Recensione

Ratchet & Clank: Armi di Distruzione

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a cura di Garese

Ratchet & Clank: Armi di Distruzione è il primo passo nella next-gen della serie, ormai al suo quinto episodio. A poche settimane di distanza dal rilascio di una demo tramite PlayStation Store, che già anticipava grandi cose per il titolo di Insomniac, il gioco completo è finalmente disponibile, pronto a saziare l’appetito dei possessori di PlayStation 3.

Le meccaniche di gioco di questo episodio mantengono i tratti distintivi della serie, pur con qualche gradita differenza, e la divertente alternanza di sezioni platform e shooter. Durante l’avventura, i due protagonisti avranno a disposizione un enorme arsenale, come suggerisce il sottotitolo, da utilizzare contro i propri nemici. Prima di tutto, sono presenti numerose armi, che spaziano dal “semplice” cannone o lanciafiamme, fino ad arrivare alle Plasmabestie, fidati esseri gelatinosi che attaccheranno chiunque si avvicini, o al Lanciatornado, il cui nome è a dir poco esplicativo. Tutte le armi sono potenziabili in due diversi tipi di aggiornamento: sarà possibile acquistare potenziamenti “mirati”, che influenzano alcuni aspetti specifici come la gittata o l’intensità di fuoco presso alcuni rivenditori sparsi per i livelli, in cambio di un materiale chiamato Raritanio; inoltre, semplicemente utilizzando le armi è possibile portarle fino al livello cinque, in cui cambieranno nome e godranno di nuove e sempre più letali abilità. Oltre alle armi, sono disponibili alcuni gadget da combattimento, tanto utili quanto assurdi e divertenti da utilizzare; alcuni esempi sono il Discotron, già visto nella demo, o Mr. Zurkon, un robot da guardia davvero affidabile.L’interfaccia di gioco aiuta fortunatamente il giocatore nella scelta fra i numerosi strumenti a disposizione, in quanto è sufficiente tenere premuto il tasto Triangolo in qualsiasi momento per selezionare quello più adatto alle varie situazioni.

La trama di Armi di Distruzione vede, in sostanza, Ratchet intento a sventare i piani del terribile (e demenziale) Imperatore Percival Tachyon, ma al tempo stesso dovrà venire a conoscenza delle proprie origini, e scoprirà il motivo per il quale è l’ultimo appartenente alla razza Lombax. La storia, a tratti “matura” ma contraddistinta dal tipico umorismo della saga di Insomniac, è narrata attraverso numerose cutscenes di alta qualità o dialoghi in-game, che possono vantare di un doppiaggio degno di un cartone animato. Troveremo alcune vecchie conoscenze, come il vanitoso e goffo Capitan Qwark, ma incontreremo anche altri personaggi, alcuni amichevoli ed altri un po’ meno, tutti comunque molto ben caratterizzati ed in grado di strappare più di un sorriso durante i filmati.

Durante il viaggio alla scoperta delle origini di Ratchet visiteremo una dozzina di pianeti, ognuno con un ambiente ed una fauna (per lo più ostile) diversa. Fra i vasti territori che attraverseremo potremo quindi trovare città altamente industrializzate, comete ricoperte di ghiaccio, ambienti vulcanici e addirittura un mondo preistorico, nel caso del pianeta Sargasso. Ritornare su un pianeta già visitato sarà necessario soltanto in poche isolate occasioni ai fini della trama, mentre nella maggior parte dei casi avremo la completa libertà di navigazione per i mondi già noti sulla mappa.La varietà di ambientazioni si traduce anche in una moltitudine di diverse situazioni di gameplay, che rendono il gioco sempre fresco e divertente, senza mai farlo scadere nella ripetitività. Grazie ai numerosi dispositivi tecnologici dei quali verremo in possesso, potremo infatti affrontare sezioni in volo, acquatiche, o a bordo di innovativi veicoli.

Il titolo richiede, in svariate occasioni, lo sfruttamento dei sensori di movimento del controller Sixaxis, con alcune trovate decisamente originali, ed in ogni caso la risposta del controller si dimostra efficace in ogni momento. Tali occasioni comprendono le sezioni di volo con le Robo-Ali di Clank, il puntamento del Geo-Laser per aprire varchi e passaggi altrimenti inaccessibili, un divertente mini-gioco per sbloccare alcune serrature, e… alcuni momenti in cui dovremo ballare, travestiti da pirata. Per quanto riguarda le armi, invece, il Sixaxis è sfruttato dal Lanciatornado, menzionato poco sopra: una volta sparato il proiettile, sarà nostro compito guidare il tornado verso i nemici inclinando il controller, per scatenare una vera e propria tempesta di distruzione che li travolgerà.

