Anteprima

Ride to Hell

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a cura di andymonza

Un serpente d’asfalto si snoda nel deserto, mentre il tramonto avvolge il vasto paesaggio in un immenso abbraccio rosato. Il rombo del vostro fido chopper vi tiene compagnia, mentre macinate chilometri su chilometri, in cerca di un senso nella vostra vita confusa, in cerca della libertà. Per usare le parole di Hunter S. Thompson, gli anni ’60 erano erano un momento speciale di cui fare parte: la filosofia del Sex, Drugs and Rock’n’roll, la sensazione di energia e di vittoria contro tutto ciò che era vecchio, e tutto ciò che era male.Che apprezziate o meno il fascino e le follie dell’America di quegli anni, è con questa breve introduzione che abbiamo voluto cercare di esprimere quello che la presentazione di Ride to Hell ci ha trasmesso.Sembra proprio che i ragazzi di Deep Silver stiano investendo molto tempo e molte risorse nella creazione di concept realistici caratterizzati da una forte componente narrativa, che remano controcorrente rispetto al dilagare della piattezza contenutistica che attanaglia il mondo videoludico di questi ultimi anni. Dopo l’affascinante Cursed Mountain è arrivato il tempo per una carrellata su Ride to Hell: anche in questa occasione lo stadio di sviluppo ancora arretrato non ci ha permesso di vedere il gioco in movimento, ma l’entusiastica presentazione ci ha comunque dato idee sufficientemente precise sulle potenzialità del prodotto.

Easy RiderUn veterano del Vietnam, con la terribile esperienza di una lunga prigionia di guerra alle spalle, e davanti un futuro fatto di voglia di libertà e rifiuto verso un sistema che non funziona; è nei panni di questo complesso personaggio che ci caleremo grazie a Ride to Hell, titolo next-gen dalla forte componente free roaming in sviluppo per Xbox 360, Playstation 3 e PC.Subito dopo il ritorno a casa il nostro alter ego si reca da un suo vecchio amico, Oswald, in cerca di compagnia e fuga dagli orrori della guerra; per l’occasione rispolvera la sua vecchia moto, un chopper tenuto per lunghi anni in garage, memore di tempi migliori. Insieme ad Oswald comincerà la ricerca dei vecchi amici, con l’intenzione di mettere insieme un gruppo di free riders in cerca di libertà su e giù per le Route americane. Un concept del genere richiedeva ovviamente una gran quantità di territorio esplorabile: grazie al motore appositamente realizzato da Deep Silver avremo a disposizione ben 90 chilometri quadrati di pura America, altamente definiti e ben particolareggiati, e soprattutto senza caricamenti o “effetti nebbia”: raggiungete una collina od un’altura, e vedrete il territorio stendersi realisticamente di fronte a voi, con una linea dell’orizzonte di ampissimo respiro.

Hell’s AngelsL’obbiettivo di Ride to Hell è quello di ricreare le atmosfere tipiche dei gruppi di motociclisti nati subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, il cui vero boom esplose solo dopo il Vietnam. Considerati da diversi Stati Americani come vere e proprie organizzazioni criminali, queste associazioni conducono un’esistenza al limite della legalità, votata al puro vagabondaggio a cavallo dei loro rombanti bolidi d’acciaio.Mettere assieme un simile gruppo sarà il nostro scopo principale: durante il nostro girovagare per le highways statunitensi incontreremo una moltitudine di personaggi simili a noi, disillusi, in preda a dipendenza da droghe ed alcool, ed in cerca di qualcosa che dia un senso alla loro esistenza. Starà a noi convincerli che la nostra è la gang di motociclisti giusta in cui entrare, magari svolgendo delle missioni per loro. Un’altra componente fondamentale del gameplay saranno le gangs rivali, con cui dovremo fare i conti ogniqualvolta usciremo dal nostro territorio: sarà possibile combattere sia dalla moto che a piedi, in furibonde risse e successivamente anche con armi da fuoco.La personalizzazione sarà uno degli elementi salienti della scalata verso il successo come gang motociclistica: ogni aspetto sarà modificabile grazie ad appositi editors, dalle motociclette all’abbigliamento. Oltre alle diverse moto che arriverete a possedere, sarà possibile usare veicoli alternativi, come macchine e camion, ma questi ultimi non saranno personalizzabili né collezionabili.Ad assicurare una notevole longevità al titolo, oltre alla linea principale di quest, troveremo molte missioni secondarie, caratterizzate da temi adulti e spesso umoristici: ad esempio, vi ritroverete a procacciare della birra per le assetate ragazze del set di un film hard.

L’originalissimo concept fa di questo Ride to Hell un titolo da tenere seriamente d’occhio: se i titoli free roaming ormai abbondano sugli scaffali, l’atmosfera alla Easy Rider caratterizza e rende unico questo work in progress. Il comparto tecnico apparentemente solidissimo e la grande cura riposta nella modellazione fisica e caratteriale dei molti personaggi fanno sperare in un risultato più che soddisfacente. Inutile dire che non vediamo l’ora di saperne di più, anche se per avere tra le mani il prodotto finito occorrerà attendere fino a metà 2009, salvo ritardi.