Anteprima

Smite

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a cura di Specialized

Se è vero che tutta l’attenzione dei MOBA-maniaci è concentrata sull’arrivo di DOTA 2 (ma chissà quando uscirà in versione definitiva), questo nuovo sottogenere in salsa MMO che mescola azione, strategia e un pizzico di tower-defense sta vivendo un periodo di grande fermento. Deve averlo capito anche Hi-Rez Studios, il team americano già responsabile di Tribes: Ascend e di Global Agenda impegnato oggi con l’ambizioso Smite. Disponibile in versione beta dopo essersi registrati sul sito ufficiale e aver scaricato il client da 2,2 GB, Smite è in continuo aggiornamento dalla prima versione della beta nello scorso maggio (l’ultimo update risale a pochi giorni fa), ma dal tempo passato a giocarci in questi giorni pare sembra davvero che gli sviluppatori siano ormai molto vicini alla pubblicazione definitiva. Ma in definitiva cos’è Smite
Nel mezzo dell’azione
Tanto per cominciare è un MOBA a sfondo mitologico, nel senso che dobbiamo scegliere il nostro alter ego tra svariate divinità di ogni mitologia passata (greci, sumeri, vichinghi, indiani ecc..). A differenza della stragrande maggioranza di titoli simili però, Smite si caratterizza per una visuale in terza persona con la possibilità di zoom in e zoom out e per i movimenti affidati ai classici WASD. Un bel cambiamento rispetto alla visuale isometrica e al control-system affidato interamente al mouse in classico stile RTS. La prima conseguenza di una simile impostazione è un connotato leggermente più action rispetto a un DOTA 2, se non altro perchè i vari attacchi devono essere indirizzati nella giusta direzione e, in certi casi, anche con il giusto tempismo. Qui infatti non si selezionano i nemici e si preme il pulsante del mouse per lanciare un attacco; bisogna mirare nel punto giusto, scegliere l’area di danno (almeno per alcuni attacchi speciali) e avere anche un minimo di manualità con la tastiera. Il primo impatto è un po’ spiazzante per chi mangia tutti i giorni pane e League of Legends (o Guardians of Middle Earth), ma il cambiamento di prospettiva ci mette davvero poco per farsi apprezzare e per immergerci più a fondo nel mondo di gioco.
Tutti contro il minotauro
Smite offre cinque modalità di gioco, con match singoli che difficilmente superano i 25-30 minuti di durata. Oltre a due modalità tutorial per impratichirsi con le semplici regole del gioco, la parte del leone la fa soprattutto Conquest, che non a caso è il mode più giocato in assoluto. Qui due squadre con un massimo di cinque giocatori ciascuna si sfidano in un’area di gioco piuttosto vasta; lo scopo è annientare il Minotauro del team avversario (una specie di boss finale), non prima però di aver distrutto le torri nemiche (che continueranno a colpirci finchè non usciamo dal loro raggio d’azione) e la Fenice. Ne esce una sorta di Team Deathmatch in tre fasi (Torre, Fenice, Minotauro) in cui, oltre ai nemici in carne e ossa della squadra avversaria, dobbiamo vedercela con i minion nemici. Le altre modalità sono Domination, in cui dobbiamo conquistare e controllare tre obelischi in una mappa, Arena (un classico Deathmatch tutti contro tutti) e Joust, ideale per chi ama gli scontri 1 Vs. 1. La scelta insomma non manca e le arene, oltre ad essere vaste e articolate, sono disegnate con cura e non mancano punti e snodi perfetti per imboscate o per trovare qualche secondo di riparo per curarsi in santa pace.
A ognuno il suo Dio
Il sistema di crescita del nostro alter ego è affidato sia all’esperienza per aumentare di livello, sia al denaro per acquistare oggetti di gioco. Volendo, possiamo abilitare l’opzione che automatizza queste scelte e concentrarci quindi sul solo combattimento senza pensare ad altro. Altra idea vincente che permette anche a chi non ha alcuna esperienza in merito di giocare senza troppe distrazioni; le skill disponibili sono quattro, ognuna con un periodo di cooldown tra un utilizzo e l’altro e vari livelli di potenziamento. Ogni divinità (ce ne sono in tutto una trentina) ha le sue proprie skill (oltre a un attacco standard, l’unico che funziona contro le torri) e si caratterizza per una diversa classe; c’è infatti l’esperta in danni di mischia (Arachne), quella più adatta a fare da tank (Ares), quella specializzata in attacchi magici e molto vulnerabile (Anubis) e la divinità esperta in attacchi a distanza, come ad esempio Artemis. Un roster molto variegato, carismatico e anche molto dettagliato, visto che ogni divinità ha a disposizione nove caratteristiche che ne determinano la resistenza, la velocità, la quantità di mana e di salute. 
Sarà un successo?
E che dire delle decine di oggetti? Ce ne sono di tutti i gusti tra attivi e passivi e servono ad esempio per diminuire il cooldown di una skill, per assorbire meglio certi tipi di attacchi, per aumentare la velocità, per vedere meglio la posizione dei nemici e via di questo passo. Non si corre insomma il rischio di annoiarsi e anche il mondo di gioco, ispirato a un bizzarro mix tra medioevo e mitologia classica, ha sicuramente una marcia in più rispetto al classico sfondo fantasy così in voga oggi. Dall’esperienza giocata abbiamo tratto un’impressione largamente positiva, con solo il comparto grafico (carino ma nulla di più), l’attesa di 5 minuti tra un match e l’altro e l’eccessivo danno inflitto dalle torri come uniche note leggermente discutibili. Per di più la community è vasta e molto attiva, ogni giorno c’è il cosiddetto Match of the Day e anche sul versante social Hi-Rez Studios si sta muovendo alla grande. Meglio di così… 

– Visuale in terza persona e controlli via tastiera

– Diverse modalità di gioco

– Mondo mitologico-medievale decisamente originale

Smite ci ha fatto un’ottima impressione in versione beta, grazie soprattutto all’impronta più action rispetto ad altri MOBA e a uno sfondo mitologico davvero interessante, con quasi trenta divinità da scegliere che rappresentano un roster molto variegato e intrigante. La proposta di Hi-Rez Studios ha davvero tutte la carte in regola per dire qualcosa di nuovo in questo ambito; se amate i MOBA e cercate qualcosa che vada oltre il trittico DOTA-League of Legends-Guardians of Middle Earth, provate Smite. Potreste trovare un inatteso campioncino del genere.