Recensione

Rise & Fall: Civilta' in Guerra

Avatar

a cura di A bbbello

Nel 2001 lo sviluppatore Stainless Steel diede vita a Empire Earth, RTS che tuttora può essere considerato uno dei migliori rappresentanti del genere. A cinque anni di distanza, per mano della stessa software house arriva Rise & Fall: Civiltà in Guerra, titolo che ha rischiato seriamente di non vedere la luce a seguito di spostamenti e vicissitudini varie; infatti è stato il produttore Midway a incaricarsi di ultimare lo sviluppo, e questo passaggio di consegne sembra aver lasciato il segno…

Un comunissimo RTS…Il gioco, proponendo un mix tra realtà storica e fatti non basati sulla veridicità, narra le vicende di quattro civiltà (Greci, Romani, Persiani ed Egiziani), ognuna con le sue peculiarità e i suoi punti forti. Per esempio, mentre i Greci dispongono dei migliori arcieri, gli Egiziani possono fregiarsi dei loro edifici con più punti resistenza. Inoltre, ogni civiltà vanta consiglieri (figure che ci consentono di ottenere dei bonus, come riduzione dei tempi di addestramento delle unità, aumento dei punti ferita, maggiore velocità di raccolta delle risorse da parte dei cittadini e via dicendo) diversi. Dalle prime battute di gioco, Rise & Fall sembra uno strategico in tempo reale come tanti altri: dovremo infatti occuparci in primis della raccolta di risorse, vale a dire legno, oro e… gloria. Delle tre, certamente l’ultima è quella più importante, in quanto consente di aumentare il livello dell’eroe (di cui parleremo diffusamente più avanti) nonché di assumere i sopra citati consiglieri. Per accumularla, basterà esplorare la mappa, uccidere nemici o costruire le statue di gloria (che nome originale!). Dopo la costruzione dell’esercito, entreremo nel cuore del gioco, le battaglie. Sotto l’aspetto della varietà non ci si può di certo lamentare, tra assedi, difese della città, scontri navali e chi più ne ha più ne metta; peccato che ben presto le magagne comincino ad inficiare il divertimento. L’Intelligenza Artificiale delle truppe a volte rasenta il ridicolo: sovente i soldati si perdono chissà dove, tant’è vero che soltanto zoomando al massimo e con un po’ di fortuna riusciremo a ritrovarli. In altre occasioni il ritmo è tutt’altro che incalzante: ci vorranno anche ore per preparare un assedio o, al contrario, i nemici si faranno attendere decisamente a lungo, dandoci tutto il tempo di preparare un’accoglienza per come si deve. Se da un lato i meno avvezzi alle dinamiche degli RTS apprezzeranno questa scelta, i giocatori più smaliziati potrebbero patire un incedere troppo lento delle missioni.Il fiore all’occhiello del gameplay, comunque, è costituito dalle battaglie navali, davvero riuscitissime. Potremo utilizzare le imbarcazioni (tra l’altro delle vere e proprie caserme galleggianti che addestrano un tot di soldati in base alla loro capienza) per conquistare la nave nemica e unirla alla nostra flotta: dopo averla accuratamente agganciata, le nostre truppe partiranno all’arrembaggio e, uccisi tutti i nemici, avranno completato l’opera. Ben più appagante (senza dimenticare, beninteso, la precedente possibilità) è lo speronamento: previa “rincorsa”, la nostra nave spezzerà in due quella nemica colpendola perpendicolarmente. Qualche istante dopo vedremo i malcapitati di turno che cercano di raggiungere la riva… sempre che i nostri arcieri non li eliminino prima! Non vi nego un certo senso di frustrazione quando la situazione si capovolge… non è certo piacevole, dopo l’impatto, veder perire i nostri soldati sotto i colpi degli arcieri avversari.

