Recensione

Silent Hill

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a cura di Redazione SpazioGames

La sequenza d’apertura del gioco vi mostra Harry Mason e sua figlia Cheryl che si stanno recando nella tranquilla stazione balneare di Silent Hill, per una meritata vacanza. La loro vettura viene superata da un poliziotto in moto: alcuni istanti dopo, per evitare una bambina comparsa in mezzo alla strada, Harry perde il controllo del mezzo. Harry riprende conoscenza tempo dopo e realizza subito che Cheryl non è più nella macchina: il nostro compito a questo punto sarà aiutarlo a ritrovare la sua bambina muovendovi in questa misteriosa città.Harry non è un eroe oppure un inarrestabile commando, si tratta di una persona comune neanche esperta nell’uso delle armi (all’inizio del gioco aspettatevi alcuni errori di mira abbastanza grossolani) che dovrà arrangiarsi in “qualche modo” per sopravvivere a Silent Hill. Oltre alle armi da fuoco è presente un nutrito numero di armi da utilizzare corpo a corpo (si parte con un piccolo coltellino per arrivare alla potente motosega!)Eccezionale il tocco di classe per cui quando venite feriti sentirete il Dual Shock vibrare simulando il battito cardiaco di Harry accellerato per la paura!Da un punto di vista della struttura di gioco, rispetto a Resident Evil, Silent Hill punta molto sull’atmosfera generale di tensione piuttosto che generare i classici “salti” sulla sedia che abbiamo sperimentato nel gioco della Capcom. Da segnalare rispetto a RE la possibilità di salvare infinite volte (potrete comunque salvare solo in punti precisi del gioco) e l’inventario illimitato che vi permetterà di portare con voi tutte le armi e gli oggetti che vorrete.Graficamente Silent Hill è veramente ben realizzato e utilizza fondali poligonali (quindi non locazioni statiche renderizzate come invece avviene in RE). Questa scelta però a costretto i programmatori a risparmiare sulle animazioni dei personaggi. In particolare quelle di alcuni nemici sono veramente ridotte all’osso. Da segnalare inoltre l’uso massiccio della nebbia che serve per mascherare il pop up che probabilmente sarebbe stato impossibile evitare. Ben curati invece i filmati di intermezzo.La trama è molto articolata e soprattutto intrigata. Alcuni enigmi sono molto difficili e dovrete concentrarvi parecchio prima di riuscire a trovare la soluzione (sono presenti comunque tre livelli di difficoltà). Sappiate che ci sono ben 5 finali in Silent Hill: i primi quattro varieranno in relazione ad alcune azioni chiave e sono accessibili da subito; l’ultimo invece sarà accessibile sono se rigiocate a Silent Hill dopo averlo finito con il finale migliore. Se dobbiamo segnalare un difetto parliamo del doppiaggio italiano che mi è sembrato piuttosto approssimativo. Gli effetti sonori e le musiche invece sono realizzate molto bene e sono sicuramente d’atmosfera.

9.3

In conclusione un ottimo gioco che pur ricalcando le orme di Resident Evil riesce a mostrare una propria fisionomia interessante. Silent Hill si distingue soprattutto per via di un’ottima atmosfera, una grafica molto curata e un’interessante varietà degli enigmi proposti. Se siete appassionati del genere survival horror il mio consiglio è sicuramente quello di non lasciarvelo scappare.

Voto Recensione di Silent Hill - Recensione


9.3