Recensione

RoboCop

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a cura di SamWolf

Gratuito, provato su iPad Air, applicazione universale, disponibile per dispositivi iOS e Android

All’uscita di un film ormai corrisponde, in modo automatico, l’arrivo del corrispettivo videoludico. Non è da meno RoboCop, applicazione sviluppata Glu Glames e ispirata all’omonima pellicola cinematografica in uscita. Valutare un titolo come RoboCop si rivela complesso: il titolo si presenta come gratuito, ma, di fatto, non lo è. Gli acquisti In-App non solo sono indispensabili per godersi l’esperienza, ma si rivelano decisamente sproporzionati per un app che da gratuita si trasforma nettamente in pay-to-win. In pratica, c’è da aver paura tanto per il gioco quanto per la pellicola.

Mira e spara!Il gameplay di RoboCop è estremamente semplice e studiato alla perfezione per i dispositivi mobile. Nella Detroit del 2028 dovremo vestire i panni dell’agente Alex Murphy e porre fine alla criminalità imperante. Non dovremo controllare direttamente RoboCop nel gioco, il nostro compito sarà solo quello di premere il grilletto: una volta che l’agente avrà preso posizione, in modo automatico, dietro a un riparo, con la parte sinistra dello schermo potremo spostare la visuale mentre con la parte destra potremo fare fuoco; delle frecce ai lati dello schermo ci consentiranno di cambiare il riparo, utile per evitare i cecchini. Diversi nemici si piazzeranno dietro altri ripari pronti a fare fuoco nel tentativo di eliminarci e il nostro obiettivo sarà ovviamente quello di sconfiggerli. Lo schema di gioco è estremamente semplice, però lunga può risultare ripetitivo e poco vario, e creare un senso di noia nel giocatore. Il livello di difficoltà è difficilmente quantificabile in questi casi: gli acquisti In-App potrebbero rendere terribilmente facile la conclusione del gioco, grazie all’acquisto immediato delle migliori armi e al potenziamento istantaneo dei miglioramenti della corazza.

Per ottenere tutta l’artiglieria presente nel titolo sarà necessario spendere una considerevole somma di denaro, dal momento che sarà obbligatorio utilizzare un gran numero di lingotti d’oro, ottenibili praticamente solo mettendo mano al portafoglio, dal momento che nel corso dello svolgimento della storia verranno distribuiti con estrema parsimonia. Anche avere degli aiuti duranti i livelli, come kit medici o droni di supporto, richiederà l’investimento, anche se minore, di questi lingotti. Sempre in materia di difficoltà complessiva del gioco, resta comunque evidente un’intelligenza artificiale poco sviluppata e approfondita da parte degli sviluppatori: nel caso dovessimo far saltare in aria un riparo nemico, qualche cecchino infatti continuerà a rifugiarsi e ripararsi dietro il “vuoto” come se nulla fosse successo, permettendoci così di fare fuoco in tutta tranquillità.

Una mondo da salvareIn RoboCop dovremo affrontare anche l’addestramento a cui è sottoposto l’agente Alex Murphy. Per ogni livello ci saranno delle missioni secondarie differenti tra loro solo nel nome, in quanto riprodurranno il medesimo gameplay già illustrato in precedenza. Per partecipare a una missione dovremo spendere dell’energia (con un costo minimo di 10) dal nostro serbatoio (quantificato con 100 come valore massimo): una volta terminata l’energia dovremmo attendere più di un’ora per far sì che sia nuovamente carica oppure utilizzare i famosi lingotti d’oro. In aggiunta a tutto questo dovremo, come già citato, migliorare costantemente la nostra arma e la nostra corazza, per evitare di venire sconfitti in pochi istanti.

Persino in questo caso, per confermare il trend dell’intera applicazione, è stato pensato un percorso decisamente particolare da dover attuare per migliorare le componenti. Ogni singolo elemento sbloccabile ha un costo, solitamente in banconote (facilmente ottenibili dalla missioni), mentre alcuni richiedono i lingotti d’oro per essere attivati. Per poter sbloccare i potenziamenti migliori occorrerà inoltre decifrare dei cosiddetti “simboli di svolta”: per farlo sarà necessario andare però a tentativi e ogni tentativo richiederà un investimento di banconote in-game. Come facilmente intuibile, RoboCop si rivela un complesso sistema in cui mettere mano al portafoglio diventa praticamente necessario per poter usufruire praticamente di ogni componente di gioco. Anche se graficamente il prodotto di Glu Glames può considerarsi sufficiente e il gameplay è estremamente immediato e studiato alla perfezione per i sistemi mobile, questo massiccio sbilanciamento degli acquisti In-App dovrebbe portare gli sviluppatori a riflettere su cosa vogliano veramente, se offrire un buon prodotto agli utenti (che sarebbero anche disposti a pagare al momento dell’acquisto, se necessario) o cercare di accalappiare nel più svariati modi il maggior quantitativo di denaro possibile, fingendo di offrire un prodotto gratuito che, di fatto, di gratuito ha ben poco.

– Gameplay semplice e immediato

– Controlli perfetti per schermi touch

– Acquisti In-App indispensabili e massicci

– Schema di gioco alla lunga ripetitivo

– IA poco sviluppata

– Pay-to-win

4.5

RoboCop è un prodotto (l’ennesimo) che cade miseramente e rovinosamente nell’infernale sistema degli acquisti In-App. Questi, presenti in maniera estremamente massiccia, si rivelano indispensabili, non solo per sbloccare tutti i contenuti presenti, ma anche per poter godere dell’applicazione in modo almeno degno. Graficamente discreto, con un gameplay semplice e con dei comandi calcolati ad hoc per i sistemi mobile, RoboCop presenta però anche un’intelligenza artificiale poco sviluppata e un sistema di gioco che alla lunga si rivela ripetitivo e poco vario.

Voto Recensione di RoboCop - Recensione


4.5