Recensione

Sin and Punishment 2: Successor of the Skies

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a cura di Dr. Frank N Furter

Sin and Punishment è stato per anni uno di quei giochi impossibili da provare sulla propria console poiché mai importato in Europa. L’arrivo della Virtual Console invece ha permesso anche ai giocatori occidentali di mettere le mani sul gioiello della Treasure e l’alto numero di download del primo capitolo ha convinto Nintendo ha farne un seguito e portarlo anche nel vecchio continente. Il team di sviluppo dietro Sin and Punishment 2: Successor of the Skies è lo stesso che nel tempo ha creato capolavori come Radiant Silvergun e Ikaruga, veri e propri marchi di qualità videoludica.

Sin…Isa e Kachi sono due fuggiaschi, il primo è figlio di un comandante terrestre, lei invece una creatura aliena senza memoria la quale si affida al ragazzo per fuggire dalle grinfie dell’esercito. Quest’ultimo vede in Kachi una terribile minaccia per tutto l’universo, d’altronde anche gli dei sono dalla loro parte, l’unica soluzione è la morte dello strano essere venuto da lontano. L’intreccio narrativo di Sin and Punishment 2 è molto semplice, man mano che proseguirete nei diversi stage scoprirete un nuovo pezzo di storia grazie alle brevi cut scene. Non è certo la trama a rappresentare il punto forte della produzione Treasure né cerca di esserlo, vista la natura del gioco, risultando solamente un contorno utile per dare un senso logico alla fuga disperata dei due protagonisti.

And…Il cuore pulsante del gioco risiede nel suo gameplay di action/shooter frenetico e impegnativo. Questi due aggettivi descrivono al meglio le caratteristiche principali del titolo in quanto ogni livello sarà una sfida mortale per raggiungere il successivo check point. All’inizio potrete scegliere se controllare Isa o Kachi, l’unica differenza tra i due è il loro attacco speciale: per lui sarà un colpo singolo con un raggio distruttivo molto ampio, mentre per lei avrete la possibilità di bersagliare più oggetti alla volta e sparare colpi maggiormente precisi. Prima di buttarvi nella mischia dovrete scegliere il livello di difficoltà e il sistema di controllo da usare. Per quanto concerne il primo sarà bene farvi un esame di coscienza e non aver paura a scegliere il più basso se non vi sentite dei maestri del genere shooter. Vi avvertiamo che Sin and Punishment 2 non perdona, è stato pensato per offrire un’avventura breve ma intensa e anche in modalità “normale” vedrete moltissime volte la schermata del game over. I pochi coraggiosi che si cimenteranno nella massima difficoltà disponibile sappiano che solo i veterani del genere potranno terminare l’avventura senza rischiare la nevrosi. In ultimo dovrete decidere quale sistema di controllo utilizzare tra i quattro disponibili. Durante la nostra prova abbiamo sperimentato, oltre alla classica coppia Remote e Nunchuk, il pad del Game Cube e la periferica Wii Zapper. Quest’ultima si adatta discretamente al veloce gameplay del gioco, sicuramente più funzionale del vecchio pad cubico il quale soffre di un problema decisamente vistoso. Nelle altre configurazioni sparare comporta il tenere sempre premuto un tasto e con un altro pulsante si usa il colpo speciale. Utilizzando il pad del cubo, invece, dovremo esercitare una leggera pressione del dorsale R per ottenere il primo effetto e una più decisa fino in fondo per avere il secondo. Questa scelta è risultata oltremodo scomoda, dato che per la maggior parte del tempo dovrete tenere il dito in una posizione fissa e, inevitabilmente complice anche la stanchezza, rischierete di attivare l’altro potere per aver premuto troppo a fondo il tasto. Si torna quindi al punto di partenza e alla configurazione base la quale svolge perfettamente il suo lavoro dando l’impressione che sia stata pensata appositamente per questa tipologia di giochi. Un titolo così intenso e veloce come Sin and Punishment richiede la massima concentrazione e una divisione cerebrale dei compiti da impartire al personaggio. Schivare, saltare, sparare, caricare il colpo, affrontare un corpo a corpo, tutte queste azioni sono pensate e decise nell’arco di pochi secondi e il fatto di avere due controller separati aiuta molto in questo senso. Potremmo farvi un esempio musicale: quando si suona la batteria il cervello divide i compiti a seconda del ritmo da impostare, di conseguenza le braccia andranno a velocità differenti e colpiranno spazi diversi. Lo stesso si può dire per il titolo Treasure: mentre la mano destra tiene premuto il grilletto, carica il colpo, respinge missili al mittente e segue col puntatore i nemici, la sinistra si occupa di schivare, saltare e muovere il personaggio a una velocità d’esecuzione più alta vista l’enorme mole di attacchi e avversari presenti sullo schermo.

