Recensione

Ski Alpin Racing 2007

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a cura di Krauron

C’è poco da fare. Il periodo natalizio incalza inesorabile e, se non bastassero i primi addobbi e lucine accuratamente sfoggiate dai negozi a rimembrarcelo, capita non di rado di imbattersi in titoli appositamente saettati sul mercato con il furbesco intento di cavalcare l’onda del periodo invernale allo scopo di far leva sulle nostre sensazioni suscitate dall’avvento della nuova stagione.Ski Alpine Racing 2007, pare superfluo affermarlo, è uno di questi.

L’uomo delle neviAlt. Prima di proiettarvi in funamboliche discese dalle vette più ardite è cosa buona e giusta ricreare un alter ego virtuale mediante l’uso dell’apposito editor. I pigroni possono dormire sonni tranquilli: nulla di particolarmente difficoltoso li attende al varco, se non un lampante esempio di un po’ di svogliatezza tutt’altro che latente; il meccanismo succitato si risolve infatti nell’affibbiare nome,cognome, nazionalità e uno dei dieci possibili lineamenti del volto all’”eroe” in questione e quest’ultimo è bello e pronto. Un minimo salto di qualità concerne la selezione del livello di difficoltà che, detto così, pare una futilità ma che in realtà è la rigida base su cui si fonda la modalità carriera, essenza stessa del titolo.Difatti settando il gioco in base alle vostre reali capacità andrete a plasmare non soltanto il grado di severità riguardo le infrazioni commesse in gara, ma anche la base economica con cui intraprendere una nuova stagione nella suddetta modalità e con esso altresì i Punti talento, fondamentali per una crescita costante dello sciatore in erba appena forgiato.Nella Carriera per l’appunto effettuare il miglior tempo, e magari vincere qualche competizione, apporta tanta glorificazione personale e in special modo altrettanta retribuzione monetaria e “individuale” in pieno stile GDR, con veri e propri punti esperienza da accumulare per un rapido aumento di livello.In particolar modo i parametri da tenere sempre sott’occhio, influenzati ovviamente dal vostro rendimento, riguardano lo sciatore in sè per sè con aspetti come tecnica, motivazione e così via, e le singole discipline tipiche di questo sport (Slalom Gigante, Discesa Libera etc…)La pecunia sonante d’altronde non è di minor conto, concedendovi ad esempio l’opportunità di ingaggiare un allenatore personale e di agghindare al meglio il neosciatore con tutta una serie di “strumenti del mestiere” che vanno dall’elmetto agli scarponi; non solo meri abbellimenti estetici ma elementi chiave per una migliore performance sugli innevati campi.Se il gruzzolo messo da parte non basterà a soddisfare le vostre esigenze non affogate nel panico, ma giocate d’azzardo mediante un simpatico sistema di scommesse che nei peggiori dei casi aumenterà il tasso di adrenalina delle gare.Qualora foste veri e propri patiti dello sci nulla vi impedisce di intraprendere la carriera con gli acerrimi rivali Bode Miller ed Hermann Maier, non certo i primi arrivati del settore (non a caso testimonial del gioco) con tutte le conseguenze benefiche del caso. Purtroppo le altre modalità non offrono un ventaglio di esperienze così valido: il Quickstart è una apprezzabile scelta per chi agogna una sfida-lampo che non facci dissipare eccessivo tempo; se è pur vero che accedendovi ci è facile impratichire con le caratteristiche degli scisti famosi messi a disposizione, d’altronde non vi è nessun premio in palio in un torneo un po’ fine a se stesso.Ben maggiore è la libertà concessa nel Practice Mode, appositamente studiato per venire incontro ai novellini. Potremo scegliere clima, pista e sciatore, anche se non è difficile scorgere la sua finalità nel concederci di testare sul campo i progressi del nostro sciatore.Con l’Arcade Mode invece, prenderemo maggiore confidenza con le note discipline grazie a ben due coppe, Alpine e Virtual Cup, ove in quest’ultima ci sbizzarriremo tra la più disparate piste.

Cime tempestoseIn barba alle chiacchere, è noto a tutti che ciò che davvero fa la differenza in ogni qualsivoglia titolo sono le sensazioni trasmesse nel vivo del gioco, pad alla mano e mente trapiantata nel tubo catodico.Un primo impatto con Ski Alpine Racing 2007 non induce a forti perplessità: l’effetto velocità è accuratamente reso così come l’impressione di trovarsi davvero nel contesto di una gara di questo genere, anche merito dell’agevole gestione dei comandi ridotti a poco più di un paio di tasti.In tal caso vale la pena spendere due parole sul sacrosanto pulsante quadrato, imputato allo “sterzare” tramite un tipico colpo di reni, permettendo di recuperare in extremis una curva poco felice. Ciò nonostante, apparirà chimerico, per innalzare coppe al cielo sarà necessario sottoporsi ad un duro allenamento; anche al minimo livello di difficoltà dunque non aspettatevi robe da poppanti.Apparentemente nulla da ridire ma, sciaguratamente, in proporzione al tempo di gioco si erge quel fattore odiato da grandi e piccini: la ripetività.Gara dopo gara, coppa dopo coppa, sovviene spontanea la domanda del perché affannarsi in tal maniera in titolo così privo di reali incentivi.La sua stessa natura se vogliamo è profondamente ambigua: né un arcade né un realismo puro, soltanto un irritante limbo che taglia le ali ad ogni colpo di genio. La medesima longevità è strettamente correlata al grado di passione per questa disciplina: gli indifferenti lo abbandoneranno celermente, senza remora di smentita

Mi ricordo montagne verdi…Dalla prospettiva meramente tecnica il gioco non rende faville assestandosi solamente mezzo gradino sopra la sufficienza. Chiudendo con immensa fatica un occhio sui paesaggi fin troppo sobri e scarni, portando come alibi la natura stessa del titolo, sarebbe ingiurioso fare altrettanto sia riguardo alle rare ma fastidiose “compenetrazione di poligoni” che avviliscono anche il meno suscettibile giocatore, sia in merito alle animazioni post-caduta da Paperissima a dir poco.Non illudetevi che con il sonoro vada decisamente meglio, l’entusiasmo e l’esaltazione di un branco di tifosi indubbiamente rendono atmosfera così come la telecronaca, e sono ben innestati nelle varie gare ma sporgendosi oltre altro non si nota che musica ripetitiva e poco galvanizzante.

– Soddisfacente sensazione di velocità

– Interessante modalità Carriera

– Per i patiti dello sci è un buon acquisto…

– ….per tutti gli altri proprio no

– Ripetitivo e superficiale

6.2

Inutile girarci attorno, Ski Alpine Racing 2007 è esclusivo appannaggio della schiera di fan entusiasmati da questa disciplina sportiva. Anche sforzando le meningi non riesco a reperire una valida cagione che spinga all’acquisto di questo titolo ai non adepti, troppo ancorato ad una superficialità demoralizzante ed altamente perniciosa che denigra anche quelle idee, se non innovative, almeno “azzeccate” . Il freddo è arrivato. In tutti i sensi.

Voto Recensione di Ski Alpin Racing 2007 - Recensione


6.2