Recensione

Resident Evil: Mercenaries 3D

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a cura di Slice

Se si raccontasse delle tante o presunte “operazioni commerciali” perpetrate dalle varie software house sfruttando le serie più famose o i nomi più importanti a loro disposizione, non basterebbe un articolo. Quando, insieme a Nintendo 3DS, Capcom aveva annunciato tra i titolo in sviluppo Resident Evil: The Mercenaries 3D, sia la stampa che il grande pubblico si erano allertati, intuendo come questo titolo potesse essere in realtà un apripista o, come viene chiamata in gergo tecnico, una demo tecnica. Dopo averlo provato in sede di recensione purtroppo dobbiamo confermare le nostre sensazioni e inserire il titolo di Capcom all’interno della categoria “operazioni commerciali”. Scopriamo insieme il perché.Resident Evil: The Mercenaries 3D non è altro che il famoso bonus game che da Resident Evil 3 in poi è diventato un punto stabile all’interno dei titoli della famosa saga horror. Per chi ha avuto la fortuna di provarlo, questo minigioco ci mette nei panni di uno dei famosi personaggi della serie e, all’interno di arene ben delimitate, con il duplice scopo di sopravvivere alla massa di zombi affamata delle nostre carni e parallelamente cercare di raggiungere il miglior punteggio possibile prima dello scadere del tempo. Il titolo Capcom, infatti, è stato tramutato in un gioco a pagamento, mantenendo però lo schema e l’assoluta semplicità di un bonus game: storia assente e mancanza di contenuti degni di un titolo pacchettizzato.

Sparare per sopravvivere…Come avete perfettamente intuito la storia è ridotta all’osso – per non dire completamente assente – e il tutto si riduce ad un provare e riprovare il livello di gioco per compiere ogni volta un punteggio migliore e, in determinati frangenti, sbloccare qualche segreto. Ad aiutare nella frenetica sensazione di gameplay che il gioco trasmette, ci pensano i comandi che, una volta presa confidenza, risultano perfettamente adattati alle caratteristiche di Nintendo 3DS. Chi ha giocato un qualsiasi vecchio Resident Evil si troverà a suo agio, eccezion fatta per la mancanza del secondo analogico di destra, a cui sopperiscono i due dorsali. Inoltre, una grossa innovazione è data dalla possibilità di fare dei piccoli passi avanti o indietro o degli strafe laterali anche con la pistola puntata contro uno zombi. Nonostante questa sia, da sempre, stata una feature richiesta a gran voce da un sacco di fans, a conti fatti, vista l’enorme frenesia di cui è pervaso il gioco, la novità risulta gradita, ma non indispensabile. Altra novità è data dall’inserimento di alcune skill passive (molto simili ai perk di Call of Duty) che, una volta sbloccate, porteranno ad un aumento delle statiche del nostro personaggio, incrementeranno la capienza dei suoi caricatori e così via. Il numero totale di questi potenziamenti è trenta, tutti unici, e per ogni personaggio sarà possibile selezionarne un massimo di tre. Come dicevamo poco sopra, al di là del gameplay vero e proprio, quello in cui il titolo Capcom manca completamente il bersaglio è nell’assenza cronica di contenuti. Sei livelli di gioco presi da diversi capitoli della saga, solamente otto personaggi da sbloccare (con alcune mancanze importanti, su tutte Leon) e un solo costume alternativo, non sembrano in grado di giustificare il prezzo pieno del titolo e, ancor più grave, mantenere alto l’interesse e il fattore giocabilità da parte del player.

Zombi party!Ad acuire in parte la mancanza dei contenuti del titolo, ci pensa una modalità cooperativa che ci permetterà di giocare, sia in locale che online, i diversi livelli di gioco. Se le partite in locale non hanno riservato particolari problemi, a soffrire di qualche problema è stata la modalità online, con qualche caricamento un po’ troppo lungo e, soprattutto, con l’interruzione momentanea della missione, in alcune occasioni, dovuta proprio a questo problema.Se a tutto questo si somma l’assoluta mancanza di leaderboard che permettano ai giocatori di tutto il globo di potersi confrontare, si intuisce abbastanza facilmente di come probabilmente la casa giapponese abbia inserito in fretta e furia la modalità online senza curarla in modo particolare. Un peccato che non può essere perdonato visto l’enorme e valido lavoro messo in piedi per i comparti multiplayer di diversi titoli Nintendo 3DS fino ad adesso, con esponenti massimi della categoria come Super Street Fighter IV 3D (della stessa Capcom!) o Dead or Alive: Dimensions.

Facciamo il lifting agli zombi!Andando ad analizzare il lato squisitamente tecnico del gioco, abbiamo avuto la sensazione di come il titolo sia servito da apripista e test per Nintendo 3DS in vista del vero titolo della saga in uscita in autunno chiamato Resident Evil: Revelations. Seppur il level design si lasci apprezzare soprattutto per l’ispirazione agli ambientati nei precedenti Resident Evil, anche in questo caso non abbiamo potuto fare a meno di notare dei piccoli difetti generati particolarmente da uno sviluppo “tirato” e distratto. Seppur nel complesso graficamente il titolo sia tra i migliori su questa console, la presenza di un frame rate alquanto instabile e soprattutto la comparsa qua e là di qualche glitch denotano anche qui una certa leggerezza nell’approccio del progetto da parte degli sviluppatori. Niente da segnalare per quel che concerne il comparto audio con musiche e campionature probabilmente prelevate di peso dai precedenti capitoli della serie e riutilizzate in Resident Evil: The Mercenaries 3D.A conti fatti è innegabile come, a primo acchito, Resident Evil: The Mercenaries 3D, sia assolutamente divertente da giocare e godibile per i fan grazie allo stile intatto e nemmeno in parte scalfito dal cambio di rotta in termini di tipologia di gioco. Allargano il discorso più ad ampio raggio, però, è innegabile come proporre a prezzo pieno un bonus da sempre gratuito, per di più abbastanza povero di novità e contenuti degni di nota, lasci l’amaro in bocca.

– L’essenza della modalità Mercenaries è rimasta intatta

– Tecnicamente abbastanza valido

– Carenza di contenuti

– Un gioco che era gratuito è stato messo a pagamento.

6.0

Resident Evil: The Mercenaries 3D è una mera demo o, se preferite, operazione commerciale perpetrata da Capcom per i fan della serie. Una buona giocabilità e un divertimento di fondo che sembra non essere stato intaccato, non servono a giustfiicare il prezzo pieno di un titolo che in qualsiasi altro capitolo è inserito gratuitamente. Consigliato ai fan della serie, per tutti gli altri è meglio tenere i soldi da parte in attesa di Revelations.

Voto Recensione di Resident Evil: Mercenaries 3D - Recensione


6