Anteprima

SimCity

Avatar

a cura di AleZampa

Londra – Quando il nuovo SimCity uscirà nei negozi il prossimo 8 marzo, saranno dieci gli anni di distanza dall’ultimo capitolo di una saga, ma dovremmo dire di un genere, che a suo modo ha segnato la storia dei videogiochi (senza nulla togliere a SimAnt e SimFish, sia chiaro), trasformando il prefisso sim in un marchio di fabbrica conosciuto praticamente da chiunque. Nella sua lunga marcia di avvicinamento verso la release date, Maxis ha sempre centellinato con sin troppa parsimonia le informazioni e le prove sul campo, e anche in questo showcase londinese non si è smentita, presentando alcune nuove feature senza però dar la possibilità ai presenti di improvvisarsi pianificatori territoriali (come ad esempio Alessandro Magno, o Dio. cit.) e costruire la propria piccola conurbazione.

Costruisco casa disperatamenteLa demo live a cui abbiamo assistito si è aperta con la costruzione di una piccola cittadina dal nulla. Un paio di strade a tracciare le direttrici principali del nuovo sobborgo, con un occhio particolare alle future interconnessioni con le altre città, un paio di fabbriche, un centro commerciale, e una zona residenziale: il tutto costruito in non più di cinque minuti. Che la nuova interfaccia e in generale il nuovo modo di costruire e gestire le città siano più user-friendly non è un segreto per nessuno, e non deve sopratutto farvi giungere all’errata conclusione che tutto sia più semplice che in passato. Il bilanciamento tra le varie anime della città (quella industriale, quella residenziale e quella commerciale) dovrà infatti essere ben studiato, oppure ci troveremo degli abitanti infelici per quella gigantesca acciaieria a ridosso del parco gioco dei bambini, che si tramuterà inevitabilmente in una minore propensione al consumo e agli acquisti nei centri commerciali, oppure in un trasloco di massa.

Tra le varie opzioni che la nuova interfaccia ci mette a disposizione, il tutto sempre con una naturalezza e semplicità che sorprendono pur mantengo intatto l’approccio della gestione totale, potremo selezionare il layer della desiderabilità della zona, che ci potrà dire a colpo d’occhio se la nostra nuova cittadina sia una meta ambita, o se necessiti qualche ritocco, come ad esempio un parco giochi per bambini. Va da se che ogni area di un certo interesse, come quella commerciale, quella relativa alla sicurezza o all’inquinamento avranno il lager corrispondente, permettendoci così di avere sempre a disposizione il quadro generale della nostra cittadina e non solo.

Costruire in compagniaE’ infatti importante ricordare che uno dei punti centrali di questo nuovo SimCity è la modalità online, pensata per costruire intere regioni in compagnia di qualche amico o semplicemente contribuire alla causa collettiva, magari creando una piccola Mecca del gioco d’azzardo, come infatti è avvenuto nella nostra demo. Spostati all’interno della costa (la nostra prima cittadina aveva infatti una splendida vista sul lago) siamo passati in men che non si dica ad una sorta di piccola Las Vegas, centro nevralgico (turisticamente parlando) della regione messa in piedi dagli sviluppatori a fini dimostrativi. La nostra città del peccato infatti era immersa in un continuo via vai di macchine e pullman, e un rapidissimo switch al layer dedicato al turismo ci ha permesso di capire nel dettaglio quali fossero gli interessi maggiori dei turisti, in quali attrazioni preferissero recarsi, e se la nostra offerta commerciale (ai turisti piace spendere, si sa), fosse adeguata. Non vivendo però in un mondo perfetto, bisogna sempre ricordarsi che questo genere di luoghi da solitamente il la a fiorenti attività criminali, e non desiderando noi crescere dei piccoli Niko Bellic in seno ai nostri quartieri residenziali doveremo giocoforza potenziare la presenza della polizia sulle strade. E’ proprio questo passaggio che ci permette di capire meglio in che modo ogni città della regione può essere collegata alle altre: costruendo infatti come nel nostro caso una stazione di polizia la cui area di influenza è ben superiore alle necessità della sua zona, potremo offrire i nostri servigi alle città vicine che magari una stazione di polizia nemmeno la hanno, e questo concetto va ovviamente esteso a qualsiasi servizio o caratteristica peculiare della nostra città.

Sarà infatti possibile specializzare le diverse città della nostra regione in qualche area nella quale sono particolarmente evolute: l’esempio mostrato verteva sul turismo, ma nulla ci impedirà di creare metropoli che punteranno alla produzione di energia, votate al commercio, o semplicemente belle da abitare. Il surplus in determinate categorie favorirà lo scambio con i centri abitati vicini, esattamente come sistemare strade più comode o fermate dell’autobus favoriranno gli spostamenti tra centri abitati. E’ logico che potremo costruire il tipo di città (o di regione) che preferiamo, ma vertendo così tanto sulla modalità online, che ci permetterà di partecipare alla costruzione condivisa di regioni, è altrettanto evidente che il fine ultimo degli sviluppatori sia quello di invogliare la cooperazione tra giocatori, costruendo magari una città votata alla produzione di energia per aiutare un altro giocatore che ha edificato senza tenerne conto.Nonostante le possibilità di controllo sulla nostra città siano enormi e dettagliate, il ritmo della costruzione e del susseguirsi degli eventi è sostenuto, e questo potrebbe far lasciare indietro qualche elemento molto importante, come ad esempio la viabilità cittadina. Entrati nell’apposito menù infatti potremo controllare quali sono i punti critici del traffico (da tenere sempre fluido per aumentare il valore delle zone e favorire gli spostamenti tra le città), segnalati da immediate aree colorate nei pressi ad esempio di curve troppo strette o rallentamenti. Sarebbe inutile continuare ad elencare i parametri da tenere conto, che vanno dalla quantità di rifiuti da smaltire alla copertura dei mezzi pubblici, e chiudiamo quindi regalandovi due righe su una delle feature più apprezzate di SimCity: i disastri naturali. In chiusura di demo infatti abbiamo potuto vedere il comportamento del tornado, tanto utile a toglie la spazzatura delle strade quanto a seminare panico e distruggere alcuni tra gli edifici più piccoli e precari. Non vogliamo togliervi il piacere di scoprire in quali e quanti modi il frutto di tante ore di duro lavoro possa essere distrutto, ma vi possiamo anticipare che con tutta probabilità non sarà Godzilla a farlo.

– Glassbox Engine sugli scudi

– Facilità di costruzione impressionante

– Parametri, statistiche e controlli per tutti

SimCity, per quanto mostrato fino ad ora, non sarà forse esattamente quello che i fan più oltranzisti si aspetteranno, ma sarà sicuramente un gestionale ben confezionato e con diverse idee ben realizzate. La naturalezza con le quali è possibile creare le proprie metropoli, così come la microgestione di ogni aspetto, è disarmante e sarà sicuramente in grado di attrarre un pubblico più ampio, vista anche la forte vena di socialità presente. In ultimo, il Glassbox Engine fa davvero una grandissima figura, riuscendo a gestire una quantità di elementi e di edifici con apparente semplicità, senza mai dare l’impressione di andare in sofferenza.