Recensione

Sawaru: Made in Wario

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a cura di Okami

Dopo due episodi per GBA e uno per GameCube, la saga si allarga alla neonata console portatile Nintendo e la sperimentazione in campo periferiche di input abbraccia nuove possibilità dopo il riuscito tentativo di Mawaru (Spin! Made in Wario).Stavolta non è più necessario ruotare la console come forsennati, ma non per questo Sawaru è un titolo che si possa giocare in pubblico senza che gli astanti dubitino della vostra sanità mentale.Dopo il pad digitale, quello analogico, il sensore di inclinazione, Wario propone le ben note sfide-lampo con la novità del pennino (e del microfono).

L’abito non fa il monacoIl DS ha creato parecchi dubbi nella comunità ed i primi giochi (Mario, Spiderman, Ridge Racer e Asphalt Urban GT) non hanno contribuito a risolverli. Molti non vedevano (e non vedono) la necessità del doppio schermo o del touch-view per giochi tradizionali come quelli elencati.Sawaru invece nasce per DS e non sarebbe possibile su altre console. Per questo motivo chi fino ad oggi era rimasto perplesso di fronte alle scelte operate da Nintendo in fase di design vede i propri dubbi svanire come neve al sole.Come nessun altro gioco (eccetto forse Feel the Magic) Made in Wario traccia la strada da seguire per il futuro software.

Squadra vincente non si cambiaAnche questo episodio ripropone le sfide rese famose dal capostipite della serie più numerose altre. Tutte hanno in comune il nuovo sistema di input. Invece di utilizzare la croce direzionale, la gran parte dei minigames viene affrontata da giocatore a mezzo del pennino. Nintendo, come sempre maestra anche nelle piccole cose, ha previsto addirittura la possibilità di scegliere nelle opzioni se il giocatore è destro o mancino in modo da non creare problemi indipendentemente da quale mano si usi per giocare. In particolare alcuni giochi vengono riproposti “allo specchio” nel caso si scelga il setup per mancini; in altri semplicemente i puntatori (frecce, manine) sono orientati al contrario.Difficile parlare dei singoli giochi vista l’enorme quantità (si parla di circa duecento giochi diversi).Torna la signorina triste del primo episodio, e questa volta per farle “tirare su il moccio” si deve utilizzare il pennino; sempre con il pennino si devono “tagliare” degli oggetti che vengono lanciati attraverso lo schermo oppure esplodere dei palloncini colorati, strappare peli, mettere le monetine in un portamonete; con il microfono: soffiare il fumo da una grigliata di pesce per far avvicinare dei gatti, spegnere le candeline, fare le bollicine in un bicchiere di soda, far atterrare un fiore su uno scoglio e via discorrendo.Resta comunque la struttura a livelli (ogni livello caratterizzato da un diverso personaggio) con boss finali. Superato un boss si libera un nuovo livello. Come nei precedenti episodi i giochi da affrontare vengono scelti in maniera casuale e quindi per vederli tutti è necessario giocare più volte.

Il re dei giochi portatiliWario eccelle in portabilità: è forse l’unico gioco che possa essere messo in pausa in qualsiasi momento (eccetto le sequenze FMV). Ma anche per un altro motivo: tutti i giochi durano al massimo cinque secondi (più spesso tre) ed è necessario (specie nella versione giapponese) affrontarne alcuni almeno un paio di volte prima di capire cosa si debba fare. La maggior parte comunque è di immediata comprensione (mettere i soldi nel borsellino, far ruotare una palla di neve per creare un pupazzo, congiungere due punti con una linea).Data la maggiore potenza grafica del DS, Sawaru mostra qualche interessante chicca a livello grafico quali morphing e oggetti 3D pur restando fedele alla filosofia originale della serie.

Non giocate in autobus!Note dolenti: per alcuni giochi col pennino è consigliabile attrezzarsi con una superficie di appoggio stabile (non sempre disponibile se si gioca fuori casa). Se poi decidete di affrontare il livello di Mike preparatevi ad essere oggetto di sguardi di disapprovazione. In questo livello infatti è necessario soffiare sul microfono del DS, ad esempio per raffreddare una tazza di the o per soffiare nell’orecchio del personaggio rappresentato sullo schermo. Assolutamente divertente per chi gioca, incomprensibile e pertanto biasimevole per chi osserva…

– Giocabilità impareggiabile

– Decine, centinaia di minigame diversi

– Sistema di controllo

– Alcuni potrebbero non gradire i richiami ai precedenti episodi

8.0

Sawaru è al momento il gioco che meglio rappresenta le possibilità del DS. I giochi, tutti assolutamente fuori di testa, si affrontano in maniera istintiva e danno sempre soddisfazione. Nella prima settimana dal lancio della console, Sawaru ha quasi superato Mario 64 DS nelle vendite in Giappone, e questo fatto non fa altro che confermare la bontà del progetto. Consigliato in versione USA, la versione JAP è comunque giocabile ma con qualche piccola difficoltà.

Voto Recensione di Sawaru: Made in Wario - Recensione


8