Anteprima

ReCore

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a cura di Matteo Bussani

È stata molto breve la demo mostrata all’E3, ma da quella e da tante altre informazioni siamo riusciti a farci un’idea sempre più chiara di cosa sia ReCore. Presentato l’anno scorso con un cinematic Trailer, era riuscito a catturare i giocatori puntando su un atmosfera unica e all’apparenza inedita. Come possiamo dimenticare quel misto di luoghi desolati e tecnologia abbandonata, rappresentata da un deserto in grado di rievocare le memorie di un passato totalmente da riscoprire? La ragazza di nome Joule e il cane Mack sono indubbiamente due personaggi che sono riusciti a catturare la nostra attenzione. Da lì in poi è stata stuzzicata non poco la nostra curiosità di scoprire in che modo tutto questo si sarebbe sviluppato, in che genere si sarebbe collocato ReCore, che meccaniche avrebbe avuto e in che modo la direzione artistica avrebbe agito nel momento del passaggio da artwork a gameplay.

A tutti questi interrogativi siamo riusciti ad avere una risposta, ma nessuna di queste in linea con l’idea che ci eravamo fatti del gioco in termini di desideri e speculazioni.
Che cos’è ReCore?
Con ReCore siamo di fronte a un action con meccaniche sparatutto e una struttura platform, arricchito da alcuni semplici enigmi ambientali: tante parole per dire che ci troviamo al cospetto di quella che sembra l’alternativa Microsoft del celebre Ratchet & Clank. Un gioco narrativo e dal gameplay semplice, ma allo stesso tempo divertente, mancava non poco all’attuale line up di Xbox, che ha deciso di rimediare a questa mancanza proprio con ReCore. In effetti a pensarci bene, non manca all’appello nemmeno un fidato compagno di viaggio robotico: in realtà nel gioco saranno più di una le figure che andranno a sostenere Joule nella sua avventura. Prendono il nome di corebots e ognuno avrà caratteristiche e abilità differenti, con Mack il segugio, Seth la torretta a forma di ragno e Duncan, un colosso dall’enorme potenza. Ci è stato detto che verranno sbloccati sconfiggendo i nemici, ma i termini pratici dello svolgimento di questo processo ancora non sono noti.
Per quanto riguarda Joule si può dire che sia un personaggio molto mobile, in grado di correre per le sezioni della mappa come se stesse quasi sfiorando il terreno. Da subito risulta chiaro che questa estrema mobilità sia una delle chiavi per risolvere gli scontri a fuoco ed evitare i colpi nemici, sposandosi benissimo con il sistema di shooting. L’auto-mira infatti permette di svuotare i caricatori del nostro fucile senza troppi pensieri, così da concentrarsi maggiormente sul supporto del nostro assistente che possiamo cambiare in ogni momento. Le modalità di fuoco disponibili sono due: una basilare per i fucili automatici e l’altra ottenibile tramite una pressione prolungata del tasto dorsale, che genera un colpo caricato più lento ma anche molto più potente. 
Un corebot tutto blu
A questa semplice differenziazione del fuoco per adattare il nostro shooting a nemici più o meno mobili, si aggiunge un’altra meccanica atta ad arricchire il gameplay di Recore. Ad ogni nemico è associato un colore visibile da alcuni dettagli luminosi sulla sua struttura, il nostro fucile d’altro canto può cambiare anche lui colore degli spari in ogni momento; a questo punto il gioco consiste nel combinare i due in modo da attivare un incremento dei danni. Sarà basato su un sistema di combo, per cui più nemici in sequenza colpiremo utilizzando questa strategia, più alto sarà il moltiplicatore del danno. I nostri fidati compagni di viaggio durante i combattimenti sono sempre al nostro fianco e ci aiutano o tramite la modalità di fuoco base o tramite delle abilità ben più forti attivabili ogni qualvolta si esaurisce il tempo dedicato al countdown. Ogni Corebot ha un’abilità specifica: Mack, per esempio, è in grado di usare una carica fulminea devastante per i nemici; in ogni momento della partita possiamo sostituire il nostro amico con un altro fra quelli disponibili e adattarci così ad ogni tipo di situazione. Per proseguire poi nelle varie sezioni di gioco, abbiamo dovuto percorrere delle semplici sezioni platform, risolvibili tramite l’estrema mobilità di Joule, in grado di esibirsi in doppi salti e una volta in aria veleggiare per brevi distanze e raggiungere così ogni punto della mappa.
Ogni tanto abbiamo dovuto utilizzare i nostri amici Corebots, oltre che per combattere, anche per trovare la soluzione di alcuni semplici puzzle ambientali che abbiamo dovuto affrontare durante la demo. Possiamo aggrapparci con il rampino a Seth (il robot a forma di torretta-ragno) che è in grado di proseguire su ponti elettrizzati, in modo da arrivare dall’altro lato della mappa altrimenti irraggiungibile, il tutto con la semplice pressione di un tasto.
Non come ce l’aspettavamo, ma comunque promosso
Dal punto di vista della direzione artistica, siamo di fronte un gioco molto più colorato e spensierato di quanto ci immaginassimo dopo la presentazione dell’anno scorso. C’è voluto poco più di un minuto per abituarsi all’inaspettata direzione del gioco, una volta metabolizzato il tutto, però, è doveroso dire che ReCore sia riuscito a divertire parecchio. Tecnicamente il gioco si difende bene senza andare a ridefinire la grafica del genere; peccato che la build abbia mostrato qualche tentennamento con pesanti cali di frame-rate, per fortuna confinati solo alle situazioni più concitate. L’impressione è che siano piccoli problemi di ottimizzazione che si spera vengano risolti nel tempo che manca all’uscita fissata il 16 settembre 2016. 

– Gameplay semplice e intuitivo

– I Corebots implementano interessanti meccaniche a cavallo tra combattimento e platform

– Art design colorata e piacevole

Recore è un gioco che nasce con bene in mente l’esperienza che si voleva portare a schermo. Il gioco non vuole ridefinire un genere con un concept rivoluzionario, ma cerca di fare bene quello che si era prefissato cercando di caratterizzarsi con un piacevole art design o aggiunte interessanti alle meccaniche del gameplay. Recore non è particolarmente complicato e si rifa ad un pubblico piuttosto giovane, ma riesce a divertire chiunque e regala un feeling decisamente piacevole. Speriamo che il fascino dell’ambientazione mostrata all’E3 2015 non vada a perdersi e si mostri in una narrativa della campagna all’altezza delle aspettative; non dovremo comunque aspettare molto per scoprirlo dato che il titolo è in uscita su Xone e PC il 16 settembre 2016.