Anteprima

Red Faction: Armageddon

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a cura di andymonza

Dopo aver dato a Red Faction una nuova identità grazie all’eccezionale motore Geo Mod, i ragazzi di Volition tornano alla carica con un seguito che promette di riproporre il gameplay basato sulla distruzione, aggiungendo tuttavia una storia più profonda ed un’azione meno dispersiva e ripetitiva di quanto sperimentato nel predecessore. L’E3 2010 ci ha dato la possibilità di assistere ad una breve presentazione dedicata al titolo, consistente in una sequenza di giocato tanto ridotta quanto densa di contenuti.

Marte, cinquant’anni dopoLa storia di Armageddon prende il via mezzo secolo dopo gli eventi narrati in Guerrilla, in seguito ai quali un periodo di relativa pace è stato bruscamente interrotto dalla distruzione delle strutture che fornivano al pianeta rosso un’atmosfera simile a quella della Terra, costringendo i coloni a trasferirsi sottoterra. Circa cinque anni dopo questi tragici avvenimenti ci troviamo nei panni di Darius Mason, nipote del protagonista del precedente titolo. Per quanto i dettagli sulla storia siano ancora scarsi, certo è che una razza aliena ha invaso la superficie del pianeta e minaccia di infiltrarsi sottoterra, mettendo a serio rischio la sopravvivenza della razza umana su Marte. La demo mostrata durante la presentazione si svolgeva naturalmente sottoterra, e vedeva Darius intento ad attraversare una vasta caverna nel tentativo di scortare un convoglio di rifugiati verso una zona sicura. Mossi pochi passi il protagonista si è immediatamente trovato a fronteggiare alcuni esponenti della razza aliena che infesta il pianeta, simili ad aracnidi ed estremamente veloci nei movimenti (chiunque abbia mai visto il film Starship Troopers non avrà difficoltà a notare delle somiglianze). Dopo averne eliminati alcuni con un tradizionale fucile d’assalto, gli sviluppatori ci hanno mostrato alcune delle nuove tecnologie militari disponibili in questo sequel. Lo strumento più affascinante è senza dubbio la Magnet Gun: come il nome suggerisce, essa permette di sparare in rapida sequenza due attrattori attaccandoli a qualunque elemento, che si tratti di nemici, veicoli o strutture. Una volta andati a segno, i due marker cominciano inesorabilmente ad attrarsi, generando incredibili conseguenze: sparando prima ad un nemico, poi ad una struttura, il malcapitato andrà rovinosamente a schiantarsi contro di essa mentre facendo il contrario l’edificio gli collasserà letteralmente addosso. Enfatizzato dalla straordinaria simulazione della fisica del motore Geo Mod 2.0, questo gameplay non lineare fornisce ampissime chance d’improvvisazione al giocatore, il quale può divertirsi ad eliminare i nemici nella maniera più fantasiosa possibile. Perfetto compagno per la nuova arma è il dispositivo montato sul braccio sinistro del protagonista, che permette di riparare all’istante qualunque struttura precedentemente smantellata grazie ad uno speciale raggio (per chi l’avesse giocato, un simile strumento era disponibile nella modalità multigiocatore del predecessore). Questa trovata rende ancor più ampie le chance a disposizione del giocatore: nei rapidi scontri a fuoco mostrati durante la demo, gli sviluppatori ci hanno mostrato come sia ad esempio possibile distruggere un container per poi occupare l’area in cui esso si trovava ed attivare il raggio ricostruente, ottenendo così un riparo temporaneo dagli attacchi nemici.

Mech maniaDopo averci mostrato il gameplay dinamico concesso dall’accoppiata Magnet Gun/Reconstructor, gli sviluppatori hanno infilato Darius dentro un esoscheletro per darci una dimostrazione delle nuove potenzialità dei nuovi mech introdotti in questo sequel: decisamente più snella ed equipaggiata, l’armatura meccanica ha seminato il caos tra gli alieni grazie ad un potente cannone montato sul braccio sinistro e ad una sorta di momentaneo sprint, che permetteva al protagonista di passare letteralmente attraverso strutture ed edifici scatenando il consueto trionfo di distruzione. Rimosse anche le ultime minacce, il convoglio è finalmente ripartito alla volta di un luogo sicuro, ma la tranquillità è durata molto poco: le appendici di un’enorme creatura aliena sono sorte dal terreno, bloccando la strada e costringendo Darius ad entrare nuovamente in azione. Dopodiché, fade out e fine dell’intensa demo.

– Magnet Gun e Recnostructor molto efficaci

– Storia più coesa

Per quanto molto breve, la presentazione di Red Faction Armageddon ha rivelato sufficienti spunti per prevedere un sequel ricco di novità: la Magnet Gun ed il Reconstructor sono due strumenti in grado di rivoluzionare i combattimenti e di portare la distruzione verso nuovi livelli. La sequenza mostrata ha inoltre evidenziato una sceneggiatura più complessa e guidata, che dovrebbe garantire una narrazione più coesa e godibile. Rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti per questo promettente seguito, che siamo certi non tarderanno ad arrivare.