Recensione

Sonic Riders: Zero Gravity

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a cura di Dr. Frank N Furter

Non appena si parla di Sonic The Hedgehog, la prima cosa a cui si pensa è l’immagine di una palletta blu che schizza a tutta birra. Il famoso riccio della SEGA è da sempre sinonimo di velocità e divertimento, ma proprio partendo da questo presupposto, ci domandiamo come mai uno dei personaggi più fulminei nella storia dei videogiochi, abbia bisogno di uno skate volante (che ricorda il mitico Micheal J.Fox in Ritorno al Futuro), quando andando a piedi sarebbe molto più veloce?

Gravità ZeroSonic Riders Zero Gravity è il seguito del capitolo uscito due anni fa per le principali piattaforme di quel periodo. Come il suo predecessore, il gioco è incentrato sulle corse del famoso riccio blu e della sua banda. Fin dal suo primo giorno di vita il paragone con titoli come Mario Kart e Crash Team Racing fu inevitabile ma purtroppo il lavoro dei ragazzi del Sonic Team non ebbe molto successo a causa di una realizzazione tecnica non certo di qualità eccelsa e di un gameplay che non apportava nulla di nuovo al genere. Oggi che abbiamo tra le mani il seguito di quell’esperimento, la prima cosa che possiamo notare è che non sono stati fatti dei passi in avanti, anzi, forse ne è stato fatto qualcuno indietro. Ma procediamo con ordine.La modalità principale è il classico “story mode”. In quest’occasione Sonic e i suoi amici ritrovano un antico bracciale dai poteri sconosciuti. L’oggetto in questione però è fortemente ambito da un’armata di robot, disposta a riavere ad ogni costo il prezioso manufatto. Da qui in avanti il gioco è un susseguirsi continuo di circuiti in cui gareggiare, filmati d’intermezzo e così via, fino ad arrivare alla conclusione, in un tempo che per quanto ci si possa sforzare non supera di molto le tre ore. La scarsa durata oltre ad essere ingiustificabile, deriva da un problema di gameplay che è doveroso sottolineare. Ogni tracciato costringe il giocatore ad arrivare primo per poter passare a quello successivo, altrimenti si deve ripetere il livello fino a quando non si vince. In sostanza, la maggior parte del tempo sarà spesa nei percorsi più impegnativi, il che scatenerà in voi un opprimente senso di frustrazione. Si capisce immediatamente che la ripetitività la fa da padrona, in più la trama è veramente scialba e nonostante non sia basilare in un gioco di corse, di certo uno sforzo in più dal punto di vista narrativo avrebbe solo giovato al titolo.

Evoluzioni gravitazionaliLa corsa è al centro di tutta la meccanica, ma affinché l’esperienza di gioco risulti godibile e appagante ci sarebbe stato bisogno di un sistema di controllo molto più affidabile e preciso. Purtroppo questa è la prima pecca di una serie che affliggono Sonic Riders. Il controllo è affidato interamente al Wii Remote che, utilizzato in posizione orizzontale, funge da volante. Il problema è la scarsa precisione della risposta, soprattutto nelle curve. La sensibilità è ridotta al minimo e diventano davvero difficili da gestire anche i movimenti più elementari. Non si ha la reale percezione di quanto si stia curvando e nonostante il telecomando si trovi in posizione quasi verticale, la sterzata sarà in ogni caso moderata e non del grado d’angolazione che speravate di ottenere: il risultato è una sequela di scontri contro la parete davvero fastidiosi.Visto che nel gioco ci sono curve di novanta gradi, i nostri riders hanno un’abilità chiamata “spinta”. Come funziona? E’ presto detto. Tramite la pressione del tasto 1, tutto attorno a voi rallenterà, una sorta d’effetto “bullet-time” (come in Matrix), il quale vi permetterà di sterzare come si deve: non appena rilascerete il pulsante tornerete alla velocità normale con uno schizzo verso la direzione prescelta. A questo punto entra in gioco il fattore gravità. Durante la vostra performance, gli oggetti vicini a voi si solleveranno in aria (zero gravity) e nel momento in cui siete di nuovo a velocità normale essi saranno spazzati via dal vostro passaggio, distruggendo alcuni pezzi dei tracciati oppure ostacolando i vostri nemici. L’idea è molto interessante, peccato che la maggior parte delle volte si rivelerà un’arma a doppio taglio, rallentandovi in modo eccessivo.Le capacità di Sonic & Co. non finiscono qui. Oltre alla “spinta”, avrete a disposizione il “tuffo gravitazionale”. Innanzi tutto per utilizzare tale abilità bisogna riempire la barra dei “punti gravità”; posta in fondo a sinistra. Guadagnare punti è veramente semplice: basterà completare i salti nel modo migliore. Nei vari percorsi che affronterete sarete obbligati ad eseguirli, più aspetterete a premere il pulsante 2, più il salto vi frutterà punti preziosi. Una volta riempita la barra, potrete usare il “tuffo gravitazionale”. Il problema è che sarà disponibile solo in certi tratti del circuito, per lo più rettilinei. Attivarlo vi permetterà di “volare” per un breve periodo, durante il quale acquisterete velocità e sarete in grado scontrarvi contro degli oggetti fluttuanti (in genere enormi tronchi d’albero o carrozze ferroviarie) per aumentare la vostra rapidità (proprio come una pallina in un flipper). Sappiamo che può sembrare strano, ma anche se di solito andrete a sbattere a tutta velocità contro qualcosa di più grande di voi non rappresenta la soluzione più sensata, nel caso di Sonic Riders è utile ai fini della corsa.

