Recensione

Skylanders Battlegrounds

Avatar

a cura di Naares

Il franchise degli Skylanders si è fatto strada solo di recente in più ambiti dell’intrattenimento, grazie ad una serie di scelte di marketing intelligenti, un lavoro mediatico intenso ed una indubbia qualità nella maggior parte dei prodotti legati a questo marchio. La presenza capillare dei video games su un gran numero di piattaforme ha favorito la notorietà del brand, spinto da un publisher importante che ha saputo vendere tale nome credendoci ed investendovi parecchio denaro. Questo Skylanders Battlegrounds arriva quindi su piattaforma mobile, e in particolare su iOS, cercando di dare un’interpretazione portatile del buon franchise, avvicinando i nuovi giocatori ma anche premiando chi già conosce la saga, grazie ad una serie di extra che di certo faranno piacere agli appassionati, oltre che semplificargli la vita in maniera non indifferente.
Il fascino delle collezioni
Lo Skylanders Battlegrounds qui in esame presenta un gameplay nella sua struttura ibrido, non necessariamente legato ad un unico genere, ma piuttosto spalmato tra più tipologie di giochi in maniera tutto sommato abbastanza coesa, prendendo elementi dai classici giochi di ruolo, ma soprattutto dal genere degli strategici, sia a turno che in tempo reale. Il gioco ha una impostazione a livelli, affrontabili in sequenza attraverso la modalità Storia, ma anche ripetibili liberamente dopo averli completati una prima volta. 
Ciascun livello presenterà un particolare obiettivo che ci verrà spiegato all’inizio della missione attraverso delle semplici e brevi linee di testo. Nella totalità dei casi si tratterà esclusivamente di meri pretesti atti a giustificare l’azione di gioco, inscenando una presunta trama parecchio infantile che spesso sfocerà nell’irritante, e che la maggior parte dei giocatori over 12 probabilmente salterà a piè pari con un allegro tapping sullo schermo, che ci permetterà di spostarci nel vivo del nostro incarico. Utilizzando uno Skylander (che per chi non conoscesse il brand altro non sono se non creature sotto alcuni aspetti riconducibili ai Pokémon di Nintendo) ci muoveremo quindi nella mappa del livello toccando il punto che desideriamo raggiungere. La mappa stessa è strutturata in una sorta di griglia, dalle dimensioni variabili in base al livello, e con i nemici ben visibili sulla mappa, così come le casse, i tesori e quant’altro. 
Quando il nostro personaggio sarà fermo sulla sua casella anche il tempo si arresterà, per riprendere solo nel momento in cui eseguiremo i nostri spostamenti. La maggior parte dei nemici presenti nei vari livelli si muoverà seguendo dei pattern predefiniti, sfruttando il proprio campo visivo per trovarci ed eventualmente mettersi sulle nostre tracce. Ciò significa che in molte occasioni avremo modo di decidere che approccio dare al nostro stile di gioco, optando per un massacro di ogni cosa che si muove oppure sull’eludere un gran numero di scontri e puntare direttamente agli obiettivi della missione. Tale seconda opzione è a dire il vero sì possibile, ma a conti fatti viene scoraggiata dalla natura stessa del prodotto, estremamente volta al grinding, al potenziamento dei propri Skylanders attraverso punti esperienza, level up, monete, gemme, potenziamenti delle abilità eccetera, spingendoci a far fuori tutti i nemici di ciascun livello al fine di agevolarci poi durante il successivo. 
Battle system semplice e divertente
Per far partire uno scontro ci basterà condurre il nostro personaggio sulla stessa casella occupata da un nemico. Dopo una breve scenetta di caricamento verremo quindi proiettati sul campo di battaglia, dove controlleremo in simultanea il leader del nostro gruppo più un ulteriore Skyklander aiutante precedentemente acquistato. A questo punto avverrà il combattimento vero e proprio, dove dovremo sconfiggere due o più ondate di nemici. I controlli sono estremamente intuitivi, e tutto ciò che dovremo fare sarà toccare uno dei nostri personaggi e collegarlo con un tratto all’avversario contro cui desideriamo scagliarci. Il software è molto reattivo, pressoché esente da lag, e rende la fase di attacco o di switch del nostro target molto immediata e comoda, anche sui piccoli schermi di iPod o iPhone. Inoltre, quando selezioneremo il nostro