Recensione

Shining The Holy Ark

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a cura di Kyo

Arthur è un giovane mercenario alla ricerca di avventura e gloria. Durante lo svolgimento di un incarico affidatogli dal suo padrone, Arthur si vede coinvolto in una serie di avvenimenti che lo porteranno, dopo mille peripezie, a scontrarsi con il male più oscuro. Nella sua avventura lo accompagneranno valorosi guerrieri e potenti maghi, allo scopo di salvare il mondo dall’oscurità.

Un Mondo Fatato!

Provate ad immaginare un gioco di ruolo con visuale in soggettiva, ambientato in epoca medievale, dove ogni giorno cavalieri e maghi devono combattere contro mostri di ogni genere; dove noi impersonifichiamo un giovane guerriero che vaga di villaggio in villaggio, di foresta in foresta e in catacombe di ogni genere, parlando con tanta gente, entrando nelle loro case, raccogliendo e acquistando vari oggetti utili e imparando tecniche d’attacco sempre nuove e persino collaborare con elfi, fate e gnomi che in cambio ci aiuteranno ad affrontare i nemici.Come dite? E’ impossibile? Nooh! Vi state sbagliando, posso assicurarvi che è così!Shining the Holy Ark è questo gioco; in effetti anche io prima che lo provassi ero scettico, pensavo che fosse uno di quei giochi scattosi, inanimati e monotoni, ma dopo aver acceso la console ed avviato il gioco sono rimasto veramente stupefatto.Non avevo mai provato un gioco di ruolo così. Innanzitutto c’è da dire che STHA è stato realizzato dal team Sonic, noto anche come Camelot, realizzatore di Shining Force 3, e che lo stile è pressappoco lo stesso anche come sonoro, il che farà felici tutti gli appassionati di questa famosa serie. Il gioco non è altro che il seguito di Shining in the Darkness uscito molti anni prima su Megadrive. Non c’è neanche bisogno di dire che i miglioramenti rispetto al suo predecessore sono infiniti; prima cosa il gioco è tutto in grafica 3D anzichè in 2D, le musiche sono ovviamente tutta un’altra cosa e poi le altre migliorie le vedremo tra poco. E’ stato inserito un sistema chiamato Pixie Sistem, che prevede l’utilizzo, tramite la pressione del tasto C, di vari tipi di Fatine (se ne notano vari tipi sullo schermo in basso a destra) che aggrediranno il nemico non appena compare sullo schermo; ogni genere di fatina serve per attaccare un tipo di nemico, quindi si dovrà selezionare quella giusta tramite i tasti L e R. Però per utilizzare questa funzione si dovranno prima cercare le suddette Fatine, sia nei cespugli che nei barili, nelle buche e in tutti i posti nei quali si sospetta la loro presenza, dopodichè ci regaleranno tutto il loro supporto per affrontare i nemici; questo non è altro che un modo per tenere alto l’interesse del gioco. Il menù per la gestione dei comandi sia in battaglia che fuori, è rimasto pressappoco lo stesso, molto semplice e intuitivo, composto da simboli compresi i vari items e tutto l’armamento, che via via si dovrà rinnovare come in tutti gli RPG. Molto pratico quindi, nonostante la lingua in giapponese, ma non è la stessa cosa per i dialoghi che rimangono purtroppo incomprensibili. La giocabilità è più che buona grazie ad un sistema di controllo composto da simboli, quindi ci basterà cliccare quello più adatto per risolvere un problema o sconfiggere un nemico. In condizioni normali abbiamo a disposizione l’opzione Talk, Watch, Status, Items, olte a vari sottomenù dove si può cambiare colore al pannello di controllo o addirittura regolare la sua trasparenza, nonchè settare la velocità dei dialoghi o il suono stereo o mono. In battaglia il menù cambia e avremo a disposizione l’opzione Attack, Defence, Magic, Items o Retreat. In ogni livello abbiamo a disposizione l’automapping, cioè una mappa che si forma man mano che si procede l’esplorazione, richiamabile tramite la pressione del tasto Start; molto utile in labirinti estremamente intricati come quello nel Tower of Illusion dove, tramite un invertitore gravitazionale, ci ritroveremo a camminare sul soffitto a testa in giù; davvero inquietante…

Tecnicamente Parlando

Il primo impatto che si ha con la grafica del gioco è fenomenale, sembra di giocare ad un titolo come Doom o Quake, ma con tutti gli elementi di un RPG, i combattimenti sono a turni ed oltre al nostro eroe si posso arruolare altri 3 guerrieri che possono essere comandati da noi oppure dalla CPU. I personaggi sono realizzati con computer grafica 2D mentre i fondali sono in 3D con texture molto definite e colori stupendi. Davvero notevole la foresta con un sottofondo da brivido e una suspance che ci fa saltare letteralmente dalla sedia non appena sbuca all’improvviso un mostro da dietro un cespuglio. Anche l’Erich Dungeon ha un soffitto molto basso e un’ atmosfera che genera un senso di claustrofobia. Da notare che ogni locazione è infestata da mostri diversi e con varie tecniche d’attacco, magie comprese. Tutti gli elementi grafici sono stati curati alla perfezione; è difficile trovare un difetto a questo gioco, tenendo conto della console su cui gira. Anche i villaggi sono molto curati, animati e composti da varie abitazioni e negozi visitabili, compresa la chiesa dove salvare la posizione di gioco ed effettuare varie funzioni come l’esorcismo se qualche membro del party è vittima di un maleficio, la resurrezione che però costa moti denari, o l’aumento del grado d’esperienza. L’aspetto sonoro come già detto, offre splendide musiche molto significative e di grande atmosfera (ne è stato inciso anche un CD) che valorizzalo notevolmente tutto il gioco, ed anche gli effetti sono più che adatti e di ottima fattura.

– Grafica fenomenale

– Sonoro da brivido

– Dialoghi in giapponese

7.8

In conclusione devo ammettere che Shining the Holy Ark è uno dei migliori RPG realizzati per Saturn e che mantiene intatto il suo fascino anche di fronte alle nuove tecnologie 3D attuali. Sicuramente un titolo degno di lode che merita di essere giocato per tutti i pregi sopra descritti e per l’estrema cura con la quale è stato realizzato. Personalmente penso che una volta provato, difficilmente si smetterà di giocare, se non finchè si arriverà alla conclusione.

Voto Recensione di Shining The Holy Ark - Recensione


7.8