Anteprima

Resistance 3

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a cura di Zartas

Sono passati ormai cinque anni dall’uscita del primo capitolo di Resistance, avvenuto in concomitanza con l’arrivo sul mercato della console next gen di casa Sony. Ghiotto FPS dai toni apocalittici, Resistance divise la critica, combattuta fra il riconoscere la qualità del titolo e delusa a causa delle parzialmente disilluse aspettative (fondamentalmente grafiche). Quale che sia il vostro giudizio, è innegabile che il brand di Resistance sia un esponente importante per quanto riguarda l’universo Playstation: non a caso gli sviluppatori Insomniac sono ormai prossimi alla pubblicazione del loro nuovo lavoro, Resistance 3. Il titolo, come forse già saprete, è ormai completo e si prepara ad attraversare una lunga fase di rifinitura: gli sviluppatori hanno pertanto optato, durante gli show della recente GDC, di mostrare non più spezzoni della campagna single player, bensì di rivelare alcuni dettagli relativi al comparto multiplayer della loro nuova creatura: vediamo insieme dunque la sorprendente rotta presa da Resistance 3.

Cambio di rottaPer quanto riguarda l’esperienza multigiocatore di Resistance, gli sviluppatori Insomniac hanno sempre optato per i grandi numeri: 40 erano i giocatori supportati da Fall of Man, mentre Resistance 2 arrivò a toccare la bellezza di 60 partecipanti. Pertanto, se dovessimo ricercare una legge di proporzionalità all’interno dell’universo videoludico, potremmo aspettarci un ulteriore incremento di giocatori: sorprende invece vedere come, al contrario, gli Insomniac abbiano optato per una drastica riduzione del numero di sfidanti nell’arena multiplayer. Resistance 3 vede infatti un ridimensionamento della scala di gioco, garantendo al massimo sale per 16 giocatori: questo cambio di rotta, spiegano gli sviluppatori, si basa sul desiderio di focalizzare maggiormente l’azione di gioco, al fine di garantire un’esperienza meno caotica è più “intima”. L’inevitabile contro dei precedenti capitoli di Resistance era quello di non riuscire a sentire appieno una partita, complice l’enorme dimensione delle mappe e la pletora di giocatori che le affollava. Ciò significava che un bravo giocatore difficilmente potesse guidare il proprio team alla vittoria, lasciando inevitabilmente le sorti di ciascuna partita nelle mani dei suoi compagni: avere un commilitone ansioso di suicidarsi sotto i cannoni a impulsi del nemico non era di certo simpatico, tuttavia poco si poteva fare per impedirlo. Il cambio di rotta sposta quindi il focus dell’azione dagli scontri su larga scala fra legioni di chimera e umani a una dimensione più ristretta, in cui il duello uno contro uno sarà predominante. Detto questo, possiamo aspettarci che i giocatori più abili nello scontro vis-à-vis saranno in grado di dare una sensibile scossa al corso della partite. In una parola, Insomniac ha voluto compattare e dare una struttura più solida al multigiocatore di Resistance 3, riducendo il numero di giocatori a 16 e garantendo quindi un maggior controllo di ogni situazione di gioco: una virata in direzione Call of Duty?

Resistance: Fall of Duty?Ci rendiamo conto che paragonare un FPS futuristico arcade con Call of Duty possa risultare azzardato, tuttavia da quanto è stato rivelato, sembra che gli Insomniac abbiano preso alcuni elementi dalla serie Activision, rimescolando gli ingredienti e presentando un piatto decisamente invitante. Un buon esempio sono di sicuro i perk con cui personalizzare il vostro personaggio: le abilità passive andranno da classici come la riduzione del rinculo delle armi e un incremento della durata della corsa fino ad altre più ricercate, come ad esempio la possibilità di creare un Doppelganger con cui potrete attirare l’attenzione dei vostri avversari. A ciò si aggiunge un sistema di killstreak, ricompense che vi verranno concesse automaticamente per i vostri bagni di sangue: ad esempio, dopo tre uccisioni i giocatori avranno la possibilità di attivare una sorta di mimetica ottica che li occulterà alla vista degli avversari. Altro ricercato gadget sarà una sorta di anello di energia che verrà emesso dalla vostra cintura, danneggiando tutti coloro che tenteranno di attaccarvi in mischia.D’altro canto, è inevitabile pensare a come gli aficionados del multiplayer di Resistance possano temere un calo dell’intensità nell’azione di gioco, dovuto alla diminuzione del numero di giocatori. Niente paura: il rescaling ha ovviamente colpito anche le mappe, che verranno adattate nelle dimensioni per le modalità di gioco previste, che sembrano non allontanarsi dai classici. Saranno infatti presenti deathmatch e modalità ad obiettivi come il Cattura la Bandiera. Ciò è dovuto anche al design delle ambientazioni esclusivamente per la modalità multigiocatore: per garantire il massimo della qualità e un level design ottimale, gli Insomniac hanno infatti deciso di costruire tali mappe da zero, senza adattare scenari già presenti nella campagna single player.

E la coop?Il brand di Resistance ha sempre supportato modalità cooperative, benché sotto forme differenti nei due capitoli precedenti: Fall of Man dava la possibilità a due giocatori di affrontare la campagna insieme, mentre Resistance 2 garantiva un’eccellente e ben costruita modalità cooperativa online, in cui un massimo di otto giocatori dovevano impegnarsi nello sterminio di ondate di Chimera in missioni varie su differenti setting ambientali. Tale modalità è stata purtroppo soppressa in Resistance 3, che garantisce invece un ritorno alla proposta di Fall of Man: preparatevi quindi a imbracciare le armi per il pianeta Terra con un amico, sia in locale che online.

– Gameplay ridimensionato

– Maggiore personalizzazione

– Mappe disegnate ad hoc

La modalità multigiocatore di Resistance 3 non può che lasciare colpiti tutti coloro che abbiano testato il multiplayer dei suoi due predecessori: una massiccia riduzione del numero di giocatori e dell’ampiezza delle mappe viene giustificata dagli sviluppatori Insomniac con l’intenzione di voler garantire un’esperienza di gioco più controllata e strutturata, in cui verrà maggiormente premiata l’abilità dei giocatori. Se a ciò aggiungiamo elementi quali perk e killstreak à la Call of Duty, potremmo ritrovarci fra le mani un prodotto davvero interessante, benché forse più omologato agli standard cui il mercato ci ha abituato.