Recensione

Red Steel

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Red Steel è stato il primo gioco svelato al pubblico per Nintendo Wii. Le informazioni che corredavano le immagini di Game Informer (che era riuscita ad ottenere l’esclusiva), parlavano di un titolo il cui scopo era sfruttare al massimo le potenzialità del telecomando Wii, mescolando sapientemente sparatorie e combattimenti con la spada. La popolarità del titolo Ubisoft l’ha poi portato ad essere uno dei pochi ad essere mostrato “live” durante la conferenza Nintendo pre-E3 lo scorso maggio. Eccoci qui, a sei mesi di distanza, con la nostra fiammante console della grande N tra le mani e anche Red Steel che, come annunciato, ha fatto parte della line-up al lancio della macchina. Sarà riuscito a mantenere le promesse? Scopriamolo insieme…

Mai mettersi contro la YakuzaIl nostro nome è Scott e ci troviamo a Los Angeles per essere presentati da Miyu, la nostra ragazza, a suo padre, un boss della Yakuza chiamato Sato. Tuttavia una banda rivale penetra nel ristorante dove avrebbe dovuto svolgersi l’incontro e rapisce la ragazza, non prima di aver ferito gravemente Sato. Non ci resta altro quindi che cercare di scappare a Tokyo, dove ci aspetta una lunga avventura prima di poter riabbracciare finalmente la nostra dolce metà.

Un gaijin samurai? Che assurdità!Per chi non conoscesse il termine, con “gaijin” i giapponesi intendono tutti gli stranieri, ci sentiremo spesso chiamati così dalla malavita locale che dovremo affrontare. Il menù iniziale che ci troveremo davanti una volta lanciato il gioco è piuttosto inusuale, per selezionare una determinata opzione (visualizzate sotto forma di insegne luminose) non basterà illuminarla e premere un pulsante, ma dovremo trascinarla su un tabellone posto al centro dello schermo. Dopo un breve training, che ci insegnerà le mosse base, potremo subito buttarci nell’azione. I comandi sono molto semplici: con il telecomando Wii indicheremo il punto in cui sparare, segnalato da un apposito punto bianco, che diventerà rosso puntando un nemico, o verde nel caso di un alleato; il tasto B (posto dietro al Wii-mote) permetterà di sparare; A servirà per effettuare un lock-on su un nemico preciso e ad ingrandire la visuale spostandoci in avanti verso la TV; la croce direzionale ci consente di cambiare armi; il nunchuk è adibito invece alla deambulazione del nostro alter ego digitale utilizzando lo stick analogico, C per saltare, Z per abbassarsi e un piccolo gesto in avanti ci permetterà ci interagire con gli oggetti sullo schermo o di effettuare la ricarica dell’arma. Non lasciatevi spaventare, è decisamente più facile a farsi che a dirsi. Tuttavia, essendo abituati alla combo tastiera più mouse o il doppio stick analogico, i primi dieci minuti li trascorreremo a sparare più contro i muri che ai nemici, ma, dopo aver preso un po’ la mano e regolato a dovere la sensibilità del telecomando Wii, ci esibiremo in sparatorie mozzafiato degne del miglior action movie di John Woo. In ogni momento del gioco avremo un certo obiettivo da raggiungere, che sempre e comunque comporterà passare da uno scenario all’altro uccidendo tutti coloro che oseranno mettersi davanti alla nostra strada. Gli oggetti con i quali potremo interagire (principalmente leve o interruttori) avranno un contorno arcobaleno, per poterli riconoscere meglio, tutto il resto è praticamente immobile. Tuttavia è presente una discreta quantità di oggetti che è possibile distruggere, come auto, vetri, tubi, finestre, pannelli di protezione e altro ancora; da questo punto di vista Red Steel propone uno scenario abbastanza distruttibile e interattivo. L’energia viene indicata da un’apposita barra posta nell’angolo a sinistra dello schermo che, una volta esaurita, decreta la nostra morte. Come negli altri sparatutto da qualche tempo a questa parte non saranno presenti medikit da raccogliere per ripristinare la nostra salute, ma basterà cercare di nascondersi e non farsi colpire per qualche secondo per autorigenerarsi. L’arsenale ha nostra disposizione è abbastanza vasto e spazia da vari modelli di pistole di diverso calibro, al classico fucile a pompa, dall’Uzi, a un buon numero di mitragliatrici per finire con il fucile da cecchino e le granate. Sarà tuttavia doveroso utilizzare un minimo di strategia per decidere quali armi portare con noi, visto che ne potremo trasportare solo un paio alla volta (oltre alle granate). Una particolarità è l’attivazione della cosiddetta “modalità focus”, che ci permette di fermare il tempo, dandoci l’opportunità di colpire con precisione i nemici per disarmarli, per poi intimarli di buttare l’arma a terra “sventolando” il telecomando Wii ripetutamente dall’alto verso il basso. Si tratta di un’opzione estremamente utile quando ci troviamo ad affrontare dei gruppi composti da più malviventi visto che, disarmando il loro capo, segnalato da un apposito cerchio sopra la testa, tutti gli altri si arrenderanno di conseguenza.Come anticipato dal titolo, nel gioco non solo dovremo sparare, ma anche destreggiarci con la katana. Anche per questa modalità, i programmatori di Ubisoft Paris hanno messo a punto un sistema interessante per gestire gli scontri. Per attaccare basterà eseguire gli affondi con il telecomando Wii, per parare dovremo fare un piccolo movimento a destra o sinistra con il nunchuk e per schivare, oltre a muovere il nunchuk a destra o sinistra, sarà doveroso premere il pulsante C. Proseguendo nella nostra avventura, guadagnando punti onore, potremo imparare una serie di nuove combo e mosse martello da effettuare durante i match, che si riveleranno molto utili contro i nemici più ostici. Una volta che avremo ottenuto la nostra vittoria, starà a noi scegliere se risparmiare loro la vita (fruttandoci dei punti onore) o dargli il colpo di grazia.Purtroppo non è tutto oro quel che luccica, a partire proprio dagli scontri all’arma bianca. Infatti questi presentano una mappatura dei movimenti non perfetta, a differenza di quando impugniamo una pistola, e si limitano a riconoscere determinate direzioni del wiimote in modo da determinare un pattern di movimento. Inoltre questi scontri sono distribuiti forzatamente lungo l’avventura dove, non si sa per quale motivo, non saranno presenti nell’area altri nemici oltre a quello che dovremo affrontare, alcune volte scandendo nel ridicolo, ad esempio in alcuni casi ci troveremo di fronte tipi armati di mazza da baseball che, tuttavia, si comporterà esattamente come una spada. Inoltre i match sono piuttosto lenti e non danno assolutamente l’idea di uno scontro tra due maestri nell’uso della spada, mancando di quel dinamismo necessario a rendere il tutto più credibile e avvincente, complice anche il fatto che il nemico è di fatto “bloccato” al centro dello schermo e sarà fin troppo semplice schivarlo non appena si accinge ad effettuare una mossa. Un vero peccato, perché è una delle particolarità del titolo e poteva essere realizzata decisamente meglio.I difetti non si limitano solo a questo, ma anche l’Intelligenza Artificiale dei nemici è piuttosto superficiale, spesso e volentieri infatti li vedremo bloccarsi davanti a degli ostacoli posti lungo la loro traiettoria oppure passarci vicino senza spararci solo per andarsi a riparare dietro qualche oggetto, per poi avanzare come degli idioti pronti al macello.Nonostante tutto, Red Steel riesce a divertire, complice soprattutto il sistema di controllo che immerge il giocatore nell’azione ma che avrebbe meritato di essere integrato in un gioco più degno. Oltre alla campagna single player, la cui durata è stimabile sulla decina di ore, potrete divertirvi con altri vostri amici nelle modalità multiplayer. Oltre ai classici Deathmatch e Team Deathmatch, troverete un’inedita modalità “Killer” (solo per quattro), dove il gioco è diviso in round, all’inizio dei quali ogni giocatore viene assegnato un obiettivo segreto tramite l’altoparlante del Wii, il primo che riesce a portare a termine il proprio obiettivo vince. Ovviamente per ogni partita sarà possibile definire alcuni parametri, quali la mappa, scelta fra le quattro disponibili, il tempo o punteggio limite, se dividere lo schermo verticalmente od orizzontalmente nel caso siate solo in due e altro ancora. Anche in questo caso peccato per l’assenza di una opzione online, di cui il titolo avrebbe beneficiato parecchio.

