Recensione

Sequence

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a cura di Ctekcop

Capita sempre più spesso di vedere titoli che arrivano letteralmente dal nulla; quelli che non ti aspetti ma che alla fine riescono a spiccare in quello che è ormai una vero e proprio oceano di titoli indipendenti. Sequence è uno di questi.

L’opera prima sviluppata da Iridium Games, un team californiano al momento composto da due sole persone, è approdata sulla piattaforma Xbox Live Indie Games nel Maggio di quest’anno e finalmente da poco tempo a questa parte è stata resa disponibile anche su PC grazie alla piattaforma di digital delivery Steam.
Un titolo chiaramente rivolto a una piccola nicchia, purtroppo incapace di suscitare attorno a sé eccessivo clamore nonostante l’aver ricevuto un importante riconoscimento quale il terzo posto ottenuto al Dream.Build.Play.Challenge 2011 ossia un contest, ovviamente sponsorizzato da Microsoft, di giochi indipendenti legati alla piattaforma di sviluppo XNA.
The tower of madness
Il primo videogioco di Iridium è sostanzialmente un rhythm game sul quale vengono innestate meccaniche ed elementi tipiche dei giochi di ruolo, come i combattimenti, l’inventario, un sistema di crafting, le statistiche del personaggio e la necessità di livellare. Il tutto condito da un plot semplice, forse addirittura banale e scontato ma in realtà, quasi a sorpresa, intrigante e coinvolgente che procede su un binario univocamente prestabilito attraverso dialoghi non interattivi in stile fumettoso con i personaggi bidimensionali che appaiono a schermo proprio come nei JRPG di in tempo. Non manca una buona dose di ironia: Sequence non si prende troppo sul serio e sa divertire al momento giusto.
Ci si ritrova quindi a interpretare Ky, un giovane ragazzo che si risveglia in una misteriosa torre e si trova per forza di cose costretto a scalarla in tutti i suoi sette piani, seguendo le preziose e utili indicazioni di una sensuale voce femminile, Naia. Oltre a strani mostri di ogni tipo, ognuno dei livelli presenta una sorta di boss definito guardiano, ovviamente sempre molto sopra le righe e fuori degli schemi, che dovrà essere sconfitto per poter accedere al piano successivo. 
Quale nuova razza di nemici incontreremo? Chi si cela dietro questa voce che sembra essere dalla nostra parte? Cosa cavolo è e a cosa serve questa torre? Chi si nasconde dietro di essa? Sono tutte domande che troveranno risposta mano a mano che si procederà nel gioco in quelle dieci ore circa necessarie per completarlo con l’aggiunta di un finale alternativo e un finale segreto da scovare. Possiamo dirlo chiaramente: c’è molta più carne al fuoco rispetto alla Quest Mode di un DanceDanceRevolution qualsiasi.
A different sort of game
Come già anticipato Sequence è un rhythm game che getta le sue radici in titoli come Steapmania e DanceDanceRevolution pur scostandosene fortemente. Durante i combattimenti a turni presenti nel gioco sarà necessario semplicemente schiacciare il tasto giusto al momento giusto, il tutto ovviamente a ritmo di musica. Apparentemente nulla di più semplice e in linea coi canoni cui si è abituati.
La novità è rappresentata dalla presenza di 3 diversi “field” in cui le frecce, che dovremo premere, scorrono rapidamente dall’alto verso il basso. Uno rappresenta gli attacchi degli avversari da cui ci si deve difendere; il secondo presenta invece i nostri attacchi mentre il terzo è un continuo flow di frecce, le quali danno la possibilità di ricaricare il proprio mana, consumato in seguito ad ogni colpo portato. È una questione di tempismo, rapidità e precisione oltre che tattico/strategica poiché in alcuni momenti, frequenti alle difficoltà più elevate, tutti e 3 campi sono pieni e bisogna fare una scelta netta su quale di essi concentrarsi per battere il proprio avversario entro il limite di tempo previsto.
