Anteprima

Shin Megami Tensei IV

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Il catalogo JRPG di Nintendo 3DS, anche volendo essere buoni, lascia a oggi alquanto a desiderare, almeno se si analizza l’Europa: non è tanto la qualità a mancare, ma proprio la mera quantità, soprattutto volgendo lo sguardo indietro anche solo di pochi anni e ripensando a quanto il DS abbia costituito il Sacro Graal per gli amanti di questo genere videoludico.Atlus, che già si era segnalata per lavori di eccellente qualità sulla precedente console portatile di Nintendo, sembra essere l’unica a poter invertire questo trend, grazie ad un trittico fenomenale per gli appassionati europei, composto da Soul Hackers, Etrian Odyssey IV e il gioco di cui ci occuperemo oggi, Shin Megami Tensei IV, già pubblicato in Giappone e diventato in breve tempo un punto di riferimento per tutti i possessori nipponici di 3DS.

Quanto sono buoni i MikadoSebbene (purtroppo) non ne stiamo sgranocchiando uno al momento di redigere questo articolo, non siamo riusciti ad impedire alla nostra mente di volare al gustoso snack quando abbiamo letto il nome del regno immaginario del Giappone dell’est dove avranno inizio le vicende narrate in Shin Megami Tensei IV. Mikado, appunto.Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la trama giungerà fino ai giorni nostri e anzi ad un futuro prossimo, perché, come da consolidata tradizione Atlus, Tokyo sarà uno dei setting centrali all’interno dell’intreccio narrativo.Dai video e i trailer fin qui mostrati, l’architettura sembra ricordare il Medioevo europeo più che quello feudale giapponese, ma il character design, i costumi, e alcune delle tematiche trattate riconducono alla terra del Sol Levante, e d’altronde la strana commistione tra elementi tipicamente orientali e gusto occidentale è divenuta, negli anni, uno dei marchi distintivi di molte delle saghe dello sviluppatore nipponico (basti pensare alla succitata saga di Etrian Odyssey o al recente Catherine).Altro, al momento, non ci è dato sapere, eppure scommetteremmo sul prominente ruolo dei demoni e della mitologia, non solo per quanto concerne le dinamiche di gioco ma anche per lo sviluppo della storia e dei personaggi.

Il nuovo e il vecchioPur con i limiti derivanti dall’essere il quarto capitolo di una serie ormai ben consolidata nei cuori degli appassionati, Shin Megami Tensei IV propone una serie di novità non indifferenti, che portano, in un certo qual modo, l’epopea demoniaca di Atlus nella nuova generazione di console: su tutte un livello di difficoltà scalabile, numerosi DLC (alcuni dei quali disponibili già al lancio) e finali multipli.Se l’ultima caratteristica non è una novità assoluta per le produzioni della softco giapponese, va comunque sottolineato come, in una recente intervista, gli sviluppatori abbiano sottolineato come le scene finali e l’esito della storia potranno cambiare anche in maniera drammatica a seconda delle scelte intraprese durante l’avventura.La difficoltà scalabile, invece, che sulle prime aveva allarmato i fan di vecchia data, abituati a boss ai limiti delle possibilità umane, è semplicemente un modo per aprirsi anche alle nuove generazioni e ai neofiti del genere, con l’evidente obiettivo di sdoganare i JRPG proprio come è avvenuto, ad esempio, agli FPS durante l’ultima generazione di console: questa consisterà semplicemente nella possibilità di abbassare in qualsiasi momento il livello di difficoltà dei combattimenti e nel fatto che, dopo due game over consecutivi, il gioco suggerirà un abbassamento automatico della difficoltà, pur lasciando la scelta finale al giocatore.Questo consentirà, nel contempo, di lasciare che il giocatore si procuri il livello di sfida che ritiene più adeguato, e che il grinding richiesto da alcuni dei vecchi titoli della saga venga meno, o quantomeno abbia un impatto di gran lunga inferiore sul gameplay.Vedendo i risultati ottenuti da Nintendo, che ha attuato una strategia simile con l’ultimo episodio di Fire Emblem, non ci sentiamo di biasimare la scelta di Atlus.In ultimo, anche i contenuti scaricabili andranno incontro ad un trattamento particolare, ben diverso da quello che molti videogiocatori hanno imparato a temere (EA stiamo guardando te!): molti di questi saranno disponibili gratuitamente (com’è stato anche in Giappone negli ultimi mesi), e andranno perlopiù ad offrire nuovi mostri e nuovi scontri per tutti i giocatori alla ricerca di contenuti post game o anche solo di una sfida maggiore.Kazuyuki Yamai, director del progetto, ha inoltre assicurato che nessuno dei DLC sarà indispensabile ai fini della storia, ma che la loro utilità sarà solo quella di estendere l’offerta ludica del titolo, già forte di una stima approssimativa di circa 50 ore per la sola campagna principale, equamente divisa, come da tradizione, tra esplorazione di dungeon via via più complessi, combattimenti a base di debolezze elementali e demoni da evocare e una lista di skill virtualmente infinita con cui personalizzare il proprio party.

Curiosità stereoscopicaI filmati che abbiamo avuto modo di visionare ci parlano di un gioco sicuramente bello da vedere, appartenente alla prima fascia delle produzioni per 3DS:lo stile anime delle scene di intermezzo ben si sposa con la direzione artistica intrapresa e c’è molta curiosità intorno all’implementazione dell’effetto tridimensionale, perché, soprattutto nelle sezioni di dungeon crawling che hanno reso famosa la saga, una sua corretta implementazione potrebbe aggiungere qualcosa all’esperienza di gioco, ovviando alla staticità che il sistema di combattimento a turni si porta inevitabilmente dietro.Di certo, sarà il gameplay a fare la differenza, perché, a memoria, nessuno dei precedenti episodi ha mai settato un nuovo standard grafico per il genere, non vergognandosi, anzi, di fare uso di modelli abbastanza poveri e di sprite bidimensionali per i nemici.L’unica nota dolente, quindi, pare essere quella legata alla data di uscita, al momento indefinita per l’Europa: un generico “Q3 2013” campeggia sul sito ufficiale, e non è assurdo pensare che potremo mettere le mani sulla versione finale a ridosso delle vacanze natalizie.

– Qualità Atlus

– Maggiore accessibilità senza perdita del livello di sfida

– Contenuti come se piovesse

Da anni Atlus ha abituato bene gli appassionati di giochi di ruolo giapponesi, e particolarmente l’utenza delle portatili Nintendo. Vista anche l’accoglienza trionfale che la stampa di settore nipponica gli ha dedicato, dubitiamo che Shin Megami Tensei IV possa rivelarsi un titolo al di sotto degli standard fissati finora: anzi, una maggiore accessibilità per i neofiti e il supporto post lancio da parte degli sviluppatori costituiscono due fattori che autorizzano ottimismo per il futuro della serie.

Di sicuro i fan dei JRPG possessori di 3DS hanno davanti un autunno finalmente ricco di uscite.