Anteprima

Sly Cooper: Thieves in Time

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a cura di Pregianza

Non è facile prendere in mano un marchio noto dopo che gli sviluppatori originali lo hanno abbandonato. Più è larga la fanbase, maggiori sono le aspettative e, di conseguenza, più difficile risulta creare un titolo capace di tener testa ai predecessori. Di rado, tuttavia, capita che il passaggio di consegne sia rinvigorente. Forse il team originario non ha più la passione di una volta per i giochi che l’hanno lanciato, o semplicemente desidera dedicarsi a qualcosa di diverso per ampliare le sue vedute, fatto sta che non è impossibile vedere un cambio di redini positivo in queste situazioni, basti pensare a ciò che è accaduto con Halo e i 343 Industries
Il marchio che trattiamo oggi non avrà le stesse mastodontiche percentuali di vendite di quello appena citato, ma di certo vanta una fanbase appassionata, peraltro abituata a prodotti di qualità altissima. Parliamo degli Sly Cooper, serie che conta tra le sue fila numerosi titoli innovativi e ben sviluppati, passata dai Sucker Punch ai giovani Sanzaru Games.
La software house californiana non è esattamente tra le più famose, ma ha dimostrato già in passato le sue qualità con la Sly Collection, una delle migliori riedizioni HD su cui abbiamo potuto mettere le mani. Il lavoro fatto trasudava passione, al punto da convincere Sony ad affidare a loro la produzione di Sly Cooper: Thieves in Time, seguito ufficiale della saga in esclusiva per Ps3. Abbiamo provato più volte il gioco in passato, ma finalmente è giunto in redazione un bel codice preview, del quale oggi possiamo svelarvi qualche informazione. Preparatevi, ci sono un sacco di buone notizie da dare.
Le relazioni sono sempre complicate
Sly Cooper: Thieves in Time, riparte da dove avevamo lasciato il nostro procione preferito, ovvero dopo l’abbandono della sua carriera di ladro, accoppiato con la focosa Carmelita e in preda a una finta amnesia.
A ribaltare questa calma apparente ci pensa il buon Bentley, geniale compagno di mille avventure che, oltre a informare Sly della scomparsa della sua compagna Penelope, lo avverte di aver notato delle anomalie nel Thievius Raccoonus, compendio di tutta la conoscenza della famiglia Cooper. I capitoli del libro stanno lentamente ma inesorabilmente scomparendo, e l’unica spiegazione è che qualcuno stia sabotando il passato con una macchina del tempo. Dopo aver recuperato anche il buon Murray, i tre attivano un furgoncino modificato per viaggiare tra le ere dalla loro tartaruga preferita, e partono in volta del Giappone feudale, ove li aspetta il primo antenato del protagonista.  
Un ladro deve saltare alla perfezione
L’idea alla base della trama è molto buona, non tanto per la finezza narrativa, quanto per l’incredibile varietà che concede agli sviluppatori . I Sanzaru hanno infatti deciso di dare a Thieves in Time uno scheletro basato su più personaggi utilizzabili, tutti dotati di specifiche abilità: Sly è un saltatore provetto, capace di muoversi agilmente per la mappa e di superare ogni ostacolo con qualche balzo, Bentley ha una poderosa sedia a rotelle potenziata, che può planare e lanciare bombe, mentre Murray è una forza della natura nei combattimenti, in grado di mettere KO chiunque con qualche pugno ben assestato. Oltre alla banda primaria, però, Il gioco permette di utilizzare persino gli antenati del procione, a loro volta in possesso di poteri unici. E’ una bella lista di possibilità, ma non finisce qui. Nella nostra prova abbiamo potuto vedere in azione anche uno dei tanti costumi a disposizione del giocatore, per l’esattezza un’armatura da samurai. Ogni vestito extra dona ulteriori capacità, e può essere sfruttato per superare determinate fasi delle missioni. Nel caso della corazza, il travestimento ci ha permesso di passare inosservati davanti alle guardie e di immunizzarci dal fuoco. 
Tempo fa gli sviluppatori ci hanno assicurati che le soluzioni adottate in questo campo sono molteplici, e che ci saranno un numero notevole di situazioni differenti da affrontare. Le abbiamo osservate fin dalla prima sessione, nella quale abbiamo potuto provare tutto il team e ci siamo impratichiti con i comandi. I controlli sono più complessi rispetto a quelli di un normale platform, e fondono i salti con un sistema stealth piuttosto semplificato ma efficace. Ogni nemico può venir avvicinato da dietro senza che si venga notati, a patto di non correre, ed è spesso indispensabile derubarlo dei suoi averi da vicino per ottenere chiavi con cui passare alle fasi successive. Il campo visivo degli avversari è spesso molto chiaro e piuttosto delimitato, caratteristica che concede una certa libertà di manovra nell’azione. 
Si tratta di una struttura molto funzionale, ma non è nulla se paragonata alle meccaniche legate ai balzi, di una precisione a dir poco impeccabile. Oltre a un doppio salto classico, Sly può roteare a mezz’aria per dirigersi automaticamente verso zone prestabilite. Tale aggiunta permette di spostarsi con una fluidità invidiabile su corde, spigoli e pali, e di muoversi per la mappa con grande naturalezza una volta assorbite a dovere le basi. Non abbiamo mai notato imperfezioni di sorta nella risposta, e tutto ci è parso muoversi divinamente nei livelli. Le fasi di combattimento non sono all’altezza delle altre, e le meccaniche stealth sono ancora migliorabili, ma la fusione dei vari elementi, unita agli enigmi legati ai costumi, rendono la giocabilità di Thieves in Time una goduria per i polpastrelli. Molto azzeccate poi anche le tecniche degli antenati, tra le quali abbiamo per ora potuto utilizzare solo il balzo del drago di Ryuichi, con cui è divenuto una passeggiata raggiungere le locazioni  più distanti. Questo peculiare salto in lungo ci è parso molto ben riuscito e ha aumentato ulteriormente la qualità del compito affrontato, non vediamo dunque l’ora di provare tutte le altre novità. 
Per gli amanti del completamento, non mancano infine i soliti collezionabili, tra cui numerose bottiglie sparse per le mappe, maschere che sbloccano costumi extra, tesori da riportare al campo base entro un certo limite, e svariati altri gingilli. C’è addirittura una sorta di hub prima di ogni misione da cui si può rigiocare ogni fase e viaggiare nel tempo a piacere. Si prospetta un’avventura molto longeva.
Restate sulle nostre pagine per la futura recensione di quella che, per ora, sembra una delle esclusive più meritevoli della console Sony

– Controlli precisi e davvero bel calcolati

– Grande varietà d’azione

– Coloratissimo e pieno di carisma

Se la campagna dovesse dimostrarsi al livello di quanto abbiamo visto nelle fasi iniziali di gioco, Sly Cooper: Thieves in Time potrebbe divenire una delle sorprese più gradite dell’anno prossimo. La qualità del titolo Sanzaru ci è sempre parsa molto elevata, ma ora che l’abbiamo testato per qualche ora le nostre prime impressioni sono più positive che mai. Ci daremo da fare per spolparlo completamente, almeno finché non potremo offrirvi il nostro giudizio finale.