal funzionante. Sonic, impavido come sempre, si offre di rintracciare i materiali per costruirne un’altra migliore ma, dato che la strada per arrivare al deposito di materiali è stata bloccata, dovrà trovare un’altra via per recuperare gioielli e metalli. Da qui partirà la nuova avventura di Sonic. Un breve training vi insegnerà le nozioni di base attraverso cui muoversi opportunamente in questa esaltante avventura. Con A e B si salterà, con R si effettuerà uno scatto in aria e con Y si potrà eseguire la carica di cui ho già parlato sopra. Costruita la moto d’acqua sarà possibile usarla per spostarsi di isola in isola e esplorare convenientemente le aree di gioco. Poi si tracceranno le rotte sulla mappa nautica col pennino da affrontare a bordo dell’imbarcazione. Trovando più e diversi materiali (ogni isola-livello donerà, se completata, materiali diversi) Tails sarà in grado di costruire, abile meccanico qual’è, imbarcazioni capaci di giungere sempre più lontano sulla mappa. Con la moto d’acqua potremo eseguire trick ed acrobazie onde riempire la barra del boost utile per accelerare e sconfiggere i nemici (attraverso la pressione dei tasti dorsali L o R). Sarà possibile far si che Tails costruisca imbarcazioni sempre migliori a patto di portargli il materiale necessario per farlo e, pertanto, nuovi livelli saranno accessibili se otterrete ottimi risultati in quelli già affrontati.

I mezzi acquatici I viaggi con i mezzi acquatici (controllabili attraverso il touch screen previa pennino) saranno diversi tra loro. Il primo mezzo che ci permetterà di spostarci da Southern island è il Wave Cyclone (una moto d’acqua). Veloce e maneggevole, non gode di un’autonomia elevata. Presto verrà sostituita dalla Ocean Tornado(una barca a vela). Spostandoci con essa dovremo fare i conti con navi, aerei e sottomarini nemici. Le armi a disposizione della barca saranno proiettili (utili per intercettare i colpi sparati contro di noi), bombe (utili per attaccare con una buona potenza) e fuoco (via di mezzo tra proiettili e bombe). Il terzo mezzo di locomozione acquatica sarà Aqua Blast (un hovercraft). Bellissimo e veloce, è simile alla moto d’acqua ma può sparare e respingere i colpi nemici. L’ultimo mezzo sarà il potente Deep Typhoon (un sottomarino). La meccanica di gioco varierà guidando il sottomarino poichè non andrà guidato, ci penserà Tails a questo, bensì basterà dirigere i colpi sui nemici toccandoli con il pennino al momento opportuno. Non mancheranno molti divertenti minigiochi extra usando i mezzi acquatici (la “coppa dei vichinghi” ad esempio….) ma, del resto, la varietà e la fantasia sono le parole d’ordine che meglio lasciano accedere a questo gioco.

Tecnicamente SonicDa un punto di vista prettamente tecnico il gioco è molto bello. Gli schemi di gioco sono bidimensionali ma l’isola principale, gli scontri con i boss e gli spostamenti in mare sono in un ottimo 3d. Velocissimo, colorato, vario e ben definito mostra solo il fianco a qualche rara incertezza nell’aggiornamento video nei momenti più caotici. Gli scontri con i boss sono spesso concettualmente simili a quelli già visti in Sonic Rush ma, senza dubbio, risultano in questo caso più coinvolgenti e meglio strutturati. Giochi di telecamera paiono seguire con maggiore spettacolarità gli scontri e ovviamente a beneficiarne è l’esperienza globale di gioco che ne esce così arricchita. Molto bello ad esempio il boss della zona denominata “Blizzard Peaks”. Per sconfiggerlo si dovrà entrare nella sua pancia (ricordate New Zealand Story?) e superare 3 mini livelli (in 3d) trovando per 3 volte il suo punto debole. Uno spettacolo visivo non indifferente dunque e, non da meno, si materializza essere quello sonoro. Come da tradizione infatti, questo Sonic presenta un’ampia rosa di musiche molto azzeccate e ben ritmate.

Non solo Sonic La possibilità di scegliere di giocare con Sonic o Blaze (gatta proveniente da un’altra dimensione -anche se stavolta è nella sua- già conosciuta in Sonic Rush) consente di poter valutare ancor più positivamente il fattore longevità del titolo. Le caratteristiche di Blaze sono molto simili a quelle di Sonic anche se le è concesso di planare per brevi tratti. Questa caratteristica aggiuntiva la rende adatta negli stage più avanzati del gioco dove il rischio di cadere nel vuoto aumenta.

Quanto durerà il gioco?Rispetto al primo Sonic Rush questa nuova avventura del porcospino roteante più famoso del mondo certamente è ben più longeva. Le isole non sono molte (ciascuna è divisa in due atti ed un boss finale) ma non mancano segreti in perfetto stile Sonic…. Inoltre sarà accessibile fin dall’inizio la modalità “time attack” ed un centinaio di missioni extra tramite cui recuperare Chaos e Sol Emerald, gadjet con cui abbellire l’isola principale ed altro. Il livello di difficoltà non è altissimo ma si può scegliere il grado di sfida dei boss di fine livello. In definitiva, il gioco non è corto, gli extra sono molti ed il divertimento è garantito.

-Uno dei migliori comparti grafici mai visti su NDS

-Molto più vario del primo

-Divertente e giocabile

-Longevità assicurata da 100 missioni extra e svariati segreti….

-Non tutte le missioni extra sono divertenti

-Sporadici cali di frame rate

-Se non vi piacciono i platform potrebbe addirittura non piacervi….

8.2

Sonic Rush Adventure conferma una fortunata inversione di rotta da parte di Sega. Dopo alcune sfortunate incarnazioni videoludiche Sonic sembra proprio tornato in sé. Il primo Sonic Rush fu una bella sorpresa ma questo “adventure” pare proprio non volersi accontentare di ripetere la già buona meccanica del primo e va oltre. Non solo non cade nella trappola di ripetersi ma anzi sembra costruirsi costantemente in un processo di continua rigenerazione videoludica. Tecnicamente ottimo, giocabile come solo Sonic e pochi altri nomi sanno essere, questo titolo si rivela longevo, molto vario e offre una storia e dei personaggi tutto sommato godibili e divertenti. Fa piacere notare che la grande “S” abbia intrapreso un cammino per tornare ad essere quella di una volta. Ecco l’originalità. Viva l’originalità.

Voto Recensione di Sonic Rush Adventure - Recensione


8.2