Anteprima

Shogun 2: Total War

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a cura di Francesco Ursino

La serie Total War, da sempre sviluppata da Creative Assembly, non ha più bisogno di presentazioni: pochi altri titoli infatti hanno saputo sfruttare a fondo un gameplay cosi caratteristico, derivato da un misto tra strategia a turni e battaglie in tempo reale, capace di raccogliere tanto consenso. Gli sviluppatori hanno saputo ricreare l’atmosfera di momenti storici estremamente differenti tra di loro come il medioevo europeo, l’impero romano o l’età napoleonica. Esattamente dieci anni fa la saga creata dai Creative Assembly faceva il suo ingresso nel mondo dei videogiochi con Shogun: Total War; a distanza di tanto tempo la software house britannica riproporrà nel suo prossimo titolo, Shogun 2: Total War, lo stesso background storico e culturale, ovvero il Giappone feudale del XVI secolo. Andiamo a vedere allora quali saranno i punti di interesse di questo prossimo prodotto

Ritorno alle originiDopo aver preso il comando di uno dei nove Daimyo (clan) presenti nel titolo il giocatore dovrà operare, come da impostazione classica dei titoli Total War, su due fronti: a tenerlo occupato da una parte infatti sarà la battaglia in tempo reale, dall’altra invece spenderà il suo tempo tessendo sottili trame diplomatiche fatte di alleanze ed accordi con gli altri clan. Approfondendo il discorso riguardante queste ultime dinamiche, l’aspetto di Shogun 2: Total War che probabilmente risulterà più originale e nuovo sarà la gestione della crescita dei vari personaggi presenti nel gioco. La figura principale sembra essere già da ora quella del generale, non una semplice unità con particolari caratteristiche e statistiche, ma un vero e proprio personaggio da sviluppare in differenti modi. Nello specifico, si potranno intraprendere tre percorsi di sviluppo: questa scelta sarà importante dato che una volta presa una certa strada non si potrà tornare indietro scegliendone un’altra. Nell’economia del gioco poi inciderà anche l’aspetto psicologico: potrà accadere per esempio che un generale, fedele ai suoi uomini, ma non al suo clan, ottenuto un certo potere ed una certa importanza decida di uscire dal controllo esercitato dal suo signore (ovverosia il giocatore). Per riuscire a mantenere questi prodi combattenti ai loro posti si potrà scegliere tra due alternative: farli convolare a nozze con un membro del clan (i matrimoni però, cosi come nei precedenti titoli della saga, serviranno anche per le relazioni tra fazioni) oppure chiedere loro di compiere il sacrificio estremo, ovvero il suicidio rituale, chiamato Seppuku. Va da se che il generale potrà accettare o no questa alternativa, e nel caso contrario il giocatore avrà a che fare con un nemico in più. Ma non saranno solo i generali le figure che risalteranno nel prossimo titolo Creative Assembly: si potrà contare infatti anche sui cosiddetti agenti, ed anche per loro la novità più interessante riguarderà lo sviluppo delle abilità da far crescere e maturare col passare dei turni. Nello specifico queste figure saranno i Monaci, i Metzuke, le Gheishe ed i Ninja. Le ultime due figure citate assolvono prevalentemente il compito che nei precedenti Total War era degli assassini; si potrà perciò selezionare un determinato obiettivo da eliminare e la riuscita dell’operazione sarà correlata alla bravura ed alle capacità dell’unità in questione. Se invece si preferisce un approccio meno diretto si potrà contare sull’apporto dei Metzuke, agenti segreti incaricati di infiltrarsi nelle fila nemiche con il compito di corrompere il generale e parte del suo esercito. La nemesi di questi agenti segreti è rappresentata dai Monaci, che avranno il compito di convertirli e riportarli sulla retta via. Sembra quindi che il lavoro della software house britannica in questa fase di sviluppo del gioco si sia concentrato, almeno per quanto riguarda la componente a turni, sulla crescita della personalità di agenti e generali, con la possibilità di farli evolvere in modi differenti ed in linea con le esigenze dei giocatori.

