Anteprima

Resident Evil 7

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a cura di Gottlieb

Informazioni sul prodotto

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Resident Evil 7
  • Sviluppatore: Capcom
  • Produttore: Capcom
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: 24 gennaio 2017 - 24 maggio 2018 Switch JAP

Dopo la prova all’E3, che è stata possibile anche grazie alla demo pubblicata poi sul PSN, Resident Evil 7 torna a mostrarsi; stavolta lo fa alla Gamescom, con una demo non più stand alone, ma ripresa da quelle che sarà l’avventura vera e propria. Abbiamo provato per circa quindici minuti quello che sarà il titolo finale, con chiaramente una build molto approssimativa e lontana dall’essere quella finale; abbiamo rivissuto in prima persona le terrificanti vicende che ci vedranno protagonisti nella residenza Baker, nei panni stavolta di Mia.

Impotenza e ombreLo stile grafico, ci tengono a chiarire gli sviluppatori, è giustificato dal fatto che ci ritroviamo a guardare una videocassetta di repertorio, un estratto di quello che è un ricordo, una memoria fondamentale di quanto accaduto nella residenza abbandonata dei Baker, dove però Marguerite continua a vivere e a esistere. 

In prima persona, dagli occhi della malcapitata di turno, ci ritroveremo quindi a dover vagare per questa struttura cercando di evitare la donna, vista nell’ultimo trailer, che avanza con una lanterna in mano e predica: lo fa in maniera asfissiante e petulante, ripetendo sempre le medesime frasi, ricordando a Mia che dopo averla accolta e tenuta con sé, lei ha tradito la fiducia e il suo regalo, il dono della vita. 
Sebbene il suo muoversi in un ambiente molto cupo, strascicando i piedi e annunciando il suo arrivo con una lanterna dia l’idea di una situazione decisamente spaventosa, Resident Evil 7, nonostante la prima persona doni immersione al contesto, non riesce realmente a spaventare, se non quando, in prossimità del Game Over, non sarà la stessa Marguerite a apparirci dinanzi al naso e comunicarci che, purtroppo, la nostra fuga è terminata. 
Privato del senso di paura e degli spaventi che ci farebbero sobbalzare dalla sedia, il nuovo titolo Capcom va a snaturare ancora di più quella che è la saga, passata alla storia per il terrore che riusciva a incutere nei primissimi capitoli, soprattutto quando le minacce apparivano da ogni dove nello scenario di gioco. Già privata di quella che era l’esperienza horror, per cedere il passo a un qualcosa di più prossimo a Outlast o Amnesia, la nostra breve prova si è lasciata condurre alla fine senza nemmeno troppa difficoltà, superando l’unico enigma ambientale proposto, seguito da un puzzle decisamente facile da risolvere: aggirata la lanterna di Marguerite, ci è bastato recarci nell’unica strada possibile su una sorta di veranda, recuperare un oggetto in metallo, attendere nuovamente che la nostra nemesi si allontanasse dalla stanza principale, e inserirlo su una statua utilizzando un gioco d’ombre per aprire un passaggio nascosto. 
Nessuna azione da compiere oltre a tutto ciò: niente ancora sul combattimento e nessuna novità sulla vera e propria esplorazione, che Capcom promette sarà presente. Per ora, soltanto un brevissimo passo avanti che da una demo stand alone ci porta a una demo estratta dal gioco e dall’esperienza finale, ma che non ci permette di comprendere il vero senso di quello che sarà questo Resident Evil 7

– Una strada completamente nuova per RE

Puntando molto sull’impotenza, sull’incapacità di compiere azioni e sulla difficoltà del dover stare sempre nascosti, Resident Evil 7 continua la sua politica di rivoluzione del genere, spostandosi completamente su un survival horror dove c’è ben poco da sparare o da subire (almeno al momento): come accaduto a Mia in questa demo, basta essere scoperti per arrivare al Game Over. È il caso di dire che tutto resta ancora avvolto nell’ombra, e per quanto possa essere apprezzabile l’aver portato due demo diverse a distanza di due mesi l’una dall’altra, tra E3 e Gamescom, stavolta Capcom è da aspettare necessariamente al varco della verità.