Recensione

Skyrim VR Recensione

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Elder Scrolls V: Skyrim
The Elder Scrolls V: Skyrim
  • Sviluppatore: Bethesda Softworks
  • Produttore: Bethesda
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH , PS3 , X360
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 11 Novembre 2011 - 28 ottobre 2016 (Special Edition) - 17 novembre 2017 (Switch) - 17 Novembre 2017 PS VR

Ormai sei anni fa usciva, nel pieno della settima generazione di console, The Elder Scrolls V: Skyrim, tra il clamore della critica e del pubblico. Di tempo da allora ne è passato, ma sembra che Bethesda abbia tutte le intenzioni di non farci dimenticare Skyrim tanto presto: dopo il lancio della Special Edition su PS4, Xbox One e PC, rimanevano ancora due carte da giocare. Stiamo parlando, ovviamente, della versione del gioco per Nintendo Switch, di cui vi abbiamo già parlato, e della versione per Playstation VR, l’argomento di cui andremo a trattare. Quest’ultima è, forse, la riedizione più ambiziosa tra quelle proposte finora: portare il giocatore in prima persona nelle lande innevate di Skyrim grazie alla periferica Sony è un’impresa non da poco, dall’esito tutt’altro che scontato, soprattutto dopo la nostra prova a Gamescom 2017 che, credeteci, era stata tutt’altro che positiva.
Non indugiamo oltre, però: Tamriel ci aspetta.

Di nuovo a Tamriel

Le vicende narrative di Skyrim, ormai, le conosciamo davvero tutti: nei panni del leggendario Dragonborn saremo investiti dell’impervio compito di salvare le gelide lande di Skyrim da minacce degne delle migliore storie epic fantasy, tuffandoci a capofitto in un mondo realizzato a regola d’arte, con le sue culture, la sua politiche, i suoi culti e così via. Non c’è davvero bisogno presentazioni per una storia che tutti noi o quasi abbiamo visto scorrere davanti ai nostri occhi almeno una volta nella nostra carriera da videogiocatori. Ancora una volta, dunque, ci troveremo catapultati sulla strada per Helgen, in attesa della nostra esecuzione. Quello che è diverso, stavolta, è che ci troveremo davvero in prima persona a vivere le vicende che prima potevamo vivere solamente attraverso lo schermo della TV.
Va bene, non è proprio vero: Skyrim VR non è, per fortuna o purtroppo, un biglietto aereo per la leggendaria Tamriel. Ma l’esperienza garantita da Playstation VR è davvero quello che più vi si può avvicinare: grazie alla periferica targata Sony, infatti, il mondo di gioco si espande intorno a noi come se fosse il nostro mondo, permettendoci di immergerci all’interno di esso come mai era stato possibile finora. Graficamente, il titolo si allinea con quanto visto in precedenza sulla periferica, garantendo una buona resa visiva seppur afflitta dall’annoso effetto blur che ritroviamo in tutti i giochi VR. Il risultato, però, rimane comunque impressionante, soprattutto tenendo a mente la grandezza delle ambientazioni di Skyrim e l’assenza quasi totale di rallentamenti di sorta: Bethesda ha svolto un lavoro certosino, confezionando una delle migliori esperienze VR a livello visivo. L’avventura viene resa ancora più godibile dal comparto audio: le ottime tracce musicali e i numerosi effetti sonori che ci hanno accompagnato in passato nella terra di Skyrim sono tornati, resi ancora più vividi e reali da PS VR
Lo stesso gioco, un nuovo modo di giocare
Skyrim VR ripropone la stessa esperienza che abbiamo già avuto modo di giocare, includendo anche i tre contenuti scaricabili che hanno accompagnato la release originale del gioco. Sarebbe superfluo, quindi, soffermarsi nuovamente sul gameplay: Skyrim VR è il gioco che ricordate o di cui avete sicuramente sentito parlare tanto da noi quanto dai vostri amici. Non è stato apportato nessun tipo di taglio a livello contenutistico e questo porta il gioco ad essere l’esperienza più massiccia proposta su Playstation VR fino ad oggi. Certo, questo potrebbe non bastare a giustificare l’esborso per coloro che hanno già giocato al titolo Bethesda, che viene proposto, ancora una volta, a prezzo pieno. 
Tornando al lato tecnico, come abbiamo accennato in apertura, il gioco era in uno stato tutt’altro che esaltante quando ci è stato mostrato a Gamescom 2017, lasciandoci più dubbi che certezze.
Fortunatamente possiamo dire che questi dubbi sono stati completamente fugati: Skyrim VR è un piacere da giocare, tanto con Dualshock 4 quanto con Playstation Move. Ma andiamo con ordine.
Il gioco è interamente giocabile con il solo Dualshock 4: in questo caso, ci muoveremo tramite la classica levetta analogica sinistra, mentre lo spostamento della visuale sarà affidato alla levetta analogica destra. Come in molti titoli VR è possibile selezionare tra diverse opzioni per il movimento della visuale: potremo scegliere se farla muovere a scatti o in modo continuativo, proprio come avviene nel gioco standard. Il nostro consiglio è quello di scegliere la prima opzione, a meno che non abbiate uno stomaco di ferro. Muovere la visuale a scatti permette di diminuire notevolmente le probabilità di motion-sickness e, a meno che non siate particolarmente sensibili, è probabile che non avvertirete alcun fastidio durante le vostre sessioni di gioco. I controlli, su Dualshock 4, sono piuttosto intuitivi e risulteranno familiari ai veterani, costituendo una valida opzione qualora non si disponesse di due Playstation Move o, più semplicemente, si fosse alla ricerca di un’esperienza di gioco più rilassata.. L’immersione può essere ulteriormente aumentata grazie alla possibilità di rimuovere qualsiasi elemento dall’HUD, dandovi davvero l’impressione di trovarvi a Skyrim.
Rispetto al tradizionale Dualshock 4, i controller Playstation Move sono un altro passo in avanti verso l’immersione totale. Potrete menare fendenti, incoccare frecce, lanciare incantesimi, tutto muovendo le vostre mani, proprio come se foste voi stessi ad eseguire quelle azioni. Credeteci, la soddisfazione di vedere orde di nemici cadere davanti ai nostri piedi dopo una battaglia non è mai stata così grande. Inizialmente potreste trovare lo schema dei comandi poco intuitivo, ma basterà un po’ di allenamento per riuscire a padroneggiarlo e godersi l’esperienza. In caso scegliate di giocare con Playstation Move, potrete scegliere se spostarvi grazie al teletrasporto o, più semplicemente, muovendovi in avanti con la pressione di un tasto. Vi consigliamo di utilizzare quest’ultima opzione, che garantisce una maggiore immersione e una minore confusione rispetto al teletrasporto.

– Ottima realizzazione tecnica

– Skyrim non è mai stato così immersivo

– E’ sempre Skyrim…

– … è sempre Skyrim

– Il prezzo di lancio potrebbe scoraggiare i veterani

8.0

Bethesda è riuscita in un’impresa tutt’altro che semplice: convertire totalmente Skyrim ad un’esperienza VR, peraltro egregiamente. Skyrim VR è un prodotto riuscito sotto tutti i punti di vista, che ci fa immergere nelle gelide lande di questa regione di Tamriel come mai era stato possibile fino ad ora. Sebbene il gioco sia, ancora una volta, lo stesso di sei anni fa, il valore aggiunto da PS VR potrebbe costituire un valido motivo per tornarvi ancora una volta.

Voto Recensione di The Elder Scrolls V: Skyrim - Recensione


8