Aspetto TecnicoDal punto di vista grafico, Red Steel presenta una qualità altalenante. Alcuni ambienti interni sembrano letteralmente presi dal vecchio Goldeneye per Nintendo 64, poco particolareggiati e ricoperti da blande textures, mentre altri sono decisamente gradevoli alla vista, con effetti di riflessione sul pavimento e/o rifrazione della luce sulle finestre. Stessa cosa per quanti riguarda gli esterni, anche se solitamente in questi casi la media è decisamente migliore. Pollice verso per i modelli dei personaggi, decisamente costituiti da un basso numero di poligoni e poco caratterizzati. Convincenti invece le esplosioni e gli effetti relativi al fumo e al fuoco. Peccato che il tutto non sia mosso fluidamente dall’engine del titolo, infatti spesso e volentieri assisteremo a qualche rallentamento nelle situazioni dove saranno presenti un buon numero di nemici, magari con pezzi di muro che saltano a causa dei colpi o qualche esplosione. Le parti principali della storia vengono raccontate da vignette, tecnica già usata precedentemente da Max Payne.Sul fronte sonoro la situazione è decisamente migliore, gli effetti sono adeguati e le melodie che accompagneranno le nostre avventure sono di buona qualità e adatte all’occasione, spaziando dal J-Pop, al rock, a musiche più atmosferiche, cambiando dinamicamente in base a quando iniziamo a sparare o smettiamo una volta uccisi tutti i nemici nell’area. Il doppiaggio, completamente in italiano, non è di certo uno dei migliori mai sentiti, ma la sua qualità è sufficiente.

– Un nuovo modo di giocare gli sparatutto su console

– Storia e atmosfera intriganti

– Multiplayer fino a 4 giocatori…

– …ma solo in locale

– Comparto tecnico migliorabile

– I combattimenti con la spada potevano essere realizzati con più cura

– I.A. scarsa

6.6

Purtroppo Red Steel è un esperimento riuscito solamente a metà. L’idea di base era decisamente buona e anche i controlli implementati sono risultati convincenti, tuttavia la gestione dei combattimenti con la spada ampliamente migliorabile e la realizzazione tecnica dozzinale, non permettono al titolo Ubisoft di raggiungere il livello qualitativo sperato inizialmente. Molto probabilmente qualche mese in più agli sviluppatori sarebbe servito per mettere a punto alcune cose che, allo stato attuale, sono risultate fin troppo superficiali. Le nostre speranze sono riposte nel futuro seguito che, se riuscirà ad eliminare i difetti di questo primo capitolo, sarà decisamente un titolo da tenere d’occhio. In ogni caso consiglio a tutti gli appassionati di sparatutto di dare un’occhiata a questo Red Steel, se non altro per sperimentare il nuovo sistema di controllo reso possibile dalla console Nintendo.

Voto Recensione di Red Steel - Recensione


6.6