Anteprima

Resistance 3

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a cura di drleto

Los Angeles – A pochi mesi dall’uscita Resistance 3 è stato oggetto di presentazione nel corso dell’E3 2011, per mostrare lo stato d’avanzamento dei lavori. Gli amanti della serie staranno aspettando con trepidazione il capitolo conclusivo di questa trilogia, nata su Playstation 3 e capace di ritagliarsi un discreto spazio all’interno della line-up Sony. Presentato da Marcus Smith di Insomniac, Resistance 3 racconterà le gesta di Joseph Capelli, un semplice soldato dell’esercito americano rifugiatosi ad Haven, dopo gli sconvolgenti avvenimenti che hanno concluso il secondo capitolo dove il nuovo eroe raccolse il testimone da Nathan Hale. In questa cittadina Joseph cerca la tranquillità e la pace che l’invasione delle Chimere gli ha privato in compagnia della moglie ed il giovane figlio. Nonostante sia stato ripudiato dall’esercito per gli avvenimenti occorsi quattro anni prima, Capelli cova ancora il desiderio di vendicarsi delle Chimere, ormai ad un passo dalla vittoria nei confronti dell’umanità, sull’orlo dell’estinzione, essendo sfuggito al rastrellamento alieno circa il 3% della popolazione globale. Quando gli si presenta dunque l’occasione di vendicarsi dei feroci alieni, Joseph non ci pensa due volte, prova a mettere al sicuro la famiglia e parte per un lungo viaggio verso New York, luogo il quale sarà possibile assestare un duro colpo agli invasori.

Tre demoLa presentazione è stata incentrata su tre demo diverse, ognuna in grado di mostrare fasi di gioco prese di peso da momenti diversi della campagna, utili comunque per capire il taglio ed il ritmo dell’azione. La prima sezione presentata era esattamente quella utilizzata durante il media briefing di Sony. È stato dunque mostrato l’agguato ad un Drop Ship delle Chimere in un luogo nei pressi di St. Louis. Accompagnato da alcuni sparuti membri della resistenza Capelli ingaggia un furioso combattimento con il mezzo volante e le truppe da lui contenute. L’occasione è buona per vedere in azione il solito divertente arsenale messo in piedi da Insomniac, diviso tra armi dall’aspetto e dal suono convenzionale ad altre invenzioni originali, con proiettili capaci di attraversare i muri, scudi da lanciare sul campo di battaglia o mirini in grado di seguire l’obiettivo anche se questo sta saltando da un tetto all’altro. Due grandi novità che dovrebbero cambiare l’approccio al gioco saranno la rinnovata intelligenza artificiale, molto più dinamica ed aggressiva, ed un level design decisamente più ispirato che ci vedrà combattere in livelli ampi ed articolati su più livelli, che ci consentiranno di impostare lo scontro in maniera più libera, magari in base alle armi in quel momento a nostra disposizione. Portare il gioco quattro anni avanti ha consentito anche di introdurre tutta una serie di nuove Chimere e di nuove tecnologie aliene, come per esempio una sorta drone capace di gettare uno scudo in grado di rendere invulnerabile il suo obiettivo (e quindi da distruggere prima di poter far fuori l’alieno protetto) ed altri nemici armati di Jetpack, che permetterà loro di volare letteralmente da un punto all’altro della mappa, capacità che li renderà particolarmente ostici da colpire oltre che imprevedibili. Non mancheranno comunque avversari di ingenti dimensioni, somiglianti ad enormi insetti, da abbattere con tutta l’artiglieria pesante a disposizione, o i Brawler, enormi esseri bipedi tanto forti quanto stupidi, capaci di assestare devastanti uppercut, oltre che di caricare a testa bassa. In un livello più avanzato, ambientato tra i boschi innevati delle Pennsylvania, tutte queste innovazioni trovano compimento in una missione dall’approccio stealth nella quale Joseph deve provare a raggiungere una miniera abbandonata senza essere scoperto da minacciosi cecchini Chimera, ammantati oltretutto da un dispositivo di occultamento ottico. Questo permetteva dunque di avere diversi approcci alla missione, come per esempio avanzare a viso aperto abbattendo velocemente tutti i nemici che si frapponevano di fronte a noi, provare a stanare i cecchini ripagandoli della stessa moneta o infine provare a sgusciare inosservati tra le loro linee. Dovremo stare attenti a non attirare troppo l’attenzione nemica, dato che la barra della salute non si rigenererà automaticamente dopo pochi secondi costringendoci dunque a scovare qualche medipack in giro per il livello. Interessante invece la possibilità di ottenere nuovi perk e miglioramenti utilizzando in maniera intensiva e con abilità determinate armi. Tutti questi miglioramenti non vanno comunque a rivoluzionare una struttura di gioco molto classica, che con questo terzo capitolo prova semplicemente ad ampliarsi e migliorarsi, cercando soprattutto un approccio diverso alla narrazione, essendo ora parte non più di un esercito in rotta, ma di uno sparuto gruppo di guerriglieri spinti da una flebile speranza di vittoria e salvezza.

