Recensione

Silent Hill HD Collection

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a cura di Dr. Frank N Furter

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un numero considerevole di raccolte in alta definizione di grandi capolavori del passato. Chi peggio, chi meglio, ha ripresentato i propri cavalli di battaglia al pubblico videoludico. Quella di oggi è una collection particolare per tanti motivi: orfana del capostipite che diede inizio a tutto, è speciale perché offre l’ennesima possibilità per coloro che non l’avessero colta in passato di sperimentare l’horror psicologico per eccellenza in tutto il suo splendore. Silent Hill HD Collection naviga tra alti e bassi, i primi per lo più intrinseci, mentre i secondi dovuti a un lavoro di sviluppo piuttosto superficiale. Bentornati a Silent Hill.

La difficile disaminaQuando si prende in considerazione un prodotto del genere va fatta una prima importante distinzione: la qualità del porting e in seguito quella offerta dai giochi presenti. Questo perché avendo già appurato in sede di recensione anni or sono il valore del gioco, non rimane che capire se questa nuova spesa, alla luce dell’edizione odierna, ha senso oppure no. Il voto espresso dunque è basato in gran parte sulla trasposizione dei giochi, sulla cura del porting, sulla presenza di bonus concreti e, non meno non importante, sul prezzo cui è venduto. Nel caso odierno abbiamo Silent Hill 2 – Inner Fears e Silent Hill 3 su un solo disco, e già da questo punto possiamo partire con la prima critica: dov’è il capostipite? Purtroppo Konami ci ha fatto ben capire che è piuttosto allergica al riproporre titoli pertinenti alle sue saghe più famose appartenenti a tempi lontani, poiché costringerebbero la software house a un ritocco estetico dispendioso (vedere Metal Gear Solid HD Collection). Il problema è che il terzo capitolo è legato direttamente al primo, e chi si avvicina per la prima volta alla saga o non ha mai giocato quel titolo in particolare ritroverà collegamenti e accenni frequenti su quanto accaduto in passato, cosa che rovina in parte l’esperienza di gioco. Se nella collection dedicata alle opere di Kojima era perlomeno presente Peace Walker qui sarete orfani di un terzo titolo, che poteva tranquillamente essere il buon Silent Hill Origins anch’esso un tassello importante nell’intricata storia dietro al culto di Silent Hill.Parlando invece di Silent Hill 3 abbiamo notato un gravissimo difetto per quanto concerne il frame rate, soprattutto se utilizzerete il mitra. Oltre al rognoso rallentamento, l’audio subisce una distorsione fastidiosa, in particolare se, come nel nostro caso, usate delle cuffie per immergervi nell’atmosfera di gioco. Un grave difetto che era completamente assente nella versione originale, un passo falso imperdonabile alla luce del fatto che anche installando il gioco, il problema non si risolve.Tornando invece su Silent Hill 2 dobbiamo sottolineare due aspetti importanti: la possibilità di scegliere il doppiaggio originale oppure quello nuovo che, a onor del vero, rende la recitazione di alcuni personaggi secondari decisamente migliore. Importante è la presenza dell’avventura secondaria dedicata a Maria, “Born from a Wish”, una piccola perla utile ad approfondire il personaggio ed esplorare per circa un’ora una villa misteriosa e alquanto terrificante.

Non sarà un porting perfetto però…E’ innegabile che i due giochi presenti in questa raccolta siano prodotti di qualità. Silent Hill 2 rappresenta uno dei massimi esponenti, non solo del genere survival horror, ma di tutto il mondo videoludico, un viaggio incredibile nei meandri contorti e sofferenti della mente umana, un percorso psicologico di espiazione che fa riflettere e discutere e come ogni opera d’indiscusso valore non ha una sola chiave di lettura ma molteplici, sorprendentemente diverse tra loro. Un’esperienza fortemente consigliata a ogni tipo di giocatore, anche i più giovani che magari si sono avvicinati in maniera consapevole solo in questa generazione. Per quanto riguarda Silent Hill 3 invece abbiamo il diretto seguito del capostipite, difatti percorre una strada diversa rispetto al predecessore e torna alle origini mostrando scenari e situazioni a dir poco macabre, un horror più visivo che psicologico, d’impatto oseremmo dire. Infatti le scene più cruente riescono a impressionare tutt’ora. Il problema principale di Silent Hill 3 è la narrazione molto diluita degli eventi, ci sono più sezioni di gioco legate l’una con l’altra completamente orfane di dialoghi o incontri con gli altri personaggi, inoltre, quando questi appaiono, non sono di certo il massimo dell’originalità. Il terzo capitolo riesce a reggere il pesante fardello del nome che porta, anche se ai tempi diede chiare indicazioni che il gameplay andava in qualche modo rivisto.Tra i due giochi, Silent Hill 3 mostra un comparto tecnico decisamente più performante. Tutto ciò non è dovuto solo al fatto che uscì due anni dopo Silent Hill 2 ma soprattutto alla strutturazione delle ambientazioni: molti spazi chiusi, location d’interni e frequenti caricamenti tra una sezione e l’altra. Oggi, grazie anche all’installazione su hard disk e a console più potenti, questo difetto è ampiamente superato, difatti il gioco fa ancora bella figura anche quasi dopo dieci anni dall’uscita. Avremmo gioito se si fosse lavorato anche sulle animazioni dei personaggi, in alcuni casi da rifare completamente. Tra Heather e James, soprattutto la ragazza mostra evidenti difetti di postura e deambulazione.In definitiva un porting appena sufficiente che si regge in piedi solo grazie all’immensa qualità intrinseca dei giochi, ma che a livello grafico e di contenuti è piuttosto limitata, anzi, nel caso di Silent Hill 3 c’è stato addirittura un passo indietro.

– Versione “Inner Fears” per SH2

– Nuovo doppiaggio

– Manca il primo Silent Hill

– Cali di frame rate in Silent Hill 3

– Contenuti extra praticamente nulli

6.0

Silent Hill HD Collection è una raccolta controversa. Da un lato le nuove leve si troveranno su un solo disco due tra i migliori esponenti della saga e del genere survival horror, dall’altro gli utenti di vecchia data non saranno spinti all’acquisto vista l’assenza di contenuti extra di spessore. Se non avete una console della generazione precedente (PS2 o Xbox) e giocare al PC non vi è comodo, allora potreste avere un nostalgico impulso nel fare vostra la collection Konami, magari sfruttando gli shop online che permettono un risparmio davvero considerevole.

Voto Recensione di Silent Hill HD Collection - Recensione


6