Recensione

Shaun White Snowboarding: World Stage

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a cura di AP

L’anno scorso gli appassionati di neve e snowboard hanno assistito alla nascita di una nuova serie, basata sulla popolarità di Shaun White, famoso sportivo californiano che a dispetto del suo luogo d’origine sta battendo ogni record sulle montagne innevate. Il gioco originale uscì su tutte le console domestiche, ma spiccò prevalentemente su Wii grazie all’implementazione della Wii Balance Board, capace di simulare la tavola virtuale e in grado di immergere il giocatore nel personaggio visualizzato a schermo. Questa caratteristica portò al successo questo prodotto ed ora, a distanza di un anno, ci troviamo per le mani il suo seguito, sviluppato in esclusiva sulla console Nintendo e chiamato Shaun White Snowboarding: World Stage. Le caratteristiche principali sono rimaste le stesse ma gli sviluppatori hanno lavorato cercando di perfezionare quanto di buono era stato fatto in precedenza, portando i giocatori dalle piste spesso sperdute del predecessore, a percorsi più illustri e facenti parte di un vero e proprio torneo mondiale. Allacciate gli scarponi e preparatevi a scendere a valle!

Shaun White è atteso al terminal 5Il gioco si presenta immediatamente tramite la grafica che aveva già caratterizzato l’originale, ossia utilizzando il design interamente in cell shading già visto nel primo episodio. Dopo una breve introduzione completamente in italiano in cui farete la conoscenza di alcuni snowboarder che i vecchi fans della serie riconosceranno immediatamente, vi ritroverete in un terminal dell’aeroporto in cui i nostri protagonisti aspetteranno il prossimo volo pronto a portarli in giro per il mondo a caccia di competizioni. Da questo particolare menu animato potrete scegliere se affrontare una semplice gara libera denominata Freeride, se vorrete imbarcarvi nel Tour Mondiale, vedere le vostre statistiche tramite il vostro portatile o se vorrete creare un vostro trick personalizzato con tanto di grab e di nome.Come facilmente intuibile, il cuore della produzione Ubisoft è il Tour Mondiale. Partirete dalla centesima posizione, cercando di risalire una classifica che si divide in varie zone suddivise da un passaggio di categoria. Inizialmente potrete scegliere un evento tra i tre presenti e nel caso di vittoria potreste avanzare anche di diverse posizioni. Continuando a scalare la classifica potrete beneficiare di gare sempre nuove sparse in nove diverse nazioni. Il vostro fine ultimo sarà quello di partecipare ai mondiali che si terranno in Svezia, ma per farlo dovrete classificarvi tra i primi cinque. Il personaggio che impersonerete potrà essere cambiato di gara in gara in base alle sue caratteristiche capaci di rendere un determinato membro del gruppo adeguato per le gare di velocità , quanto inadatto durante un evento Half-Pipe. Insieme a lui, come già accaduto in passato, potrete decidere il compagno di team che lo affiancherà. Quest’ultimo coprirà il ruolo di cameraman dell’azione e riprenderà le vostre evoluzioni donandovi però un’azione speciale dopo aver riempito la sua barra tramite evoluzioni ed atterraggi perfetti. Queste azioni potranno portare un brusco aumento della velocità, bonus al salto, nella rapidità dei trick, da atterraggi e perfino confusione negli avversari nel caso di corse a più partecipanti. Avanzando nel Tour si uniranno poi nuovi atleti, capaci di rendere maggiormente variegato il gruppetto iniziale.Questa modalità potrà essere affrontata a due diversi livelli di difficoltà. Quello che però lascia perplessi è la non penalizzazione dovuta a certi obiettivi mancati. Per esempio all’inizio vi verrà chiesto di passare dal livello principiante al livello intermedio in tre settimane, ossia tre eventi. Se non riuscirete nell’impresa vi verranno date altre tre settimane per portare a termine l’obiettivo, senza venire penalizzati in nessun modo. Inoltre grazie alla possibilità di riprovare all’infinito una gara poco riuscita, si rende piuttosto piatta una modalità che avrebbe potuto simulare maggiormente la competitività e la possibilità di perdere o guadagnare posizioni.