Resistance Tre-DimensioniLa demo mostrata è servita anche per introdurre il 3D nella serie. Il comparto grafico, piuttosto sporco e dominato dai toni scuri, nonostante non faccia gridare al miracolo, partecipa a creare l’atmosfera di rovina ed incuria che l’invasione aliena ha portato con sé e l’impotenza dell’umanità di fronte alla tecnologia delle Chimere. Nei pochi minuti di demo la profondità possibile grazie al 3D ci ha lasciato una buona impressione, non calcando troppo la mano sull’effetto tridimensionale. Nonostante la prossima pubblicazione, il codice presentava ancora alcune evidenti limitazioni, soprattutto per quanto riguarda l’intelligenza artificiale nemica o la pulizia grafica, entrambi elementi che Smith ha garantito sono già stati corretti dal team di sviluppo e che sono stati mostrati a Los Angeles per via di una build piuttosto vecchia.Chiacchierando con lo sviluppatore a fine della presentazione abbiamo inoltre scoperto come il team abbia imparato molte cose grazie al multiplayer di Resistance 2. Una modalità competitiva a 60 giocatori si è rivelata infatti troppo difficile da gestire, per via di match che difficilmente riuscivano a raggiungere il numero prefissato di partecipanti, la disorganizzazione della varie squadre ed alcune conseguenze non preventivate che sono andate a rovinare il gameplay, come la difficoltà nel trovare punti di respawn che non brulicassero di nemici pronti a farvi la pelle in pochi secondi, o a fare qualsiasi altra cosa oltre che uccidere nemici, davvero troppi per non trovarsene sempre un paio tra i piedi. Resistance 3 proporrà dunque una modalità competitiva leggermente più classica e focalizzata che consentirà ad un massimo di sedici giocatori di sfidarsi in arene studiate in maniera ottimale, in grado di convogliare le partite in una direzione specifica e di consentire alle due squadre di fare altro oltre che uccidere avversari.

– Armi sempre originali

– Gameplay solido

– Discreta varietà delle ambientazioni

Resistance 3 si configura come il capitolo finale di una serie ormai celebre e ben delineata. Gli sviluppatori hanno dunque optato per una politica di miglioramento e ottimizzazione del gameplay classico, provando a rendere gli scontri con le Chimere più intensi e vari, senza comunque andare a stravolgere il feeling con le armi o l’approccio alla battaglia. Il titolo Insomniac sembra comunque uno sparatutto in prima persona piuttosto solido, che potrebbe trovare in un arsenale vario, originale e viscerale il perno col quale fare breccia tra gli appassionati. Prima di esprimere ulteriori giudizi dovremo provare estensivamente il gameplay e provare ad addentrarci maggiormente nell’odissea di Joseph Capelli. Restate con noi.