Anteprima

Resident Evil: The Mercenaries 3D

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a cura di U MastrU

Grazie al Captivate di quest’anno, abbiamo potuto mettere le mani su nuove succulente informazioni per quanto riguarda Resident Evil: The Mercenaries 3D, la nuova iterazione del brand di casa Capcom per la nuova console portatile tridimensionale targata Nintendo. La prima è che il gioco, molto probabilmente, conterrà anche una demo di RE: Revelation, episodio dallo stampo più classico che dovrebbe portare avanti la storia della serie principale interrotta con Resident Evil 5. Per coloro che non conoscessero la natura del titolo (che comunque rimandiamo alla nostra precedente anteprima), che sarà disponibile a Giugno, ecco una breve panoramica: il cardine del gameplay di Mercenaries sarà quella modalità “Mercenari” che dal secondo capitolo della serie è stata solo un’aggiunta da affiancare alla classica Storia. Questa prevede di scegliere un personaggio, guidato in terza persona con telecamera alle spalle, con cui affrontare diversi stage, le cui strutture sono prese direttamente dalla modalità campagna (nel caso in questione da quelle del quarto e del quinto capitolo della serie) e cercare di uccidere il maggior numero di nemici entro lo scadere del tempo previsto. Una formula che, come si sarà intuito, pone l’accento sul ritmo frenetico e sulla necessità di inanellare uccisioni in sequenza sfruttando le munizioni disponibili al fine di ottenere alti punteggi. Uno shooter in terza persona a tempo e altamente adrenalinico che vi costringe ad elaborare strategie di movimento sulla mappa al fine di ottenere i bonus sparsi al suo interno, sfuggendo al contempo all’orda di nemici che vi assalirà da ogni parte: questa è la struttura di base, né più, né meno.

Tra Score attack e RpgVeniamo ora alle peculiarità di questa iterazione del brand per Nintendo 3DS. Il titolo che a Giugno ci ritroveremo tra le mani ricalca molto fedelmente la formula che gli amanti dello score attack hanno divorato in Resident Evil 4 e Resident Evil 5, inutile negarlo. Va comunque detto come la formula, che comunque benissimo si adatta all’approccio “mordi-e-fuggi” delle console portatili, è stata riproposta con delle varianti. Questo è naturalmente un bene, tanto più che l’offerta videoludica di quella che è sempre stata una semplice aggiunta come prodotto stand alone è assai rischiosa. Tra quelle più rilevanti dobbiamo citare innanzitutto quella del timido inserimento di meccaniche di potenziamento dei personaggi. Saranno disponibili infatti 30 perks tra i quali dovremo selezionarne tre all’inizio di ogni stage. Questi andranno sbloccati ottenendo punteggi predefiniti in alcuni livelli e comprenderanno miglioramenti nelle abilità di cura, tempo di ricarica delle armi ridotto, maggiore precisione o potenza di determinate categorie di bocche da fuoco, maggiori possibilità di sopravvivere ad attacchi che normalmente decreterebbero la morte immediata del personaggio o, ancora, la possibilità di arrecare danni elettrici associati agli attacchi corpo a corpo e molte altre ancora. La varietà di questi miglioramenti è dunque assicurata così come l’aumento di profondità di meccaniche altrimenti troppo piatte. Non è tutto: gli sviluppatori hanno anche assicurato che utilizzando con costanza gli stessi perks, questi otterranno punti esperienza che permetteranno di farli salire di livello (quelli previsti sono tre) diventando ovviamente più efficaci. Un’ altra novità degna di nota e assolutamente inedita per la serie, è la possibilità di muoversi e sparare (o ricaricare o curarsi) nello stesso tempo. La feature era già nota, ma adesso abbiamo dettagli più precisi sul suo funzionamento. Se la pressione continuata del dorsale destro permette, in congiunzione alla levetta analogica, di sparare con precisione, la pressione di entrambi i pulsanti dorsali garantirà invece l’abilità di eseguire movimenti tenendo l’arma pronta al fuoco in una posizione fissa. Inutile dire quanto ciò giovi al ritmo degli scontri a fuoco e quanto sia significativo il fatto che gli sviluppatori abbiano finalmente dato ascolto alle critiche riguardo a meccaniche di gameplay che, a parere dei più, erano ormai anacronistiche. Ad aggiungere pepe e dinamismo agli scontri sarà anche il sapiente utilizzo dello schermo touch: esso non solo ospiterà la mappa dell’area ma anche l’inventario e con un semplice tocco sarà consentito curarsi o cambiare arma senza che il ritmo dell’azione ne risenta. I personaggi disponibili saranno, a quanto pare, otto. Figureranno, naturalmente, i volti più noti della serie: Albert Wesker, Chris Redfield, Claire Redfield, Hunk, Jack Krauser, Jill Valentine e Rebecca Chambers. Ignota l’identità dell’ultimo personaggio utilizzabile. Garantita, ovviamente, la diversificazione non solo estetica e di equipaggiamento, ma anche di caratteristiche (velocità, resistenza ai danni, danni inflitti) tra i nostri beniamini.

Massacro cooperativo e aspetto visivoNovità anche dal fronte della modalità cooperativa: è prevista sia online che in locale. Se da un lato desta perplessità l’assenza di una chat vocale, la cui assenza non riesce ad essere compensata da comandi in-game, dall’altra parte l’incremento di divertimento garantito da un partner umano è un ottimo valore aggiunto. Ne beneficeranno non solo il punteggio e il bonus moltiplicatore, grazie al fatto che il bonus per le uccisioni in serie sarà comune ai due giocatori, ma anche l’efficacia delle mosse corpo a corpo: già interessanti di per sé, saranno più potenti nonché spettacolari quelle eseguibili esclusivamente in tag-team con il parter. Il net-code, almeno in modalità locale, sembra già molto solido.Piccola chicca, infine, l’introduzione di un tutorial che dovrebbe introdurre i neofiti, tanto del brand, quanto della console, nel cuore delle meccaniche di gioco e dei controlli, senza troppi traumi.Dal punto di vista visivo il gioco sembra riuscire mantener fede alle promesse degli sviluppatori di renderlo graficamente degno delle versioni per console casalinghe. Il livello di dettaglio dei personaggi, le loro animazioni, la mole di poligoni impiegata e sopratutto effetti particellari ed esplosioni risultano pienamente soddisfacenti e si fondono al meglio con il 3D implementato nella console; lo stesso non può dirsi per le ambientazioni, meno curate e piuttosto scarne.

– Formula collaudata e adatta al formato

– Graficamente ottimo

– Meccaniche di gioco arricchite

La scelta di proporre quello che è sempre stato un semplice diversivo come prodotto a sé stante è sicuramente coraggiosa. I miglioramenti introdotti nella formula al fine di rendere il prodotto appetibile, nonostante la natura ripetitiva della modalità “Mercenari” sono apprezzabili. La partita si giocherà probabilmente sugli sbloccabili e su quanto possa riuscire a rendere il titolo meno ripetitivo e più longevo possibile (vedi solida modalità online).