… o no?In effetti Rise & Fall: Civiltà in Guerra si distingue dagli altri titoli del genere in quanto è un ibrido tra RTS e action in terza persona. Le figure degli eroi (otto in totale: Sargon II e Nabucodonosor per la Persia, Alessandro Magno e Achille per la Grecia, Ramses il Grande e Cleopatra per l’Egitto, Giulio Cesare e Germanico Cesare per Roma) rivestono un ruolo cruciale durante l’esperienza. Una volta arrivati al livello due, entrando in modalità Comando Eroe la visuale si sposta in terza persona e il concept in questi frangenti diviene quello di un qualsiasi hack’n’slash, con la possibilità di attaccare i nemici con la spada o con l’arco impartendo, nello stesso tempo, (pochi) ordini ai nostri soldati. Detto così, sembra un idillio, ma cotanta originalità instillata in uno strategico è stata sprecata con una realizzazione che definire perfettibile è un complimento: tanto per cominciare, il tutto risulta troppo confusionario sia per l’inquadratura non ottimale che per i continui cali di frame rate (nonostante un hardware di test piuttosto performante e con i dettagli abbassati al minimo). In più le azioni eseguibili sono così limitate che finirete col menar fendenti a casaccio, senza contare l’impossibilità di saltare ostacoli che nemmeno andrebbero definiti tali. A detta degli sviluppatori, il comando eroe va utilizzato strategicamente (dato che questa modalità, e ci mancherebbe, non dura all’infinito), ma ciò è soltanto una pura millanteria, considerato che riusciremo a rovesciare le sorti di una battaglia che sembrava compromessa in pochi istanti uccidendo, semplicemente con la pressione feroce dei tasti del mouse, decine e decine di nemici. Una magagna che lascia davvero con l’amaro in bocca.

Qualche problema di troppoGraficamente il titolo si difende piuttosto bene. In scenari abbastanza curati e dettagliati, spicca sicuramente la realizzazione dell’acqua. Il character design è anch’esso riuscito, purché non si zoomi troppo: in questo caso i modelli sono più spartani e troppo simili gli uni agli altri. Come già detto prima, molte volte assisteremo a irritanti cali di frame rate anche con i dettagli al minimo e con hardware di ultima generazione. Il sonoro, invece, raggiunge livelli migliori, grazie alle tracce musicali d’atmosfera e a effetti, comprese le voci (tutte in italiano), ben realizzati. Infine, qualche parola per le cut scenes, che non risultano ispiratissime: basta vedere le espressioni (sempre che si possano definire tali) dei volti dei personaggi principali…

HARDWARE

Requisiti di sistema:Sistema operativo: Windows 2000/XPProcessore: Pentium IV 1,5 GHz o superioreRAM: 128 MB (256 MB consigliati)3 GB di spazio libero su HDScheda audio compatibile con DirectX 9.0bScheda video compatibile con DirectX 9.0b

MULTIPLAYER

Rise & Fall: Civiltà in Guerra offre anche la possibilità, a un massimo di otto giocatori, di sfidarsi via Internet o via LAN su mappe già disponibili o create da voi ex novo tramite l’apposito (nonché molto profondo) editor.

– Dai creatori di Empire Earth

– Battaglie navali divertenti

– Qualche spunto originale…

-… ma mal realizzato

– Ritmi a volte troppo lenti

– IA delle unità spesso irritante

– Cali di frame rate anche con hardware molto performanti

6.8

Sicuramente apprezzabile il tentativo di unire elementi da hack’n’slash a un classico RTS, ma questo non basta, conta anche la realizzazione! Comandando il nostro eroe in terza persona, infatti, il gameplay risulta troppo sbilanciato a favore dell’utente, cosa che rende il gioco piuttosto semplice. Fortunatamente le battaglie navali – davvero divertentissime – risollevano un quadro generale minato anche da una realizzazione tecnica che mostra il fianco a qualche critica (un’Intelligenza Artificiale che lascia a desiderare e continui rallentamenti). Tuttavia, Rise & Fall: Civiltà in Guerra potrebbe rivelarsi, specie ai neofiti del genere, un titolo godibile. In ogni caso, dai creatori dell’ottimo Empire Earth era lecito attendersi qualcosa di più.

Voto Recensione di Rise & Fall: Civilta' in Guerra - Recensione


6.8