Recensione

Resident Evil code: Veronica X

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a cura di Bishop

Era ora che anche i possessori di una PS2 potessero rabbrividire con la serie che ha fatto la storia del survival horror su Playstation. E così, fresca fresca è arrivata la conversione riveduta e ampliata di Resident Evil Code: Veronica X che i possessori di Dreamcast conosceranno molto bene.Una volta inserito il DVD nel vostro monolito nero sarete subito immersi in una breve presentazione molto coinvolgente che lascerà spazio ad un antefatto molto dettagliato una volta selezionata la voce “NEW GAME”. Il filmato introduttivo è curato nei minimi dettagli e rasenta la perfezione nel primo piano degli splendidi occhi azzurri di Claire Redfield, la protagonista femminile del gioco.Si comincia grazie a Rodrigo, un agente della Umbrella che nel momenti in cui l’isola si trasformerà in un inferno di zombie non esiterà a liberare dalla sua buia cella Claire Redfield. Gli appassionati della serie la ricorderanno come l’eroina di Redident Evil 2 su PSX. Ma cosa ci fa Claire in una tetra cella? La nostra bella eroina, dopo essere fuggita da Raccoon City, viene catturata dalla Umbrella, mentre tentava di infiltrarsi nel quartier generale della società alla ricerca di suo fratello Chris. Come avremo modo di scoprire presto, gli scienziati della Umbrella hanno liberato ancora una volta il micidiale T-Virus responsabile della trasformazione della popolazione dell’isola in zombie e mostri vari.Una volta fuori dalla cella ha inizio l’incubo e non occorrerà aspettare molto prima di imbatterci nei primi zombie che ci appariranno in tutto il loro putrido splendore, neanche a dirlo, in un cimitero. Certo, all’inizio è raccomandata la fuga visto che il coltello che avremo tra le mani nulla può contro l’esercito dei non-morti. Ma non preoccupatevi, ritornerete sulla scena per far piazza pulita più di una volta.Man mano che procederemo nell’avventura avremo modo di imbatterci in altri poco piacevoli nemici a partire dai fastidiosi dobermann infernali, veloci e micidiali, fino ad arrivare agli hunter, rapidi e letali, che faranno sudare Chris durante la sua parte di avventura. Eh sì, perché in RE Code: Veronica X avremo la possibilità di controllare entrambi i fratelli Redfield oltre a Steve Burnside, un ragazzo carino, che si incontra da subito e che di tanto in tanto arriva al momento giusto per salvare Claire con delle entrate di sicuro effetto alla Keanu Reeves di Matrix, per intenderci, con tanto di blocco dell’immagine e sparatorie a due mani. Con questi personaggi i tanti mostri presenti avranno pane per i loro …ehm… denti, soprattutto grazie al vasto arsenale disponibile nel gioco: a partire dall’efficace, anche se poco potente, pistola, troveremo una balestra, un lancia granate, un bel fucile a pompa stacca teste, una mitragliatrice automatica, un doppio uzi, un fucile AK47 e per finire anche una magnifica magnum. All’inizio si soffre un po’ con la pistola e le munizioni limitate, ma con la dovuta mira e senza farci prendere dal panico non si avranno troppi problemi. Il consiglio è di non abusare delle armi perché l’avventura è molto lunga e, si sa, c’è sempre bisogno di buon sano piombo. Nel corso del gioco si trovano delle comode e vecchie macchine da scrivere che ci permettono di salvare la situazione di gioco a patto di avere nastri disponibili. L’idea di salvataggio è originale ma sarebbe stato meglio disporre di salvataggi più frequenti perché talvolta le macchine da scrivere sono lontane e tra noi e loro, ci sono sempre un po’ di mostri. Il punto dolente è dato dai tempi di caricamento che compaiono ogni qual volta ci sono da aprire porte e percorrere scalinate, e dopo un po’ la cosa risulta, come accadeva anche negli episodi Psx, un tantino noiosa.L’ultima nota dolente che è doveroso riportare sta nei fastidiosi rallentamenti dovuti alla conversione dalla versione americana NTSC (60Hz) alla versione europea PAL (50Hz) con tanto di comparsa di bande nere.Comunque state tranquilli perché i difetti riportati sono solo una macchia (di sangue naturalmente) per questo titolo che è davvero molto bello e avvolgente.

GraficaIl risultato grafico del gioco sulla PS2 è di sicuro effetto e l’ambientazione creata è davvero realistica e inquietante. Le scene all’aperto, al buio, con la nebbia o con del fumo permettono al giocatore di immergersi completamente nella situazione e ovviamente la tensione diventa palpabile. Anche al chiuso, il gioco ripropone dettagli terrificanti grazie ad un gioco di luci e ombre estremamente realistico e tenebroso. Il massimo viene raggiunto nei posti bui laddove è necessario ricorrere al nostro inseparabile accendino che riproduce ombre tremolanti che regalano grosse emozioni. Una menzione speciale va fatta per la telecamera che rende il gioco ancor più inquietante perché non svela mai cosa c’è dietro l’angolo e l’effetto risultante quando ci si trova di fronte a poco più di 1 cm uno zombie sanguinolento non ha bisogno di spiegazioni.

AudioGli effetti sonori di RE sono grandiosi grazie al suono stereo che riproduce con grande profondità sia tutti i rumori (battiti del cuore, passi ecc.), sia il tetro lamento degli zombie. Se poi disponete di un impianto dolby surround allora vi sentirete immersi nell’ambientazione. E’ davvero un gran peccato che il gioco non sia stato tradotto in italiano perché si perde un po’ dell’atmosfera della storia contenuta nei dialoghi troppo complessi da capire per persone che non siano degli esperti di inglese.

GiocabilitàPer quanto riguarda il sistema di controllo, i fedeli appassionati della saga non avranno problemi; tuttavia i controlli risultano abbastanza immediati anche per i novizi della serie. L’unica cosa che limita la giocabilità sta nei movimenti talvolta troppo lenti di Claire che rendono il gioco talvolta non realistico e quindi non all’altezza delle ambientazioni grafiche e sonore.

LongevitàUna piacevole novità è rappresentata dalla longevità del gioco che a differenza dei precedenti episodi della serie si presenta lunga e articolata con tanti “bei” posti da visitare, tanti enigmi da risolvere, ma soprattutto tanti “bei” mostri da ammazzare. Insomma, state pure tranquilli perché Code Veronica vi terrà incollati al vostro joypad per molte terrificanti ore.

Ambientazioni e suoni davvero terrificanti.

Tempi di caricamento piuttosto lunghi.

E’ in inglese!

8

In conclusione REC. Veronica X rappresenta attualmente uno dei migliori giochi del genere survival horror presente sul mercato per il monolito nero in attesa di silent hill 2. La riuscita di questo genere di titoli sta tutta nel numero di battiti cardiaci al minuto che vengono generati ai poveri videogiocatori e di sicuro CAPCOM non ha niente da imparare da nessuno a tal proposito e vi assicuro che se giocherete da soli, al buio, con un buon impianto audio, avrete bisogno di rifiatare di tanto in tanto per riprendere un ritmo cardiaco regolare.

Voto Recensione di Resident Evil code: Veronica X - Recensione


8