… PunishmentA prescindere dalla configurazione di controllo che userete il prodotto pubblicato da Nintendo offre sane ore di divertimento. Attraverso i sette stage che compongono l’avventura vivrete un’esperienza ludica di spessore grazie anche ad un level design sempre diverso e ispirato, combattimenti spettacolari e idee interessanti. L’avere dei personaggi in grado di volare a gravità zero ha concesso molta libertà ai programmatori i quali si sono sbizzarriti nel creare livelli composti da numerose sessioni diverse fra loro: prima in verticale poi in orizzontare in seguito a volo d’uccello, non troverete mai uno stage uguale all’altro. Stesso discorso per i boss, essenzialmente dovrete trovare il punto debole evidenziato dal mirino per poi escogitare una tattica in grado di evitare i colpi letali e capire le giuste tempistiche per concentrare il vostro attacco. Non sempre buttarsi a capofitto nella battaglia porterà i suoi frutti, a volte dovrete ragionare su come difendervi e come attaccare sfruttando anche l’ambiente che vi circonda. Altro aspetto importante di Sin and Punishment è la sua componente prettamente arcade la quale sopperisce egregiamente alla brevità della storia. In un tempo stimato tra le cinque e le sei ore dovreste essere in grado di terminare il gioco, ma con quale punteggio? Ogni nemico abbattuto andrà a incrementare il vostro moltiplicatore di punti, più avversari cadranno maggiore sarà il punteggio. Se verrete colpiti però oltre a perdere alcuni punti vita noterete una diminuzione del moltiplicatore stesso. Distruggendo avamposti e inanellando uccisioni guadagnerete delle monete in grado di aumentare il totale punti, inoltre se soddisferete determinate condizioni durante i combattimenti otterrete delle medaglie bonus le quali andranno ad accrescere il risultato finale.

Successo a tutto tondo?Ovviamente ci sono alcuni aspetti del gioco che non sono stati curati come ci si aspettava. In primis la presunta modalità in cooperativa a due giocatori. Questa si riduce a far da supporto comparendo come mirino extra, una bocca di fuoco in più in grado di dare una mano efficace al completamento del gioco ai livelli più difficili, ma estremamente noioso per chi gioca. In questo senso assomiglia molto a quella vista in Super Mario Galaxy dove uno dei due giocatori praticamente partecipa all’azione supportando l’altro con agevolazioni nel gameplay. E’ un vero peccato che gli sviluppatori non abbiano sfruttato la possibilità d’implementare un’intera campagna in cooperativa, senza contare che tale modalità non compare nemmeno nel comparto online. Fortunatamente sono state inserite le classifiche online, in questo modo potrete confrontarvi con i giocatori di tutto il mondo e migliorare i vostri punteggi per scalare la vetta. Dal punto di vista puramente tecnico il gioco soffre di aliasing anche se durante i combattimenti non avrete molto tempo per notarlo, discorso diverso invece mentre assisterete alle cut scene. Probabilmente si è dovuti scendere a compromessi: per avere una fluidità stabile nonostante la presenza massiccia di nemici, esplosioni e raggi laser si è dovuto sacrificare l’impatto visivo, meno d’impatto di quanto ci saremmo aspettati. Dal punto di vista prettamente tecnico il gioco si attesta su livelli sufficienti, fortunatamente il level design d’alto livello oscura i problemi grafici del titolo. Si chiude il sipario con la bellissima colonna sonora del maestro Yasushi Suzuki che spazia da un genere musicale all’altro senza affanno regalando “momenti d’ascolto” intensi.

– Sistema di controllo perfetto

– Level design vario ed ispirato

– Frenetico, difficile e dannatamente divertente

– Nessun rallentamento

– Finalmente classifiche online

– Tecnicamente migliorabile

– Modalità a 2 giocatori pessima

– Mancanza di una componente multiplayer online

8.5

Sin and Punishment 2: Successor of the Skies è un action/shooter di spessore, divertente, frenetico e impegnativo. Un’avventura appagante anche se breve incentivata ad esser ripercorsa grazie alle classifiche online, diversi livelli di difficoltà e un gameplay semplice ma ipnotico. Peccato per la pessima realizzazione della modalità cooperativa e l’assenza totale di gioco online, questi due elementi se sviluppati a dovere avrebbero reso il titolo Treasure ancora più appetibile di quanto non lo sia ora. In definitiva consigliamo a tutti di provare uno dei migliori giochi Wii del 2010, chi fosse seriamente intenzionato all’acquisto farebbe bene a sbrigarsi in quanto la distribuzione sul territorio nazionale, a causa anche della tipologia del titolo, è stata fatta col contagocce.

Voto Recensione di Sin and Punishment 2: Successor of the Skies - Recensione


8.5