Recensione

Ritorno al Futuro: Capitolo 3

Avatar

a cura di Pregianza

Sono passati alcuni mesi dall’uscita del primo “punta e clicca” Telltale dedicato alla saga di Ritorno al futuro. Il primo capitolo riuscì a soddisfare più o meno tutti i fan di Doc e Marty, con la sua grande fedeltà ai film e i suoi enigmi semplici ma adatti a godersi la storia senza troppi intoppi. Con il secondo abbiamo tuttavia iniziato a notare una triste caratteristica propria di molte avventura punta e clicca episodiche, ovvero la perdita di verve con l’avanzare della stagione. Questo calo di qualità non è una verità assoluta per tutte le avventure di questo tipo, sia chiaro: in molte delle sue serie la casa statunitense ha dato infatti il meglio di sé negli episodi centrali o finali (ad esempio l’ultima stagione di Sam & Max è decollata nel secondo episodio). Back to the Future 3: Citizen Brown è ormai arrivato nelle case e le nostre aspettative sono elevate. Sarà riuscita Telltale a rendere questo episodio godibile quanto il primo e a farci ributtare a capofitto nell’universo creato da Bob Gale e Robert Zemeckis?

Niente realismo gente. I paradossi temporali sono più divertentiSe non avete giocato ai primi due capitoli della saga probabilmente vorrete evitare questo paragrafo, contenente diversi inevitabili spoiler. Noi vi abbiamo avvertito. Il nuovo episodio parte ancora una volta da dove si era concluso quello precedente: dopo essere riuscito a salvare uno dei suoi antenati e, di conseguenza, anche la sua pellaccia di aitante giovane degli anni 80, Marty si era avviato verso casa con Doc e Einstein a bordo della Delorean. Tuttavia, poco prima di sparire lasciandosi alle spalle le solite scie infuocate, Doc si era reso conto di aver involontariamente modificato ancora una volta lo scorrere degli eventi, e di essere proprio lui la vittima degli stravolgimenti spaziotemporali attuati. In pratica, a causa delle azioni del protagonista nel passato, l’eccentrico scienziato non è mai andato a vedere Frankenstein, film che avrebbe dovuto cambiare per sempre la sua visione del mondo, e ha attaccato bottone con l’odiosissima Edna Strickland. Tornato al presente, Marty si ritrova quindi disperso in una Hill Valley del 1985 dove Doc non è il suo solito amico bonaccione ma un vero e proprio tiranno, che ha sotto controllo l’intera città ed è stato cambiato profondamente dalla relazione con la Strickland. Come se la situazione non fosse già sufficientemente disastrosa, La Delorean si sfascia schiantandosi contro un cartello al momento dell’arrivo, bloccando così il ragazzo in questo universo alternativo da incubo. Giornata no, non c’è che dire.

