Recensione

Ritorno al Futuro: Episode 4 e 5 - la conclusione

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a cura di Pregianza

In questi mesi, abbiamo completato ed esaminato i primi tre capitoli della nuova serie Telltale basata sulla trilogia di Ritorno al Futuro. Se avete letto le nostre recensioni, vi sarete resi conto che sono andate in calando da un capitolo all’altro. La ragione è semplice: gli sviluppatori si sono concentrati troppo sulla storia, e hanno perso di vista uno degli elementi più importanti in un’avventura punta e clicca, gli enigmi. Indubbiamente una trama coi fiocchi fa spesso la differenza in un videogame, ma raramente basta a renderlo davvero memorabile. Ci aspettavamo pertanto una svolta da parte della software house americana negli ultimi due capitoli, visto che in passato hanno spesso dimostrato di avere ottime idee riguardanti il gameplay oltre a degli abilissimi sceneggiatori. Dopo aver completato Back to The Future: Double Visions e il suo seguito Outatime, dobbiamo purtroppo dirvi che la tanto attesa svolta non c’è stata. Telltale probabilmente ha ritenuto le vicende della saga così avvincenti, da non valutare come necessario il legarvi rompicapi altrettanto brillanti. Non hanno avuto tutti i torti, ma avrebbero potuto fare certamente di più. Andiamo a vedere perchè.
“E i danni al continuum spaziotemporale?” “Beh ho pensato.. al diavolo il continuum!”Partiamo da Double Visions, nel quale riprendiamo il controllo di Marty ancora imprigionato in un universo da incubo dove Doc non si discosta molto dal grande fratello di Orwelliana memoria. Nel capitolo precedente il nostro eroe era riuscito a far rinsavire il suo eccentrico amico, e lo aveva convinto a tornare con lui nel passato per sistemare le cose. Peccato che Edna Strickland, in questo piano d’esistenza la moglie di Doc e la principale responsabile del suo “cambiamento” (dopo Doc stesso, visto che tutto il casino è partito come al solito da i suoi viaggi nel tempo), ascoltata la conversazione tra i due, pensa bene di imprigionare entrambi e di fare il lavaggio del cervello allo scienziato. Dovrete quindi liberare il vostro povero compagno prima che venga “rieducato”, e cercare di sistemare un po’ l’incredibile caos spaziotemporale causato dalle vostre azioni. Con il riassunto ci fermiamo qui, e non vi spoileriamo nulla nemmeno del capitolo successivo. Sappiate solo che, come detto prima, la storia è sempre fantastica e ricchissima di colpi di scena. Chi ha amato i film ne rimarrà quasi sicuramente soddisfatto. Bob Gale ha ancora il tocco magico, e con la collaborazione degli scrittori di Telltale ha dato il meglio di se.

Marty, non stai pensando quadridimensionalmente!Quanto a narrazione, come avrete intuito, non c’è nulla da eccepire. Questa prima stagione di punta e clicca episodiche ha tuttavia un grosso anello debole, che non è mai stato rafforzato. I puzzle del gioco sono elementari, spesso talmente intuitivi da non parere nemmeno degli enigmi. In molti casi poi si ha a che fare vere e proprie scenette interattive dove è sufficiente selezionare la giusta opzione di dialogo per avanzare nell’avventura. Nel quarto e nel quinto capitolo le cose sono addirittura peggiorate. Non avrete mai più di qualche oggetto nell”inventario, dunque vi sarà davvero difficile non capire cosa usare e quando. Le fasi narrative inoltre sono aumentate nettamente, lasciando poco spazio al gameplay. Outatime e Double Visons sono la prova definitiva che Telltale non ha concepito i cinque Back To The Future come una lunga ed impegnativa avventura spezzettata, ma come una serie tv. Il completissimo sistema di aiuti, praticamente una soluzione passo passo che spiega come risolvere ogni ostacolo, non è altro che un’ulteriore accertamento della nostra teoria. Siamo ben lontani dalle originali ed interessanti meccaniche introdotte in alcune delle puntate di Sam & Max, o dalle combinazioni spaccacervello delle migliori punta e clicca del passato. Insomma, rimanere bloccati per le strade di Hill Valley è praticamente impossibile, a patto di sapere bene l’inglese. Questa situazione infastidisce ancor di più se si valuta l’enorme varietà di luoghi e situazioni in cui Marty e Doc si vengono a trovare. Le possibilità per creare qualcosa di stravagante c’erano eccome, semplicemente non sono state sfruttate. I tempi di sviluppo sono tiranni, ma un piccolo sforzo aggiuntivo nel progettare il tutto avrebbe fatto un gran bene al progetto.

Sento doppio, ci sono due Michael J.FoxPassiamo al comparto tecnico che, giustamente, è rimasto pressochè invariato. Il motore grafico fa come sempre il suo discreto lavoro, la resa delle varie ambientazioni si lascia guardare, e personaggi e animazioni sono più che passabili. Il sonoro è ancora una volta impeccabile grazie ai bravissimi attori coinvolti (che negli ultimi capitoli compaiono davvero tutti) e al leggendario tema di sottofondo. C’è anche una sorpresa per i fan più sfegatati dei lungometraggi. Tra i doppiatori infatti figura un cameo del vero Michael J.Fox! Ancor più stupefacente è sentirlo recitare assieme a Locascio, il suo prode giovane sostituto. Hanno realmente la stessa voce, tanto da essere quasi indistinguibili l’uno dall’altro. Tale recitazione a regola d’arte valorizza ancor di più gli ottimi dialoghi e le esagerate vicende in cui vengono a trovarsi i nostri protagonisti. Per un titolo che “si lascia giocare” più che esser giocato, si tratta di una caratteristica fondamentale. Nessun cambiamento anche per quanto riguarda la longevità, che si aggira attorno alle 3 ore per capitolo. Davvero poco, ma si parla pur sempre di episodi dal costo limitato. Rimane infine il problema della localizzazione. Back to the Future è una serie per gli anglofoni e non c’è traduzione ufficiale in italiano. Comunque non disperate! Alcuni arguti traduttori nostrani hanno pensato ai loro concittadini, e hanno rilasciato delle patch correttive per ben 4 dei 5 episodi. Davvero utile per chi non mastica l’inglese. Qui il link.

HARDWARE

– 1.8 GHz processor (2.0 GHz for Mac OS X)– 2 GB RAM– 256 MB Nvidia or ATI video card– DirectX version 9.0c or higher

– Ricco di colpi di scena

– C’è Michael J. Fox! Quello Vero!

– Fedele allo spirito della saga

– Doppiaggio di altissimo livello

– Enigmi elementari, praticamente un film interattivo

– Corto

– Non localizzato in italiano

6.5

La serie episodica di Ritorno al Futuro è partita come un godibilissimo tuffo nel passato, pensato per i fan di una trilogia cinematografica leggendaria. Lo spirito è rimasto lo stesso per tutte e cinque le puntate, ma il progetto è risultato essere poco più di un film interattivo, che non è mai riuscito a divenire una avventura punta e clicca degna di questa definizione. Di certo rimane un buon modo per occupare qualche ora, in particolare se avete amato i film di Zemeckis, ma Telltale poteva fare qualcosa di meglio, specialmente nel finale. Speriamo che, se ci sarà una seconda stagione, imparino la lezione.

Voto Recensione di Ritorno al Futuro: Episode 4 e 5 - la conclusione - Recensione


6.5