Le abilità dei GearI Gear sono i mezzi per affrontare le gare. Nel gioco ce ne sono decine e decine, tutti con abilità diverse tra loro. Analizzando i primi che incontrerete, in altre parole quelli di Sonic, Tails e Knuckles, capirete subito di cosa stiamo parlando. Cosa vi serve per usufruire delle abilità del Gear? I famosissimi anelli, sparsi in ogni livello. Per farvi un esempio, dopo aver raccolto un piccolo quantitativo di monete potrete attivare un aumento costante della velocità. Raggranellando altri anelli potrete trasformare il gear del vostro personaggio (la forma e le capacità sono diverse per ogni mezzo): nel caso di Sonic sarete in grado di saltare sulle sbarre di ferro presenti nei tracciati e prendere delle comode scorciatoie. Tails avrà a disposizione una specie di mini astronave capace di volare, mentre Knuckles otterrà una moto in grado di distruggere gli ostacoli d’innanzi a voi. Arrivando ai fatidici cento anelli aumenterete i punti gravità e così via. Questi sono solo tre esempi, ma come scritto in precedenza ce ne sono molti altri da scoprire.I Gear per esempio possono essere comprati: ogni volta che completerete un livello avrete guadagnato degli anelli, a patto che non li abbiate spesi per potenziare il vostro mezzo durante la corsa. Purtroppo acquistare nuovi mezzi risulta abbastanza complicato, visto l’esiguo numero di monete che otterete da ogni tracciato, facendo perdere interesse verso nuove possibili abilità.

Comparto TecnicoGraficamente parlando Sonic Riders è molto simile al suo precursore. Non è certo una meraviglia per gli occhi, ma di sicuro riesce a raggiungere seppur con fatica la media dei titoli Wii. Le musiche di sottofondo durante le gare non sono per nulla male, sicuramente orecchiabili, ma stancano dopo poche ore. La giocabilità appare discreta. Una volta compreso il meccanismo non sarà difficile portare a termine la story mode e la sfida impegnativa riguarderà l’acquisto dei Gear più costosi oppure battere i record dei giocatori più bravi. Tramite la Wi-Fi connection potrete sfidare i “fantasmi” degli assi di Sonic Riders. In pratica su schermo ci sarete voi e l’alter-ego in versione bianca (come nel tutorial) del personaggio avversario. Peccato che non abbiano incluso la possibilità di vere sfide tramite Wi-Fi. Sinceramente non ne capiamo il motivo, visto che ormai la struttura online di Nintendo migliora ogni giorno di più.Vista la brevità della modalità principale, non vi resterà che buttarvi a capofitto sulle sfide in multigiocatore oppure le più classiche “Time Attack” e “Survival”.Infine vorremmo rilevare la totale mancanza di reale velocità, potrete toccare velocità inaudite ma vi sembrerà di essere appena partiti. Una grave pecca in un titolo ispirato ad un personaggio come Sonic, che abbinata ad un sistema di controllo per nulla in grado di risultare convincente non può che compromettere il giudizio finale di un titolo appena sufficiente e dotato di scarsa originalità.

– Moltissimi modelli di Gear acquistabili

– Wi-Fi connection supportata…

– Tanti personaggi da sbloccare

– Controlli poco precisi

– … ma in maniera deludente

– Longevità scarsa

5.8

In definitiva Sonic Riders Zero Gravity sembra più un rifacimento del primo capitolo che un gioco completamente nuovo. Grafica e sonoro nella media e una longevità ai minimi storici affossano il prodotto; inoltre l’assenza del supporto alla Wi-Fi connection è una grave mancanza, visto che poteva rendere l’esperienza più lunga e divertente grazie alle sfide online con altri giocatori. Sconsigliato a meno che non siate dei veri appassionati della mascotte Sega, ma anche per questa ragione dovreste rivolgervi verso altri prodotti.

Voto Recensione di Sonic Riders: Zero Gravity - Recensione


5.8