Recensione

Rise of Nations Gold Edition

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a cura di Chomog

Dal creatore di Civilization IIL’ambizioso progetto Microsoft di proporre uno strategico in tempo reale con elementi gestionali si è rivelato vincente sugli avversari nel passato anno, il 2003, divenendo famoso tra le schiere degli amanti del genere e venendo proposto in questi mesi in edizione Gold con tanto di espansione al suo interno. Ricordiamo che Rise of Nations è un prodotto sviluppato sotto la cura di Bryan Reynolds, colui che al tempo contribuì a metter insieme Civilization II. Il bello di questo prodotto Microsoft è il rimanere ancorato ad una immagine prettamente bidimensionale evoluta alla massima potenza: non sarà quindi necessario chissà quale hardware per farlo girare in modo soddisfacente, ma allo stesso tempo verremo ripagati con una cura maniacale per le rappresentazioni dell’ambiente di gioco. Per di più Rise of Nations amplia le caratteristiche offerte dai precedenti lavori di Reynolds, proponendo una visione in larga scala delle varie civiltà che hanno segnato lo sviluppo dell’umanità. Saranno infatti ben 18 le tribù con le quali iniziare la scalata al successo, modificando anche a nostra interpretazione (e grazie alla nostra bravura) la loro evoluzione, portandole magari ben oltre quello che riferisce la storia.Ben 6.000 anni di storia aspettano di esser giocati e ripercorsi seguendo le tappe tecnologico-culturali, muovendosi tra i punti più importanti della storia del mondo grazie alle 8 epoche storiche, facendo un passo indietro rispetto ad Age of Mythology della stessa Microsoft, donando però al prodotto una maggior flessibilità di gioco.

Perché cambiare motore grafico?Con l’andare avanti della tecnologia in campo informatico, tutti i generi videoludici sono stati colpiti dal passaggio dal bidimensionale al tridimensionale; un esempio su tutti è la serie di Grand Theft Auto che ha ben beneficiato di questa transizione. Altri titoli invece, hanno perso quel carisma che li caratterizzava; quanto vale il comparto grafico 2D di uno Starcraft rispetto a quello 3D di un Warcraft 3?Ci sentiamo di dire che Reynolds ha operato la scelta giusta, ancorando il prodotto ancora alla snobbata, dalla maggior parte dei videogiocatori di nuova generazione, grafica sviluppata su due assi, sia per l’inutilità di aggiornare il PC con costosi upgrade che per la spettacolarità che, onestamente, ci sembra maggiore nei titoli del passato, tranne forse per alcune inquadrature utili più per mostrare il gioco che per giocarlo.Rise of Nations propone quindi una spettacolare e particolareggiatissima grafica bidimensionale rappresentata su piano isometrico (con tre livelli di zooming e la telecamera fissa). Le strutture sono assolutamente stupende, ricchissime di dettagli e tutte da ammirare nelle loro animazioni, nei loro colori e nella loro corposità ed imponenza: obelischi e meraviglie del mondo nascondono in proporzione degli edifici che chiameremo comuni, così come le unità militari, civili e speciali. Il gioco è poi condito da tantissimi effetti assolutamente stupendi, che non faranno rimpiangere quelli di Age of Empires e Red Alert 2, come il fumo, il fuoco delle esplosioni e dello scoppio della polvere da sparo, le macerie degli edifici che saltano via ed il terreno che viene letteralmente cambiato in base al nostro passaggio.Non da meno la scenografia di base sulla quale costruire, con alberi e parti rocciose ben amalgamati tra loro che si fondono con le costruzioni da noi posate: i corsi d’acqua, ad esempio, hanno piccoli massi a vista che generano delle micro-onde, giusto per citare uno di quei piccoli tocchi di classe proposti da questo gioco.Gli indicatori (barra della vita di edifici e linee di confine) non sono mai invasivi, presentandosi in maniera molto elementare dal punto di vista grafico. La musica è riflessiva, orecchiabile; fantastici, infine, gli effetti sonori: il rumore delle armi e quello delle costruzioni danno una soddisfazione impareggiabile mentre, passo dopo passo, costruiamo il nostro regno.