Fra un pianeta e l’altro saremo anche coinvolti in alcune sezioni in volo nello spazio, nelle quali sarà possibile ammirare l’abilità di Insomniac nel creare paesaggi ambientati fra le stelle, facendo al tempo stesso attenzione agli attacchi delle astronavi nemiche. Infine, anche Clank avrà i propri momenti da protagonista, durante i quali controlleremo l’accessoriato robottino nei passaggi più angusti, e potremo contare sull’aiuto di alcuni nuovi “amici” (dei quali non vi sveliamo nulla per non rovinare l’emozione di scoprirlo da soli) ai quali sarà possibile impartire ordini.

La longevità “di base” del titolo, portando quindi a termine la storia senza soffermarsi più del necessario ad esplorare gli ambienti, è in ogni caso buona, in quanto sono richieste circa una dozzina di ore per farlo, ma in questo modo si perderebbe una parte del divertimento. Per ogni livello sono infatti disponibili alcuni Punti Abilità (mediamente due o tre), sbloccabili eseguendo azioni più o meno impegnative che possono andare dal far ballare un dato numero di nemici, al superare il livello senza accusare nessun colpo. In ogni caso, ottenere questi mini-obiettivi non risulta mai frustrante, ma anzi permette di apprezzare al meglio il gioco e sfruttare i numerosi strumenti a disposizione o potenziare al massimo le armi, oltre allo sbloccare trailer, artwork e trucchi. I restanti extra che è possibile trovare sparsi per i livelli sono costituiti dai Bolt Dorati, grandi bulloni che permettono di sbloccare skin alternative per Ratchet (Pupazzo di Neve, ed altri ancora…), e da alcuni cheat da utilizzare per il futuro Agente Segreto Clank su PSP, sicuramente una sorpresa una volta scovati durante le sezioni di gioco con Clank.Una piccola nota, non necessariamente negativa, alla giocabilità riguarda la forse eccessiva facilità del titolo, che potrebbe non incontrare i gusti degli amanti delle sfide, anche se la situazione cambia all’avvicinarsi del termine dell’avventura. L’arsenale a nostra disposizione ci renderà in generale molto più potenti dei nemici che cercheranno di ostacolarci, ad eccezione di alcuni boss, e le probabilità di esaurire l’energia vitale sono date più che altro dalla possibilità di eseguire salti ed acrobazie in modo errato, piuttosto che essere colpiti a morte. Il giudizio di questo aspetto varia da giocatore a giocatore, in quanto si potrebbe trovare più soddisfazione in un titolo più impegnativo, o semplicemente cercare il divertimento puro.

Tecnicamente, il lavoro svolto da Insomniac si assesta su livelli altissimi. La grafica di Armi di Distruzione è senza dubbio quanto di meglio sia disponibile attualmente su PlayStation 3: i colori vivaci danno l’impressione di trovarsi alle prese con un film d’animazione interattivo, grazie anche agli scenari vasti e pieni di vita, e alla presenza di numerosi nemici ed effetti su schermo, il tutto ad un frame-rate stabile a 60 frame al secondo e a una totale mancanza di aliasing.Anche l’audio riflette l’impegno messo nella realizzazione del titolo, con un doppiaggio in italiano di tutto rispetto, e tracce musicali caratteristiche per ogni livello, fra le quali è doveroso ricordare l’esilarante covo dei pirati, in cui è possibile ascoltare temi che richiamano palesemente i tre film di caraibica memoria, e canzoni piratesche urlate a squarciagola.

– la miglior grafica attualmente su PS3

– numerosi minigiochi aumentano la giocabilità

– rigiocabilità elevata

– potrebbe risultare troppo semplice

9.0

Ratchet & Clank: Armi di Distruzione è senza dubbio il miglior titolo disponibile al momento per la console next-gen targata Sony. Il comparto grafico di altissimo livello permette finalmente di ammirare le capacità della macchina in mano a sviluppatori già rodati da un precedente titolo, e la giocabilità può vantare di numerose situazioni di gioco che lo rendono assolutamente divertente, nonostante una eccessiva semplicità ed una longevità non immensa, ma comunque buona. La rigiocabilità infine è assicurata dai numerosi extra da sbloccare una volta portata a termine la modalità principale.

Voto Recensione di Ratchet & Clank: Armi di Distruzione - Recensione


9