Può sembrare astruso e complicato e in effetti inizialmente lo è, in particolar modo se non si ha una certa praticità e dimestichezza con questo genere di giochi. Il tutorial fa un ottimo lavoro nello spiegare chiaramente tutto quanto senza comunque dilungarsi troppo in aspetti noiosi. I quattro livelli di difficoltà sono in grado di soddisfare le esigenze di tutti i giocatori: quello più facile garantisce una barriera d’ingresso molto bassa presentando pochi eventi a schermo e consentendo a tutti di impratichirsi a cambiare rapidamente field e premere i tasti al momento giusto, considerata la finestra temporale veramente limitata che richiede quindi notevole precisione, mentre a quelli più elevati le frecce da tenere sotto controllo aumentano in maniera quasi esponenziale.
Gli aspetti ruolistici, come il crafting, l’equipaggiamento o il dover selezionare a monte quali tipologie di attacchi sbloccare aggiungono quel tocco di profondità in più sebbene in certi momenti ci si ritrovi ad affrontare e riaffrontare gli stessi nemici per salire di livello perché intenzionati a facilitare gli scontri successivi. Purtroppo, o per fortuna, risultano solo abbozzati lasciando il gioco tranquillamente completabile anche senza addentrarsi eccessivamente in questi aspetti.
A two-people developed game
Tecnicamente c’è poco da dire considerando che si tratta di un gioco interamente bidimensionale dove lo schermo si riempie di frecce che scorrono dall’alto verso il basso: per fortuna i requisiti minimi sono abbastanza bassi. In particolare si fa notare per l’elevata qualità degli artistici fondali dei dialoghi, realizzati con una tecnica capace di renderli simili ad un acquerello. Mancano gli sfondi animati durante l’esecuzione delle canzoni presenti in molti suoi competitor ma sarebbe stato effettivamente troppo.
I brani musicali che si devono affrontare , tutti molto particolari e di un genere musicale che ben si coniuga con le esigenze ritmiche di questo titolo, sono complessivamente 28: decisamente un buon numero, anche se in realtà, per poter salire di livello e cercare di trovare l’oggetto specifico da noi bramato, sarà necessario riaffrontare più volte gli stessi avversari, sempre con la medesima canzone. Anche i dialoghi vantano un doppiaggio di buona fattura seppur ovviamente solo in inglese, unica lingua in cui sono disponibili anche i testi.
Si controlla bene sia con una tastiera, consigliata, sia con un pad. Purtroppo sono compatibili solo i dance mat per Xbox 360, per via di limitazioni e problematiche legate allo sviluppo mediante piattaforma XNA, pur rimanendo comunque necessario l’uso di un pad per il cambio di field e il lancio degli attacchi.
Segnaliamo infine il supporto alla funzionalità Steam Cloud e una buona realizzazione degli achievement che invitano a esplorare le peculiarità di Sequence e aggiungono quel paio d’ore di longevità giusto per craftare tutti gli oggetti o imparare tutti quanti gli attacchi possibili visto che per ciascuno di essi è necessario infilare una certa serie positiva o ottenere una percentuale minima su un dato brano.
Fa eccezione un particolare obiettivo basato su un ARG, Alternate Reality Game poco diffusi sul continente europeo ma molto più conosciuti oltremanica e oltreoceano. In pratica si invoglia a pensare oltre il gioco e risolvere un particolare enigma che sorge spontaneamente una volta notati tutta una serie di indicazioni e suggerimenti, spesso abbastanza criptici, sparsi all’interno del videogioco. Una grossa soddisfazione che solo i migliori potranno raggiungere.

HARDWARE

Requisiti di sistemaOS: Windows XP, Vista, 7Processore: 1.7 GHz Dual CoreMemoria : 2 GB di RAMHard Disk: 250 MB di spazio liberoScheda Video: 512 MB DirectX 9.0c compatibile con Shader Model 3.0DirectX: 9.0c

– Mix di generi sorprendentemente riuscito

– Storia semplice ma intrigante

– Stimolante a tutte le difficoltà

– Prezzo veramente ridicolo per quello che offre

– In certi frangenti le canzoni tendono a ripetersi eccessivamente

– Aspetti ruolistici per lo più solo accennati

– Usare il dance mat è pura utopia

8.1

Sequence è un sorprendente rhythm game che fonde assieme ai canoni del genere più tradizionale nuovi elementi ruolistici. Ha alcuni difetti come una certa ripetitività forse eccessiva in particolari momenti.

In ogni caso diverte e convince grazie a un gameplay solido e azzeccato. Nonostante il basso e quasi ridicolo prezzo a cui è proposto rimane comunque sconsigliato ai non estimatori del genere difficilmente in grado di comprenderlo in ogni sua parte.

Voto Recensione di Sequence - Recensione


8.1