Anteprima

Sonic Forces

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a cura di DjPralla

Quando ti ritrovi a gestire un franchise con più di vent’anni alle spalle hai due possibilità per uscirne in maniera dignitosa: o continui per la strada che ti ha portato a questo traguardo, oppure cerchi di cambiare tutto per trovare una nuova identità. Nel caso di Sonic Forces ricadiamo esattamente nella prima categoria, dove la scelta di optare per la seconda, come con Sonic Boom, non si è rivelata per niente una buona idea. Quindi meglio tornare ai fasti di Sonic Generations che tanto è stato apprezzato a suo tempo, tirando un colpo di spugna sulle esclusive WiiU che, oltre al vituperato Boom, comprendono anche l’ottimo Lost World.

Un po’ di vecchio
Sullo showfloor dell’E3 2017 SEGA ha allestito diverse aree dedicate a Sonic, che però si incastonavano senza una propria precisa identità tra gli altri franchise della casa nipponica. Tra le mura ricoperte di muschio di Total War Warhammer 2 e uno scorcio della Kamurocho tanto cara ai fan di Yakuza, abbiamo avuto modo di provare le due nuove incarnazioni del porcospino blu. Lasciando ad un secondo momento Sonic Mania, iniziamo col dire che Sonic Forces è il nuovo titolo tridimensionale sviluppato dal Team Sonic e previsto in uscita per Xbox One, PlayStation 4, Nintendo Switch e PC; come accennato nell’introduzione, l’ispirazione alla base di questo titolo della mascotte SEGA viene dal pluri acclamato Sonic Generations, dove è possibile giocare diversi tipi di scenari sia pensati per il gameplay classico dei primi Sonic, sia per quello più moderno delle varianti tridimensionali. Il primo stage della demo ci ha portato proprio in una città messa a ferro e fuoco da Eggman o Robotnik che dir si voglia, mentre il porcospino sfrecciava libero nei movimenti. Nelle varie sezioni del livello la telecamera continuava a cambiare prospettiva, per dare al giocatore diverse visuali con cui apprezzare l’azione: dietro le spalle, dall’alto in verticale oppure dal lato, dando così la più classica prospettiva 2D. Il livello disponibile si è rivelato quanto mai lineare e lontano anni luce dalle possibilità d’esplorazione di Sonic Lost World, pur mantenendo parecchi elementi di gameplay in comune: oltre al dinamismo della camera resta anche la possibilità di inanellare sequenze lunghissime di salti a ricerca contro i nemici o contro i respingenti. Nonostante il gioco prosegua alla grande e il gameplay diventi immediatamente di casa, è difficile trovare dell’innovazione, ma anche solamente delle nuove idee inserite esclusivamente per questo capitolo.

E un po’ di nuovo
Anche la seconda parte dedicata alla versione più anziana del porcospino si è rivelata quanto mai canonica: in questo caso messi di fronte all’ennesima macchina costruita da Robotnik, abbiamo dovuto sconfiggerla con le mosse più limitate della versione classica. Nonostante ciò i pattern d’attacco erano esplicitamente pensati per rendere lo scontro il più possibile accessibile, dato che era semplicemente necessario correre da una parte all’altra della schermata fissa per evitare gli attacchi e contestualmente rilanciare indietro agglomerati metallici in grado di ferire il nemico. Anche qui, a maggior ragione trattandosi di un ripescaggio del gameplay classico, non ci sono novità. Per trovarne bisogna passare al terzo stage disponibile nella demo dove si poteva giocare impersonificando un personaggio da noi creato: è possibile scegliere la razza, l’aspetto e i gadget. A seconda della razza scelta si hanno abilità uniche, come ad esempio l’orso presente nella nostra build che era in grado di spazzare via un filotto di nemici con la pressione di un solo tasto, ma è anche possibile scegliere tra altre sei possibili soluzioni con altrettante abilità distintive. In più è anche possibile scegliere un’arma che dovrebbe rappresentare un’evoluzione dei Color Powers già visti in Sonic Colors; nel nostro caso avevamo a disposizione una comoda frusta elettrizzata in grado di spazzare via parecchi nemici in un sol colpo. Anche qui il gameplay è vicino a quanto visto nella sezione di Sonic moderno e lascia quindi pensare che i due personaggi possano essere interscambiabili, ma probabilmente SEGA lascerà i due separati, in modo tale da creare percorsi più ritagliati attorno a Sonic, mentre le variegate abilità degli avatar resteranno relegate in sezioni secondarie e più accomodanti.

– Idee collaudate di Generations

– Possibilità di creare un personaggio

Dopo l’iniziale annuncio e la presente prova, si riconferma come il Team Sonic in questo caso non voglia rischiare, andando a riprendere una formula che ha funzionato a suo tempo e proponendone una versione aggiornata. Resta un po’ di amarezza, comunque, nel vedere un prodotto così importate tornare indietro sui suoi passi, specialmente quando una società come Nintendo sta rischiando tutto rivoluzionando i propri franchise.