Esigo enigmi interessanti! Magari infilateci un portale o due che in ‘sto periodo funzionano beneCon una premessa così caotica e ricca di possibilità ci aspettavamo finalmente il salto di qualità che non c’è stato con Get Tannen. Ci piacerebbe dirvi che gli sviluppatori hanno inserito delle interessanti variazioni al gameplay, degli enigmi brillanti e delle ambientazioni estremamente originali. Ci piacerebbe anche dirvi che di fianco alla redazione hanno aperto una panineria che fa hamburger da due chili con salse a scelta e li distribuisce gratuitamente, peccato che nessuna di queste affermazioni sia vera. In un mese non ci aspettavamo certo una rivoluzione, dopotutto abbiamo una certa esperienza con le avventure Telltale, e sappiamo che la formula di base rimane più o meno sempre la stessa in ogni episodio. Peccato che in Citizen Brown non ci sia proprio nessun lampo di genio e nemmeno un puzzle in grado di stupire, esaltare, o anche solo far lavorare i neuroni per più di una ventina di secondi. Vi ritroverete un’altra volta in una variante della mitica Hill Valley, con locazioni cambiate solo esteticamente. Nessuna modifica anche per le tipologie degli enigmi, che sono sempre basati su opzioni di dialogo, interazioni con l’ambiente nel posto giusto al momento giusto, e l’uso oculato degli oggetti dell’inventario. È tutto troppo facile e troppo semplicistico e non ricaverete soddisfazione alcuna dal superamento di un ostacolo. Un vero spreco, soprattutto se si considera che la narrazione è ancora una volta grandiosa e tiene vivo l’interesse del giocatore praticamente da sola. Soltanto il gran carisma dei personaggi e dei dialoghi salva il terzo capitolo della serie dall’oblio: una volta completato l’ultimo enigma e visionato il filmato finale, vorrete ancora avere la prossima avventura tra le mani, peccato che le vostre aspettative non saranno quelle di un gamer desideroso di un nuovo titolo, bensì quelle di un amante del cinema che vuole vedere la prossima puntata televisiva della serie basata sui suoi lungometraggi preferiti. Gli sviluppatori di Telltale non devono dimenticare che questi sono videogame e non puntate di un telefilm. Se la qualità del gameplay dovesse continuare a calare, con essa diminuirà inevitabilmente anche la qualità complessiva della serie e pian piano anche i fan più sfegatati perderanno interesse. Noi siamo ancora abbastanza ottimisti. La casa americana ci ha già stupito in passato ed è perfettamente in grado di farlo ancora. Aspettiamo e speriamo, al quarto capitolo manca davvero poco.

Jennifer il tuo nuovo look è… sexy!Così come non ci sono stati stravolgimenti nel sistema di gioco, è rimasto invariato anche il comparto tecnico. Il motore grafico di Telltale non stupisce, ma è funzionale e si difende discretamente in giochi dal look cartoonesco come questo. Il fatto che tutti gli episodi per ora si siano svolti in versioni alternative di Hill Valley non deve aver impegnato molto gli sviluppatori nel solitamente arduo compito di creare le ambientazioni, ma comunque la software house ha fatto un buon lavoro nel dare un look unico alla città nelle sue molteplici incarnazioni. Anche il sonoro si è mantenuto sullo stesso livello, ed è un bene considerando che è stratosferico. La principale novità del terzo capitolo è l’aggiunta al cast dei doppiatori della prima Jennifer Parker, Claudia Wells, che tiene testa ai fantastici Locascio e Lloyd nel dare vita al suo personaggio (una versione punk e ribelle della fidanzatina d’america che tutti conosciamo). Nessun cambiamento anche per quanto riguarda la longevità. Completerete l’avventura in meno di 3 ore senza problemi. Se non masticate l’inglese vi ricordiamo che potete trovare delle patch per tradurre i dialoghi in lingua italiana qui. Le patch per il capitolo 2 e 3 non sono ancora disponibili, ma prima o poi arriveranno.

HARDWARE

– 1.8 GHz processor (2.0 GHz for Mac OS X)– 2 GB RAM– 256 MB Nvidia or ATI video card– DirectX version 9.0c or higher

– Trama appassionante

– Doppiaggio stratosferico e dialoghi brillanti

– Scorre senza sforzo

– Enigmi elementari e poco soddisfacenti

– Breve

– Non localizzato in italiano

6.5

Questo capitolo di Ritorno al Futuro ci ha deluso. La trama è ancora una volta fantastica e gli attori coinvolti impeccabili, ma l’ultima punta e clicca Telltale manca totalmente di enigmi brillanti o comunque in grado di far lavorare il cervello a dovere, ed è una grave mancanza se si considera che è di un’avventura che stiamo parlando e non di un telefilm. La storia è per ora l’unico elemento in grado di mantenere alto il nostro interesse per la serie. Speriamo che nei prossimi episodi gli sviluppatori riescano a sorprenderci con qualche trovata originale o le nostre aspettative per una seconda stagione caleranno drasticamente.

Voto Recensione di Ritorno al Futuro: Capitolo 3 - Recensione


6.5