Telecomando e bilanciaChi ha già avuto modo di giocare al predecessore si troverà immediatamente a proprio agio con i controlli: il Wii Remote viene utilizzato senza l’uso del Nunchuk e risponde adeguatamente alle sollecitazioni che gli vengono impartite. Inclinarlo a destra o a sinistra farà curvare l’atleta nella rispettiva direzione, mentre farlo verso il basso o verso l’alto produrrà un aumento od una diminuzione della velocità. Per il salto basterà un veloce colpetto verso l’alto mentre per le rotazioni per i trick dovrete muoverlo nella direzione desiderata un volta in volo. I tasti A e B infine si occupano dei grab con la mano destra o con quella sinistra. Scendere a valle in questo modo risulta divertente, appagante e piuttosto preciso, ma per godere appieno del lavoro svolto dai programmatori occorre possedere una Wii Balance Board.In questo caso tutti i movimenti impressi al Wii Remote andranno eseguiti stando in piedi sulla bilancia Nintendo, garantendo un livello d’interazione giocatore – console, davvero elevato.Spostarsi per curvare diventa quindi naturale, così come frenare o accovacciarsi a uovo, mentre i salti vengono rilevati piuttosto bene tramite una rapida distensione delle gambe sopra alla periferica. Discorso leggermente diverso per i trick che pur non richiedendo evoluzioni particolari, potrebbero sembrare piuttosto complessi soprattutto in fase di atterraggio. Inoltre il rilevamento dei movimenti più decisi a volte non soddisfa il movimento ricercato, andando a far cadere rovinosamente il vostro snowboarder. Questo problema si accentua andando avanti con il World Tour che, causa l’aumentare dei punteggi richiesti per vincere gli eventi, rischia di diventare frustrante soprattutto per chi non ha molta padronanza con questi particolari controlli.Chi avrà già apprezzato l’originale sarà sicuramente avvantaggiato, però d’altro canto non potrà mostrare la stessa meraviglia di chi, per la prima volta, proverà questo particolare sistema di controllo. Nonostante la sua precisione sia più che buona e sia possibile regolare la sensibilità della Wii Balance Board tramite tre diverse regolazioni, la totale mancanza di novità in quest’ambito e una precisione che ogni tanto viene a mancare, fanno segnare un leggero passo indietro all’ottimo sistema mostrato un anno fa. Come allora inoltre la Wi-Fi Connection viene usata unicamente per confrontare i punteggi con gli altri giocatori, rimandando ulteriormente un uso maggiormente dedicato a vere e proprie gare dirette tra più utenti. Il multiplayer offline rimane anch’esso immutato e permette a fino a quattro giocatori di affrontarsi in una gara singola o in una coppa con diversi eventi al suo interno. Ovviamente in questo caso un solo giocatore potrà usare la Wii Balance Board, lasciando agli altri il solo uso del Wii Remote.Chi infine avesse notato il simbolo del Wii Motion Plus sulla confezione del gioco deve sapere che il suo uso è totalmente accessorio e viene usato solo nella modalità di creazione del proprio trick. Guidando uno strambo personaggio potrete eseguire quante più rotazioni e capovolgimenti possibili prima di far atterrare decentemente il vostro alter ego. Così facendo, attraverso una semplicissima procedura in tre fasi, potrete eliminare un trick predefinito e sostituirlo con il vostro, scegliendo anche se fargli eseguire grab prima di dargli un nome. Un simpatico extra che però non aggiunge nulla di concreto al gioco in sé.

Discese diverse, stessa neveIl comparto tecnico che mette in scena le discese di Shaun e dei suoi amici sembra anch’esso preso di peso da quanto di buono fatto l’anno scorso. Le piste su cui muoversi ora paiono più “professionali” e meno selvagge, vista anche l’impostazione del titolo, ma questa potrebbe essere l’unica vera differenza tra i due prodotti. La grafica comunque risulta pulita e lo stile adottato rinuncia al fotorealismo per mettere in scena personaggi molto simili a cartoni animati. La fluidità con cui tutto ciò si muove è più che buona e a quanto di buono viene mostrato si uniscono alcuni effetti speciali come il motion blur quando si raggiungono velocità elevate. Il comparto sonoro gode di un buon doppiaggio, seppur forse un po’ troppo da ragazzini con tutti quei “ci sto dentro!” e “come butta?”. Le musiche invece sono molto azzeccate e tengono senza problemi il ritmo di gara, anche se qualche pezzo in più non avrebbe certo guastato l’atmosfera scanzonata proposta. Molto buono invece il suono della tavola sulla neve e sulle superfici che andrete ad attraversare.La giocabilità come già anticipato risente dell’estrema attinenza al suo predecessore, senza rinnovarsi in nessun aspetto. I controlli sono buoni, soprattutto con la bilancia sotto i piedi, ma anche in questo caso si possono rilevare alcune precisioni che con SWS:Road Trip non sembravano esserci.La longevità infine garantisce una discreta durata della carriera, ma essendo questa l’unica vera modalità con cui divertirsi davvero, non ci si può ritenere completamente soddisfatti, soprattutto considerando il mancato supporto per il gioco online.

– Buona giocabilità

– Tecnicamente piacevole e valido

– Wii Balance Board eccezionale…

– Troppo simile al predecessore

– Online praticamente assente

– … ma con qualche problemino rispetto al passato.

7.5

Quello che è successo con Shaun White Snowboarding: World Stage è un po’ quello che succede agli atleti che ripetono per due volte di fila lo stesso trick: la votazione si abbassa. In questo caso Ubisoft ha preferito andare sul sicuro proponendo solo piccolissime variazioni alla formula vincente vista l’anno scorso, rischiando però di deludere tutti i fans originali che si troveranno su piste diverse ma con le stesse meccaniche già viste nel 2008. La mancanza cronica della modalità online poi sta cominciando a farsi sentire. La combinazione di questi fattori garantisce il divertimento a chiunque non abbia mai provato a scendere sulle piste virtuali insieme a Shaun White e ad una Wii Balance Board, ma impedisce a chi l’anno scorso si è presentato ai blocchi di partenza, di rivivere l’esperienza di meraviglia se non tramite un marcato senso di deja vu. La serie ha ancora moltissimo potenziale da esprimere e per questo motivo, fermarsi troppo sugli allori del passato non sembra una buona idea.

Voto Recensione di Shaun White Snowboarding: World Stage - Recensione


7.5