Recensione

Resident Evil Code Veronica X HD

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a cura di Dr. Frank N Furter

A distanza di ben dieci anni dal suo esordio su Dreamcast, eccoci qui di nuovo a parlare di Resident Evil Code: Veronica (la X fu aggiunta dopo), secondo e ultimo episodio della saga scelto per la Revival Selection made in Capcom. Nonostante non possa vantare la popolarità del suo successore Resident Evil 4, Code Veronica X ha dalla sua una folta schiera d’estimatori, grazie al suo rilascio su PlayStation 2 e GameCube dopo la prematura morte della console Sega che lo ospitava in esclusiva. Fatte le doverose precisazioni, possiamo iniziare la disamina odierna nella quale non valuteremo il gioco in sé, bensì la qualità della conversione in rapporto anche al prezzo, piuttosto alto, a cui viene venduto (1680 Microsoft Point / 19,99 euro).

Fratello e SorellaLa famiglia Redfield è la protagonista indiscussa della storia: Claire sta cercando disperatamente suo fratello Chris e l’unico modo per avere sue notizie è investigare le strutture estere della famigerata Umbrella Corporation. Purtroppo viene catturata durante una delle sue sortite e portata su un’isola sperduta caduta in mano agli zombie poco dopo il suo arrivo. Dal canto suo Chris è sano e salvo e interverrà nel momento del bisogno per salvare la sua sorellina, dando il via alla seconda parte del gioco: in questo frangente i giocatori avranno modo di testare un gameplay leggermente diverso, non solo per le caratteristiche fisiche e offensive, ma anche grazie ad un tragitto molto diverso intrapreso da Claire, che permetterà un’esplorazione completa di tutte le location. Code Veronica è stato un capitolo particolare, esteticamente avanzato per i tempi, e ha abbandonato per la prima volta i dettagliatissimi fondali prerenderizzati a due dimensioni, che lasciavano il posto ad ambientazioni completamente tridimensionali. Tutto questo senza però dimenticare le classiche inquadrature fisse che in alcuni casi seguono il giocatore, evitando comunque di svelare cosa si nasconde più avanti. Altre novità, più o meno importanti, furono le doppie armi, che fornivano una potenza di fuoco maggiore e la possibilità di mirare due nemici contemporaneamente, l’abbandono di Raccoon City per una nuova location e una longevità smisurata grazie al prosieguo della storia nei panni del fratello maggiore Chris, che portava il monte ore oltre le quindici per la prima partita. Se poi aggiungiamo la modalità extra definita Battle Mode, sbloccabile non appena si termina l’avventura principale, ecco che le ore dedicate ai fratelli Redfield aumentano ancor di più. Per chi non lo sapesse, la Battle Mode consiste in una prova a tempo in cui potrete giocare in prima o terza persona: entro il tempo limite dovrete arrivare alla stanza finale uccidendo o evitando i nemici che vi sbarreranno la strada. Alla fine vi sarà assegnato un voto in lettere per giudicare la vostra prova, e ottenendo un punteggio molto alto sbloccherete nuovi personaggi. Ovviamente dovrete fare i conti con il sistema di controllo classico adottato dalla saga, che per molti oggi potrebbe risultare estremamente legnoso, mentre chi con la serie ha speso i pomeriggi della sua adolescenza farà un (forse) piacevole viaggio indietro nel tempo, quando dribblare gli zombi era una prassi utile a risparmiare munizioni. Peccato per i trofei/obiettivi, poiché la maggior parte di essi si ottengono semplicemente proseguendo nella storia, ed essendo solamente dodici ne rimangono solo un paio utili a incentivare i giocatori a rigiocare il titolo. In sostanza Code Veronica è tutt’ora un degno capitolo della saga, un grandissimo gioco, dotato di un livello di difficoltà ben calibrato e ricco di tante ore di paura e divertimento, imperdibile per chi non l’ha mai giocato.

HD = High Delusion?Sì, grande la delusione nello scaricare quasi quattro gigabyte di dati ad un prezzo decisamente alto per un misero porting della scorsa generazione, brutalmente upscalato a 720p senza la minima cura o attenzione. Chi possiede una copia originale del gioco si accorgerà di miglioramenti a malapena marginali che non giustificano l’esborso, soprattutto se pensate al fatto che sia i filmati in computer grafica, sia le cut scene supportate dall’engine del gioco, non sono state ritoccate in nessun modo. Immaginate dunque un video in bassa risoluzione spalmato su uno schermo di quaranta pollici ad alta definizione quale rabbia può scatenare nel fan o chi si avvicina per la prima volta al gioco. Segnaliamo inoltre cali di frame rate e sporadici caricamenti in alcune fasi di gioco. Una tale incuria in un prodotto che nel titolo riporta chiaro e tondo il logo “HD” non è accettabile. Pessima rimasterizzazione in ogni aspetto: l’unica nota positiva, per coloro che non sono amici della lingua inglese, è la presenza dei sottotitoli in italiano fino ad oggi esclusiva della versione GameCube.

– E’ Resident Evil Code Veronica

– Sottotitoli in italiano

– Pessima masterizzazione

– Prezzo troppo alto

5.5

Resident Evil Code Veronica X HD è senza mezzi termini una delle più tristi operazioni commerciali viste fino ad ora. Vogliamo ricordarvi ancora una volta che il voto assegnato in questa recensione non ha a che fare con la qualità del gioco, bensì della sua masterizzazione ad alta definizione che, in fin dei conti, non c’è quasi stata. In sostanza Capcom non ha fatto altro che riproporre un porting di bassa qualità. Considerato che le versioni retail per Dreamcast e PS2 che costano circa un quarto dell’esborso richiesto per via digitale, il prezzo richiesto risulta davvero esagerato. Sperando di rivedere in futuro una Capcom più attiva, come quando propose il remake del capostipite nella generazione precedente, vi sconsigliamo l’acquisto, a meno che non abbiate mai avuto modo di provare il gioco e siete dei giovanissimi fan della saga.

Voto Recensione di Resident Evil Code Veronica X HD - Recensione


5.5