Le unità, le strutture e le risorse del mondoCome in ogni buon strategico-gestionale, anche in questo troveremo gli elementi principali che, mescolati tra loro, ci permetteranno di arrivare al nostro fine ultimo, globalizzare con il nostro volere e seguendo un nostro stile, virtualmente parlando, il mondo intero.Abbiamo tre tipologie di unità: quelle civili, il cui compito è la costruzione degli edifici e la raccolta delle risorse (i cittadini potranno comunque attaccare, seppure in maniera limitata, costruzioni ed unità); le unità militari dedite al combattimento (saranno disponibili diverse tipologie di fanteria, cavalleria, unità con armi da fuoco e meccaniche, unità aeree e marittime oltre a quelle di terra); ed infine le unità speciali, come carovane e mercanti.Costruire unità è semplice e divertente. Partendo dal nostro principale edificio potremmo costruire prima i semplici cittadini per poi ampliarci formando un piccolo esercito. Tutto questo iniziando dalle epoche più arcaiche fino ad arrivare ai giorni nostri, raccogliendo le cinque risorse principali del gioco che sono il cibo (stoccabile nelle fattorie, cinque per ogni città), il legname (creando una falegnameria vicino alle foreste), il metallo (con una miniera nei pressi di montagne o rupi all’interno del proprio confine), il petrolio (tramite pozzi petroliferi edificabili in acqua o in superficie) ed infine la ricchezza data dagli scambi commerciali tra le città della nostra nazione (quanto più saranno le nostre città e più largo il nostro impero, tanto più potremmo tassare queste operazioni e di conseguenza guadagnare di più).Vi sono infine elementi rari, come alcune risorse che per esser raccolte necessitano di un mercante creabile nel mercato (gemme, vigneti o animali da allevamento) e rovine nelle quali sono siti alcuni segreti che ci permetteranno di ricevere bonus perenni (questi scompariranno una volta acquisiti).L’evoluzione avviene tramite le biblioteche e le università, le une per la ricerca ed il passaggio delle epoche, le altre per migliorare le tecnologie in nostro possesso. Vi sono, infine, elementi di base noti a tutti i videogiocatori anche poco esperti del genere: una capitale (la conquista di questa annulla del tutto la nazione nostra o avversaria), le unità di gestione risorse (granaio, segheria, fonderia e raffineria), il tempio per l’espansione dei confini e le strutture militari come la caserma, il porto o zona di ancoraggio, la scuderia o fabbrica di automezzi, la fabbrica di macchine da assedio, la base aerea ed il centro missilistico per la creazione di missili convenzionali o nucleari.Il quadro delle costruzioni si completa con le fortificazioni (forti, avamposti e torri) e le meraviglie del mondo che, nel gioco principale, sono ben 14 e che ci permetteranno di beneficiare di particolari e ghiotti bonus ripagando il tempo e le risorse utilizzate per completarle.

La mia visione del mondo e dei miei rivaliLe particolarità di Rise of Nations sono la visibilità dell’area di gioco (in un primo momento nera ma che si colorerà al passaggio delle nostre unità, per poi divenire grigia nel caso in cui nessuna delle nostre strutture vi sia presente o nessuna unità possa visionarla quotidianamente), il confine di nazione che delimiterà l’area di “vita” delle nostre strutture e che non ci farà andare incontro alla terza particolarità, il logoramento (unità e costruzioni, infatti, subiranno un danno graduale e costante se collocate oltre i nostri confini). Vi è poi la tipologia di conquista della città: questa non si distruggerà quando coloro a sua difesa saranno annientati, ma verrà soggiogata dopo un arco di tempo, sempre se non vi saranno unità di appartenenza nel raggio di azione della città.Il multiplayer del titolo Microsoft si articola in partite tramite LAN o internet fino a 8 giocatori, con la possibilità non solo di giocare ma anche di osservare. La ricerca di “rivali” ed “alleati” avviene grazie al servizio di matchmaking offerto da gamespy, sul quale verrà creato un profilo se non ne avevamo già uno.Vi è infine la simpatica ed originale modalità “Conquista del Mondo” che rende il gioco come una partita di Risiko (il famoso gioco da tavolo) mostrando una grande mappa e mettendo in ballo delle carte bonus (le quali ancor di più riportano alla mente il board-game).

Troni e Patrioti, l’espansioneThrones & Patriots è l’espansione contenuta in questa Gold Edition di Rise of Nations. Tra le novità più interessanti vi sono l’aggiunta di ben sei nuove nazioni (americani, lakota, persiani, indiani, olandesi ed indiani) che come sempre avranno speciali bonus e caratteristiche, tre nuove meraviglie del mondo (giardini pensili, forte rosso e città proibita), 4 nuove campagne di conquista del mondo (Alessandro il Grande, Napoleone, Il Nuovo Mondo e La Guerra Fredda) ed i concetti di Senato, Governo e Patriota (con la creazione di un leader per accrescere la potenza economica e/o militare, nonché con 6 tipologie di governo quali Dispotismo, Repubblica, Monarchia, Democrazia, Socialismo ed infine Capitalismo).

HARDWARE

Sistema Operativo: Windows XP/2000/ME/98Processore: 500MhzMemoria: 128Mbyte RAMScheda video: 3D con 16Mbyte di RAMSpazio su hard disk: 1.6Gbyte Modem: 56.6Kbps (per il gioco online)

MULTIPLAYER

Lan o internet fino ad 8 giocatori Sistema mathmaking di gamespyPossibilità di assistere a partite sia in LAN che internet

– Stupenda gestione ed evoluzione tra le epoche

– Facile ed intuitivo

– Ottima espansione del gioco originale

– Durata delle partite abbastanza lunga

8.8

Meritatissimo il voto che concediamo a questo strategico-gestionale, Rise of Nations Gold Edition (comprensivo di Thrones & Patriots) è un sublime e ricercatissimo prodotto che allieterà le vostre ore dedite allo svago tramite il videoludo.

Un acquisto obbligato per chi ama non solo la storia ma anche i bei giochi. Consigliato a tutti grazie all’ottimo tutorial online, completissimo e che guida sia il giocatore novizio che quello ormai esperto attraverso l’evoluzione delle civiltà che hanno occupato il pianeta terra.

Voto Recensione di Rise of Nations Gold Edition - Recensione


8.8