Anteprima

Remember Me

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a cura di Pregianza

Chi bazzica nell’industria da qualche anno tende sempre a sottovalutare la teutonica Gamescom quando si tratta di annunci. “Le bombe più grosse spuntano sempre nel periodo dell’E3”, si dice, o “ci sarà solamente qualche annuncio di circostanza”, ma si tende a dimenticare che l’evento è pur sempre la principale vetrina per gli sviluppatori europei e che l’apparizione di un progetto interessante è tutto fuorché improbabile. Capcom, l’anno scorso, ha tirato fuori dal cappello un coniglio bianco di nome Remember Me, un particolarissimo titolo dei ragazzi francesi di Dontnod Entertainment, in grado di catturare l’interesse dei giornalisti in sala con la sua ambientazione futuristica unica. 
Abbiamo seguito con curiosità e attenzione questo lavoro, e finalmente siamo stati ripagati con un bel codicillo preview giocabile, pronto per essere spulciato prima della recensione completa. Ci siamo buttati sul disco per tre ore buone, e ora vi diremo cosa abbiamo scoperto. Prendete nota, perché è davvero il caso di ricordarselo.
Nilin, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale
La protagonista dell’avventura è Nilin, un’abilissima “cacciatrice di ricordi”, unica al mondo in teoria ad essere capace non solo di rubare le memorie altrui, ma di remixarle modificandole a piacere. Si parte subito in una situazione critica, con la ragazza catturata e privata forzatamente proprio dei suoi ricordi per un motivo non meglio precisato. Dopo aver in parte resistito all’attacco mnemonico, Nilin viene fatta scappare da un uomo misterioso di nome Edge e arriva nei disastrati bassifondi di Neo-Parigi, in possesso solo del suo nome e del suo istinto. 
La premessa del gioco potrà apparire banale e abusata, eppure apre molte strade agli sceneggiatori, visto che al giocatore viene lasciato il compito di scoprire non solo la vera identità dell’eroina, ma anche quella dei suoi compagni, terroristi moderni definiti Erroristi per cui il fine sembra sempre giustificare i mezzi. A nobilitare ulteriormente la narrativa contribuisce non poco la brillante ambientazione: un futuro distopico dove le memorie della gente, essenza di ciò che rende un essere umano se stesso, sono smerciate ed eliminate come oggetti al soldo del miglior offerente. In questo mondo complesso e brutale creato dai Dontnod gli amanti del cyberpunk si troveranno a casa. 
Altro che Mindjack
Le prime fasi del gioco, come al solito, sono dedicate al tutorial, e insegnano gradualmente le meccaniche fondamentali del titolo. Ci troviamo in pratica davanti a un action-adventure con un sistema di arrampicate simile a quello visto negli Uncharted e nell’ultimo Tomb Raider, ma privo di armi da fuoco classiche e incentrato sul combattimento corpo a corpo e su svariate meccaniche uniche legate alla capacità di Nilin di fare hacking sui cervelli umani. 
Quando combatte, innanzitutto, la ragazza può eseguire serie di colpi e schivate simili a quelle presenti nella serie Arkham, anche se Remember Me non sfrutta le contromosse per offrire scontri fluidi e rapidi, bensì combinazioni modificabili e potenziabili tramite colpi dagli effetti multipli chiamati Pressen. Avanzando nell’avventura si ottengono Pressen combinabili di vario tipo, che donano alle combinazioni rispettivamente la capacità di fare danni elevati, rigenerare i punti vita, o diminuire il tempo di ricarica delle abilità speciali di Nilin. Quest’ultima caratteristica è in particolare molto utile, visto che il guanto della protagonista le consente di eseguire attacchi mentali poderosi, tra cui per ora abbiamo visto un colpo stordente ad area e una combinazione di colpi a raffica potenziata.