personaggio, il tempo verrà notevolmente rallentato, permettendoci di toccare i nostri nemici anche durante i loro spostamenti, semplificandoci la vita. Se i primi scontri saranno estremamente facili e anche semplicistici dal punto di vista strategico, andando avanti nel gioco le cose si faranno più impegnative, in particolare quando il setup del nostro gruppo sarà troppo sbilanciato. Ciascuno Skylander infatti sarà contraddistinto da statistiche e abilità particolari, che lo renderanno più o meno adatto a determinati ruoli. Ci saranno ad esempio quelli caratterizzati da una grande forza di attacco fisica, quelli capaci di curare, quelli dediti agli attacchi a distanza, quelli capaci di incassare molti colpi, quelli in grado di stunnare uno o più avversari, di indebolire il nemico e così via. Inizieremo l’avventura con due soli Skylander, ma guadagnando gemme avremo modo di sbloccarne altri da una rosa assolutamente gremita. Ottenere tali gemme non sarà però un’impresa facile, provenendo esse da forzieri sparsi per i livelli e non sempre raggiungibili, ottenibili alla fine di ciascun livello, o anche – in quantità parecchio moderata – possibili loot dai normali combattimenti, oppure ancora sarà possibile per chi lo desideri acquistarle tramite in app purchase in cambio di soldi reali. 
Sbloccare tutti gli Skylander disponibili appare fin da ora un’impresa tutt’altro che facile, ed è probabile che la maggior parte dei giocatori si concentrerà piuttosto sull’avere uno Skylander per ciascun elemento, cosa che tornerà molto utile durante il gioco permettendoci di raggiungere aree delle mappe altrimenti inaccessibili. Fa piacere sapere che Activision ha comunque già annunciato la release di nuovi personaggi, livelli e mondi interi, che potrebbero aumentare non poco la già eccellente longevità del prodotto. Durante i combattimenti riceveremo inoltre delle monete, che potranno essere investite nel miglioramento delle abilità dei vari Skylanders. Ciascuno dei nostri mostriciattoli potrà infatti contare su un massimo di tre abilità, sbloccabili attraverso l’uso delle gemme e potenziabili in passi successivi grazie appunto alle monete. Alla fine di ciascun combattimento riceveremo quindi sia punti esperienza, che generose quantità di denaro che, in misura minore, le già citate gemme. Ulteriori monete potranno venire droppate dai nostri nemici direttamente sul campo di battaglia, e se vorremo raccoglierle dovremo toccarle col dito oppure dirigere su di esse i nostri personaggi. Ci si renderà ben presto conto di come la presenza di tali monete sia ben più di un bonus, divenendo piuttosto un elemento del gameplay. Le dimensioni ridotte e la quantità di cose da fare durante le battaglie renderà infatti non sempre facile raccogliere tutti soldi rilasciati dai mostri prima che essi scompaiano, aumentando la frenesia degli scontri e rendendoli decisamente più piacevoli. Ecco quindi che gli sviluppatori hanno opportunamente pensato di sfruttare tale elemento, riducendo il margine di errore e costringendovi a toccare con notevole precisione proprio sulla moneta per raccoglierla, forzando delle perdite di tempo che renderanno gli scontri più impegnativi. Ovviamente maggiori saranno le dimensioni dello schermo su cui giocherete minore sarà il livello di difficoltà in tal senso.
Noia dietro l’angolo
Il gioco non ha un prezzo che si possa definire popolare, ma ciò viene comunque equilibrato da un’offerta ludica quantitativamente di tutto rispetto. Diciamo quantitativamente perché, per quanto il sistema di combattimento sia ben realizzato e il grinding possa andare più che d’accordo con un’esperienza portatile, questo prodotto è afflitto da una ripetitività d’azione palese e marcata, il cui peso sarà inversamente proporzionale al vostro apprezzare il già citato stile grinding. Le missioni sono pressoché identiche le une alle altre, e consisteranno sempre nel raggiungere determinati punti della mappa o nell’uccidere certi mostri. In linea di massima dopo la prima ora, ora e mezzo di gioco avrete visto tutto ciò che c’è da vedere. Sicuramente l’ottimo battle system sarà un valido strumento nel combattere una noia comunque sempre in agguato. Peccato non poter dire altrettanto delle sequenze di caricamento, di per sé piuttosto brevi, ma presenti in grande quantità e ree di spezzare il ritmo di gioco, specialmente per i possessori di device non più nuovissimi quali iPhone 3G e iPod della vecchia generazione. 
