Recensione

Ratatouille

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a cura di SAH

Si scrive Ratatouille si legge Ratatuj ed è l’ultima fatica targata Pixar che raggiunge in questi giorni tutte le sale italiane. Come successe dodici mesi orsono per Cars, è THQ a curare l’adattamento per console del cartone animato Disney. Protagonista della storia un topolino di nome Remy, il cui sogno è quello di diventare un grande chef e di dirigere un rinomato ristorante francese. Per qualunque informazione riguardo al film d’animazione potete consultare la recensione a cura di Diego Castelli su Spaziofilm nell’apposito box dedicato ai link utili. se invece volete saperne di più sull’ultima fatica di Heavy Iron Studios continuate a leggere.

Il sapore dell’avventuraI tie-in sono sempre stati molto criticati sia dalle riviste e siti specializzati che dal pubblico. Nella maggior parte dei casi gran parte dei fondi destinati a finanziare lo sviluppo del gioco vengono investiti nell’acquisizione dei diritti lasciando così pochi mezzi e soprattutto scadenze inprorogabili agli sviluppatori. Ratatouille, data la sua natura di film d’animazione, è un gioco destinato soprattutto ad un pubblico giovane. Questo ha permesso al team di concentrarsi maggiormente nella realizzazione di elementi platform e riducendo la complessità del gameplay a livelli decisamente bassi. Controllare Remy è semplice ed immediato, i quattro tasti principali sono destinati al salto (che può essere doppio con una doppia pressione), allo scatto, al colpo di coda che permette di colpire i nemici e di rompere barattoli e altri elementi su schermo e ovviamente al trasporto degli oggetti. Nonostante la semplicità generale fin dal primo livello di gioco (un tutorial abbastanza lungo e completo), abbiamo riscontrato alcuni difetti davvero fastidiosi: saltando in prossimità di un oggetto l’elevazione viene automaticamente ridotta impedendo oltretutto di riprendere il controllo del roditore col doppio salto. All’interno di una macchina inoltre abbiamo riscontrato un bug abbastanza comune in molti settori del gioco: capiterà infatti di “sfondare” involontariamente le texture che dovrebbe fungere d’appoggio crollando così in una voragine dalla quale non sarà possibile uscire e sarà necessario riavviare necessariamente il gioco. Il tutto è reso ulteriormente frustrante dall’ assenza di un’opzione di caricamento veloce che impone al giocatore di uscire per forza dal gioco e ritornare al menù principale. Un altro dei problemi legato al fatto di essere un tie-in è la realizzazione grafica, veramente pessima per quanto riguarda la realizzazione delle ambientazioni che offrono texture di qualità pari a quelle per Playstation 2 e PC ma in alta definizione, mentre un lavoro decisamente più convincente è stato svolto nei confronti dei personaggi principali. Il pelo dei topi è realizzato splendidamente così come Skinner e gli altri nemici che Remy dovrà affrontare nel corso delle sue sei missioni.

Un topolino sotto sfrattoL’avventura di Remy inizierà nel giardino di una casa di campagna dove questo simpaticissimo topo francese vive con la sua famiglia, il padre anziano e il fratello ciccione Emile. Il sogno di Remy è di diventare un giorno un grande chef al pari di Auguste Gusteau. Per iniziare il suo sogno però il piccolo topolino francese dovrà rubare il suo ricettario tenuto come ferma-finestra dalla vecchia residente. Qui prende avvio il gioco che, a differenza dei classici action/adventure, non prevede uno sviluppo necessariamente lineare, ma permette al giocatore di affrontare una serie di prove, il cui superamento verrà premiato con un amuleto. Raggiunto il totale minimo necessario sarà possibile avanzare allo scenario successivo oppure si sbloccheranno altre sfide che permetteranno di sbloccare obiettivi e gustosi extra, legati alla realizzazione del film e naturalmente bozzetti e artwork. Le sfide sono piuttosto varie: si passa dalle gare di velocità a tempo, ad altri minigiochi che prevedono l’eliminazione di scarafaggi puzzolenti o il furto di uno specifico ingrediente. Quando Remy comincerà ad entrare in contatto con i primi umani sarà disponibile anche il classico nascondiglio stile Tom & Jerry dove rifugiarsi in caso di pericolo. I sei livelli che compongono la modalità storia sono piuttosto ampi, soprattutto se osservati dalla prospettiva di un topo! Scalare un’automobile si rivelerà un’impresa non semplice dove il tempismo rivestirà un ruolo fondamentale. Oltre al doppio salto per “aderire” perfettamente ad una superficie sarà necessario premere al giusto momento un’altro tasto (predefinito B), oppure sarà necessario affrontare una prova di equilibrio lungo una corda. Esistono numerose varianti che spezzano dall’azione ma non aggiungono mai frustrazione.Un discorso a parte merita il doppiaggio, interamente in italiano, e con gli stessi attori che hanno curato la versione del film. Il risultato è davvero ottimo, la sincronizzazione perfetta e le musiche tratte dal film sono veramente ben realizzate e contestualizzate alla perfezione all’interno del gioco.

– Divertente

– Difficoltà bilanciata

– Doppiaggio eccellente

– Serie di bug

– Grafica mediocre

– Destinato ad un pubblico giovane

5.8

Ratatouille non è certamente un titolo che passerà alla storia, ma è un prodotto realizzato con cura, mai frustrante e che riesce a garantire dall’inizio alla fine un’esperienza di gioco tutto sommato appagante. I problemi sono da ricercare in una serie di bug non corretti e alcune scelte stilistiche poco convincenti, oltre che una grafica decisamente datata. Splendido invece il doppiaggio, la presenza di numerose sfide garantisce una certa varietà di gioco che verrà apprezzata sia dai giocatori più giovani (il pubblico più adatto per apprezzare al meglio il prodotto THQ) che quelli più esperti.

Voto Recensione di Ratatouille - Recensione


5.8