Anteprima

Rising Generals

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a cura di LoreSka

Qualche mese fa, durante una delle nostre lunghe sessioni di domande e risposte in diretta, uno di voi ci fece una domanda sui videogiochi pubblicizzati su MTV. Ricordo anche che diedi una risposta un po’ acida, o forse un po’ fighetta. In parole povere, abbiamo sempre ignorato quei giochi: ci sembravano alla stregua di Farmville e degli altri fenomeni da baraccone facebookiani: capaci di radunare milioni di non-giocatori e dunque di scarso interesse per il nostro pubblico di riferimento.
Così, la scorsa settimana l’azienda che produce questi giochi ci ha invitato nella sua sede di Amburgo per provare un nuovo titolo in arrivo. Confessiamo di essere rimasti incredibilmente colpiti quando abbiamo scoperto che Innogames – gli sviluppatori dei giochi che abbiamo sempre ignorato – è un’azienda di tutto rispetto, che possiede un intero palazzo nel centro della città tedesca, ha 300 dipendenti e ne sta assumendo altri 100, è in crescita costante da quando esiste, ha 110 milioni di giocatori e fattura 70 milioni di euro all’anno. Innogames è una solida realtà europea, e noi l’abbiamo sempre ignorata.
Dopo avere svolto un tour degli splendidi uffici di Innogames (in cui abbiamo girato questo malefico Vine), gli sviluppatori ci hanno presentato il loro nuovo progetto: Rising Generals.
Chi non Risika non Rosika
Innogames è stata molto onesta nei nostri confronti: la loro filosofia nei confronti dei giochi che realizzano si basa sul concetto di aut aut: o funziona, o si chiude. Di conseguenza, il progetto che ci è stato mostrato potrebbe essere rimandato o addirittura cancellato, se non ritenuto soddisfacente. Ma, da quanto abbiamo visto, il pericolo sembra quantomeno scongiurato.
Rising Generals è un gioco strategico in tempo reale con ambientazione moderna, per PC (via browser) e per le piattaforme mobile iOS e Android, completamente cross platform e free to play. Qualcuno ricorderà certamente i casi di Travian e Ogame: Rising Generals fa parte della stessa famiglia, sebbene presenti un gameplay straordinariamente più evoluto e infinitamente più vicino a quello dei giochi strategici più blasonati.
Ogni giocatore ha a disposizione una base che viene generata in una zona circondata da territori liberi e occupati da altri giocatori. Ogni zona fa parte di una regione, e ogni regione fa parte di una nazione. Zone, regioni e nazioni sono collegate da degli istmi che permettono la comunicazione (e dunque la guerra) fra i vari territori, incentivando la creazione di strategie geopolitiche su scala mondiale.
Lo scopo del gioco consiste nell’espandere il proprio territorio. Di conseguenza, si inizia ad accumulare risorse per costruire truppe di terra, carri armati ed aerei per iniziare la conquista del mondo circostante. I territori liberi possono essere conquistati senza sforzo, al costo di qualche risorsa per costruire un avamposto. Lentamente, i territori che ci circondano (di forma pentagonale ma irregolare) iniziano a circondarsi di azzurro, il colore che identifica i nostri possedimenti. Così, inesorabilmente, ci si troverà ad avere a che fare con dei territori contesi, che porteranno alla guerra tra i giocatori.
Le battaglie avvengono in tempo reale e si svolgono in tre fasi, per la durata totale di un minuto: si inizia con un attacco aereo, si procede con l’artiglieria e infine con i carri armati. Tutto è animato a schermo, e quanto avviene è rappresentativo dello svolgimento della battaglia: vediamo aerei colpire la base avversaria e venire abbattuti dalla contraerea, mentre i carri armati si lanciano in scontri che lasciano parecchie carcasse sul campo. In alto, una barra ci indica l’andamento progressivo della battaglia, fino all’epilogo riepilogativo che ci mostra l’esito, con l’elenco delle conquiste e delle perdite. Sebbene non vi sia nulla da lasciare a bocca aperta dal punto di vista grafico, la scelta di animare le battaglie sembra azzeccata, e ci siamo divertiti nel seguire quanto avveniva sullo schermo. Ma la vera sorpresa è avvenuta nel momento in cui abbiamo avuto a che fare con l’interfaccia di gestione della nostra base.
La base è divisa in piani, e ogni piano della struttura assolve a una funzione. C’è una sala nella quale si gestiscono le risorse finanziarie, una dedicata ai nostri generali che influenzano la produzione di risorse, una dedicata alla gestione delle truppe, una con il consueto albero di ricerca e una sala intelligence che consente di gestire le spie, fondamentali per conoscere le risorse e le difese dei nostri avversari. Tutto è chiaro ma, al contempo, mostra una profondità che non ci saremmo mai aspettati in un gioco di questo tipo.
Impressionante, infine, lo zoom senza soluzione di continuità che ci permette di passare dal dettaglio della nostra base fino a una visione d’insieme dell’intero mondo di gioco. Il titolo è stato sviluppato in Adobe Air, e francamente non credevamo che questo framework permettesse questo genere di fluidità.
Un gioco portatile
Rising Generals, come detto, è un titolo cross platform pensato per girare indistintamente su browser e device portatili. Di conseguenza, gli sviluppatori hanno pensato il titolo per brevi sessioni. In altre parole, la partita-tipo è costituita dall’organizzazione delle proprie risorse e dall’impiego di qualche mossa strategica. Qualunque azione in gioco ha un tempo di cooldown, ed è pertanto necessario attendere alcuni minuti (a volte anche diverse decine di minuti) prima di potere ripetere la propria mossa. Il gameplay, dunque, dovrebbe svolgersi su ritmi piuttosto lenti, controbilanciati dall’azione in tempo reale che costituisce le fasi di attacco. Un po’ come in una partita di Risiko, se vogliamo, dove la mossa dura qualche istante e la pianificazione richiede molto più tempo.
Ovviamente saranno proposti in gioco alcuni strumenti a pagamento per consentire una crescita più rapida, ma nel complesso non sarà necessario investire un singolo centesimo per competere ad armi pari con gli altri giocatori del mondo. La fitta rete di alleanze che dovrebbe crearsi, infine, contruibirà al bilanciamento del titolo una volta lanciato sul mercato, nell’estate di quest’anno.

La nostra visita a Innogames si è rivelata una sorpresa sotto tanti punti di vista, e Rising General è soltanto la ciliegina sulla torta di una giornata passata a scoprire una realtà sempre più forte, che fino a qualche giorno fa ignoravamo. Vi consigliamo di tenere d’occhio i titoli a marchio Innogames, perché se consideriamo il fattore di crescita di questa società presto potrebbe diventare un vero colosso. Nel frattempo, possiamo goderci questo titolo strategico cross platform che ha mostrato una sorprendente profondità e che siamo davvero curiosi di approfondire.