Il sistema è semplice solo all’apparenza, perché richiede di calcolare in modo ottimale le combinazioni più utili per determinate tipologie di avversari, necessita di un minimo di tempismo per eseguire le serie senza errori e contiene persino una meccanica di combo buffering, che mantiene le serie attive durante una schivata se si esegue il volteggio al momento giusto. Tale trovata non è certo paragonabile al complesso sistema di buffering visto in Bayonetta e la mancanza di input direzionali rende piuttosto limitata la varietà degli attacchi, ma il lavoro di Dontnod merita comunque di essere elogiato per l’originalità delle idee di fondo.
Gli avversari, poi, sono diversificati a dovere e richiedono strategie precise per essere eliminati, tattiche che aumentano quando nell’avventura si viene in possesso dello Spammer, un potenziamento del guanto che permette di sparare proiettili dalla distanza. E’ un gadget che torna inoltre utile per sbloccare vie precedentemente chiuse ed è necessario per la risoluzione di certi enigmi ambientali o per combattere contro avversari robotici, immuni agli attacchi fisici. Prendendo in considerazione tutto, tra fasi platform, combo personalizzabili, nemici multipli e puzzle ci troviamo davanti a un’avventura di varietà lodevolissima.
Dj della mente
In particolare a colpirci è stato proprio il remix delle memorie di cui vi avevamo accennato all’inizio. In certi punti dell’avventura Nilin entrerà nella mente di un bersaglio e avrà il compito di riscrivere le sue memorie. Queste sezioni sono semplici strutturalmente e piuttosto originali: si tratta di osservare lo svolgersi di un ricordo e di riavvolgerlo lentamente modificando alcuni elementi interattivi indicati in modo da ottenere effetti utili. Cambiare lo stato di tutti gli oggetti trovati può portare al fallimento, perché molti di questi divengono efficaci solo se innescata una determinata catena di eventi, o sono inseriti nel ricordo solo per aumentare la difficoltà dell’enigma. Una volta trovata la sequenza adatta, la memoria cambierà in modo utile per la nostra eroina, permettendo di proseguire per la campagna. Il potenziale per creare situazioni degne di spremere i neuroni e una campagna emozionante c’è, eccome. 
Anche tecnicamente i Dontnod ci hanno sorpreso con un titolo che vanta una direzione artistica estremamente ispirata e una notevole varietà di locazioni. Neo-Parigi è una città divisa nettamente tra il marciume dei bassifondi, popolati da persone mostruosamente mutate a causa della manipolazione delle menti, e l’opulenza dei quartieri alti. Si passa facilmente da fogne degne del miglior survival horror a piazze splendide, passando per i tetti dei quartieri poveri dove la gente normale arranca per potersi permettere qualche memoria felice. Degne di nota in particolare le animazioni, davvero molto curate, con Nilin che corre in modo diverso a seconda del luogo in cui si trova (si guarda attorno circospetta in zone buie e pericolose durante gli spostamenti, ad esempio) e si muove con grande naturalezza. Meno eccellenti le animazioni facciali, accompagnate da qualche problema nel caricamento di alcune texture durante la prova, ma si trattava pur sempre di un codice preview, quindi tali piccole mancanze potrebbero essere state limate nel gioco finito.
Ottimo infine il sonoro, con musiche di grande effetto e un doppiaggio italiano di pregevole fattura. Peccato per i soliti sbalzi del volume che portano a volte musica ed effetti a coprire i dialoghi.

– Ambientazione ispirata e notevole

– Gameplay variegato e ricco di potenziale

– Pieno di idee interessanti

Difficile non rimanere colpiti dal primo impatto con Remember Me. I Dontnod Entertainment hanno creato un titolo dotato di una protagonista femminile forte e carismatica e di un’ambientazione estremamente ispirata ed evocativa. Distaccandosi dai soliti canoni, questi sviluppatori sembrano aver inserito nella loro opera numerose idee sperimentali interessanti, che vanno a fondersi in un’avventura variegata, curata e ricca di potenziale. Non resta che vedere fino a che punto la versione finale del gioco saprà sfruttare e ampliare le ottime idee di fondo su cui si basa. Noi, dopo la prova, siamo senza dubbio ottimisti.