A fronte quindi di un’offerta numericamente davvero corposa (gli Skylander disponibili sono tanti) bisognerà vedere quanti giocatori avranno voglia di dedicarsi al gioco tanto a lungo da sbloccare tutti i personaggi, e quanti preferiranno piuttosto completare il titolo un’unica volta evitando di perdere troppo tempo con collezioni, casse ed elementi tutto sommato secondari. Di certo gli appassionati della saga troveranno nel prodotto un valore aggiunto, potendo tra l’altro sfruttare una funzione che tramite bluetooth permetterà di ottenere da subito gli Skylander sbloccati negli altri giochi della serie, agevolando moltissimo nello sviluppo del gioco. Certo è che sviluppare un qualche tipo di trama (ci rifiutiamo di definire tale quella che viene proposta dal gioco) avrebbe magari aiutato a stimolare l’interesse e la curiosità del giocatore, aiutando a coprire la ripetitività di fondo del prodotto.
Grafica e tecnica
Al di là dei già menzionati caricamenti – tra l’altro del tutto fisiologici considerata la tipologia di gioco – il comparto tecnico del gioco è di livello più che buono. I personaggi sono splendidamente caratterizzati, molto definiti, apprezzabili in tutta la loro bellezza sia durante le peregrinazioni sulla mappa che attraverso i vari menu attraverso cui sbloccare le abilità. È più che evidente che sia stato compiuto un notevole sforzo a livello di design per inventare dei modelli convincenti che potessero fare appeal su un pubblico giovane, ma forse non altrettanto giovane come quello che inizia ad apprezzare l’anime di Pokémon. Lo stile è meno morbido del prodotto Nintendo, ma è senza ombra di dubbio di prim’ordine, anche se può contare su una fama decisamente inferiore.
Le mappe su cui ci sposteremo affrontando i vari livelli sono molto piccole, non comportano delle vere e proprie fasi esplorative e non in brillano per complessità o stile. Diverso il discorso per quanto riguarda le ambientazioni delle battaglie, piuttosto corpose dal punto di vista poligonale, definite e in alta risoluzione, con spigoli ben smussati. Buono in particolare il lavoro di texturizzazione del terreno, che non conta sull’alta risoluzione ma possiede un mapping di buona qualità. È giusto segnalare che sono assenti ombre dei personaggi e shader, e che il lavoro di illuminazione è parzialmente relegato al bump mapping, ma soprattutto allo stesso stile grafico del gioco. Questo è infatti decisamente sgargiante, cartoonesco, e ad alcuni potrà ricordare lo stile adottato dal primissimo episodio di Warcraft, uscito parecchi anni fa. Chiaramente può piacere o meno, ma è innegabile che sia ben realizzato, con personaggi perfettamente integrati e contestualizzati, ed un frame rate molto solido anche su apparecchi non al passo con i tempi. 
Unico appunto da fare è la ridotta quantità di scenari per gli scontri, una manciata in tutto, che cambieranno in base al tipo di casella in cui incontreremo il nemico sulla mappa di gioco. Questo elemento può avere un peso piuttosto influente, e va infatti ad infierire sul fattore ripetitività, con ambientazioni che si riproporranno uguali a sé numerose volte. Una maggiore varietà sarebbe senza dubbio stata apprezzata.
Senza infamia e senza lode gli effetti sonori, che fanno il loro dovere senza cercare l’eccellenza, mentre decisamente buona è la colonna sonora. Peccato per la scarsissima varietà.

– Battle system divertente e frenetico

– Tantissimi personaggi da collezionare

– Comparto tecnico di buona qualità

– I fan della serie lo apprezzeranno molto

– Rischia di venire a noia dopo un paio d’ore

– Non esattamente economico

7.5

Skylanders è un gioco costoso, ma diverte, e questo è innegabile. Se siete appassionati della saga, se apprezzate il grinding e cercate un’esperienza non troppo impegnativa questo prodotto vale i vostri soldi, complice un comparto tecnico di tutto rispetto ed una longevità potenzialmente altissima. Tutti gli altri potrebbero volerlo provare, ma a causa della ripetitività delle meccaniche è improbabile che possa appassionarvi per più di una manciata di ore.

Voto Recensione di Skylanders Battlegrounds - Recensione


7.5