Guerra totalePassando invece alle dinamiche riguardanti la parte in tempo reale del titolo, relativa alle battaglie, sembra corretto dire che le novità riguarderanno diversi aspetti del gioco. Sarà lecito aspettarsi una varietà di situazioni maggiore per quanto riguarda gli assedi ai castelli, derivata dal fatto che le tre tipologie di fortezze disponibili (vicine al mare, in montagna o in pianura) potranno evolvere attraverso cinque stadi differenti; costituirà un elemento di novità anche il fatto che non sarà più presente una sola via per entrare e far breccia nelle fortezze nemiche, visto che la maggior parte delle costruzioni avrà a disposizione una rete intricata di vicoli e passaggi attorno alle mura esterne. Una volta fatta breccia partirà la battaglia vera e propria, ed in queste fasi i giocatori avvezzi ai titoli Creative Assembly ritroveranno tutta la cura per i particolari tipica della serie, come per esempio la gestione del morale dei combattenti, tradizionalmente un elemento cardine di ogni successo. Le truppe verranno rappresentate nell’interfaccia grafica che presenterà qualche elemento progettato in modo migliore rispetto al passato, come il riepilogo delle statistiche e abilità delle varie milizie, ora richiamabile cliccando sull’icona dell’unità selezionata. C’è da dire quindi che la strada segnata da Shogun 2: Total War sembra essere quella della semplicità e praticità di utilizzo: cosa questa, che in potenziali battaglie di oltre 56.000 unità su schermo potrebbe segnare la differenza tra una vittoria ed una sconfitta. Le battaglie navali infine, l’introduzione più vistosa dei precedenti Empire: Total War e Napoleon: Total War, torneranno nel nuovo capitolo della saga con un’impostazione presumibilmente più semplicistica, data anche la natura e la tecnologia delle navi a disposizione, con circa dodici tipologie differenti di vascelli disponibili.

Chi non combatte in compagnia…Veniamo adesso alla componente multiplayer, forse quella che più di ogni altra sarà portatrice di novità effettive. L’elemento più importante sarà la possibilità di utilizzare gli elementi sbloccati nel single player anche nelle partite online. L’obiettivo dichiarato dai Creative Assembly è quello di creare un universo di gioco online che riprenda da vicino la gestione a turni già vista in singolo. Una volta entrati nella modalità multiplayer quindi il giocatore avrà davanti una mappa semplificata del Giappone, e grazie ad un sistema di avatar potrà richiamare i propri generali sviluppati in single player. Sarà possibile scegliere quale provincia (circa 65) attaccare ed ogni differente vittoria su una determinata zona della mappa porterà nuovi bonus per le successive battaglie. La modalità multigiocatore sarà strutturata in turni, come in singolo, ed in base al numero di giocatori online verrà creato un sistema di livelli che permetterà sfide fino a trenta clan diversi. Alla fine di un determinato periodo di scontri, indicativamente due settimane, i clan che avranno subito maggiori sconfitte saranno retrocessi in livelli inferiori. In ultima analisi dunque l’elemento più interessante sembra essere, anche online, la possibilità di far evolvere i propri agenti e generali per mezzo di abilità uniche. Proprio i generali avranno la capacità di reclutare, dopo eventuali scontri vincenti, dei seguaci che conferiranno ulteriori capacità uniche da sfruttare online (e per i quali sarà presente un sistema di allocazione costituito da un certo numero di slot). . E’ evidente quindi, stando alle notizie trapelate, l’intento di voler riportare le sfide tra giocatori umani allo stesso livello di profondità di quelle proposte in single player. Infine, saranno presenti altre modalità di gioco in rete, come per esempio la possibilità di giocare battaglie estemporanee. In questo senso sarà interessante la modalità unit sharing, con il quale il gioco acquista una interessante esperienza co-op, laddove due giocatori potranno controllare contemporaneamente diverse unità dello stesso esercito.

– Possibilità di far evolvere in modo unico agenti e generali

– Modalità multiplayer rinforzata

– Ambientazione ricca di fascino

Shoghun 2: Total War rappresenta un ritorno alle origini per quanto riguarda la saga Total war, ma dietro ad un’ambientazione già conosciuta dai giocatori sembrano muoversi diversi elementi di novità. Il più importante di questi dovrebbe essere, almeno nell’esperienza in singolo, la possibilità di far evolvere in modo unico gli agenti ed i generali, mentre la componente online dovrebbe prevedere la possibilità di affrontare, seppur in modo semplificato, una campagna a turni contro avversari umani. Il consiglio, come sempre, è quello di rimanere su queste pagine per notizie ed approfondimenti che di certo non tarderanno ad arrivare