Recensione

Rapala Fishing Frenzy

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a cura di Star Platinum

Il fatto che il Nintendo Wii non faccia della pura potenza hardware una delle sue caratteristiche base, troppo spesso porta gli sviluppatori a produrre giochi teoricamente interessanti sotto il punto di vista della meccanica e del sistema di controllo, ma troppo spesso deficitari quando si tratta di creare una struttra che sia allo stesso tempo completa ed esente da lacune. Il precedente episodio di Rapala Fishing non aveva certo impressionato la critica, risultando un chiaro esempio della tipologia di prodotto sopra descritta, eppure Activision ha pensato di riproporre la serie, cercando di rimediare agli errori del passato grazie ad alcune introduzioni tecniche potenzialmente interessanti. Scopriamo insieme di che cosa si tratta questa volta.

Il pescatore perfetto non esisteLa pesca sportiva è indubbiamente uno degli sport meno popolari ed allo stesso tempo più complessi da realizzare in ambito videoludico. Divenuto di moda principalmente con console del passato, questa particolare tipologia non ha mai saputo ritagliarsi un vero e proprio spazio all’interno del mercato, restando a galla più per la buona sorte di alcuni prodotti che non per vere e proprie qualità generali. Lanciarsi in un esperimento così azzardato adesso, in un periodo in cui i videogames stabiliscono quotidianamente nuovi standard per soddisfare le crescenti esigenze degli utenti, appare quidi come una scelta più che mai coraggiosa, specialmente se fatta cercando di sfruttare le caratteristiche peculiari di ogni sistema. Come descritto in precedenza, trattandosi di Wii, l’ago della bilancia è ancora una volta legato al sistema di controllo ma, prima di addentrarci nell’analisi di questo aspetto, sarà bene fare un piccolo passo indietro, a beneficio di tutti coloro che non conoscessero questo Rapala Fishing Frenzy . Il gioco vi permette di partecipare a numerose competizioni sportive, in cui cercare di conquistare il maggior numero di pesci ed ottenere così trofei per i risultati acquisiti. Per far ciò è posibile visitare numerose località di pesca, misurandosi con agguerriti concorrenti e senza dimenticare la coriacea resistenza che opporranno le astute prede per non lasciarsi catturare. Così come avveniva con il precedente capitolo, il fulcro dell’azione è fondamentalmente rappresentato dal livello d’interazione con i pesci che, se durante le prime partite sembreranno molto passivi, con il proseguire del gioco diverranno molto più difficili da pescare, incrementando di molto il livello di sfida nonché, purtroppo, la frustrazione che deriverà dalla sconfitta dell’ultimo secondo dovuta magari ad un’errata valutazione delle proprie possibilità.La versione Wii, venduta per l’occasione in bundle con la canna da pesca (Rod and Reel), appare quindi quella più interessante per valutare al meglio le qualità del prodotto in tutti i suoi aspetti simulativi.

Il mondo è pieno di pesciIl montaggio della periferica di gioco a Wii Remote e Nunchuk si rivela molto semplice e se all’inizio sembrerà un po’ strano utilizzare i due controller attraverso questo particolare collegamento, già dopo un po’ di allenamento il tutto risulterà più immediato, permettendovi di simulare in modo discretamente convincente tutte quelle azioni tanto familiari a chi di pesca se ne intende, ossia lanciare l’amo, attendere con pazienza il momento cruciale e mettercela tutta per avvolgere il mulinello e portare a bordo della barca la vostra preda. Spiegato così sembrerebbe molto semplice ed in realtà lo è anche, tuttavia quelle che appaiono come una serie di azioni elementari e ripetitive richiederanno presto l’utilizzo di differenti accorgimenti da applicare a partita in corso, per ottenere i migliori risultati possibili.Le modalità a disposizione del giocatore sono soltanto tre: Tornei, in cui dovrete misurarvi attraverso una serie di sfide di difficoltà sempre maggiore all’interno di diversi scenari, Pesca libera, in cui potrete sperimentare in tutta calma le tcecbiche acquisite senza obiettivi da portare a termine e infine Sfide veloci, che come suggrisce il nome consente di avviare una sessione di pesca in pochi secondi. Come potrete immaginare, le scarse opzioni a disposizione, nonché l’ennesima mancanza di una qualsiasi modalità multiplayer offline o online non rappresentano certo una scelta molto felice, denotando già qui una mancanza assolutamente imperdonabile e fortemente limitativa verso l’esperienza di gioco. Tralasciando per il momento questo grave difetto, degne di nota sono invece le numerose possibilità di “personalizzazione” del proprio stile, grazie al vasto campionario di tecniche ed esche presenti (per un totale di oltre trecento tipi), tutte realmente esistenti e caratterizzate da peculiarità estetiche, ma soprattutto tecniche differenti e adatte quindi ad ogni situazione. l vostro alter ego virtuale si muoverà infatti grazie ad una comoda imbarcazione privata ed avrà modo di percorrere un territorio potenzialmente infinito per estensione, che va a svilupparsi per oltre cinquecentomila acri di superficie navigabile e che contiene al suo interno alcune ambientazioni piuttosto note quali, ad esempio, Clear Lake e Lake Okeechobee. Ogni location presenta ovviamente diverse specie di pesci, caratteristiche del fondale e difficoltà, anche se all’atto pratico non si avvertono poi cambiamenti rilevanti a livello di appproccio al gioco.

Acqua dolce… quasi salataNonostante la meccanica non offra molti spunti a livello di originalità e alla fine ci si ritrovi a compiere sempre le stesse azioni, finché dura la curiosità iniziale il gioco si rivela discretamente divertente e l’aggiunta della canna da pesca fortunatamente si rivela simpatica, anche se non certo come un vero e proprio stravolgimento a livello di controlli. La possibilità di entrare in contatto con numerose specie di pesci è interessante, ma manca d’attrattiva e la totale assenza di una modalità multiplayer pesa come un macigno ai fini della giocabilità, che altrimenti avrebbe potuto puntare a vette più elevate.A livello tecnico, per quanto il gioco sia decisamente lontano da standard qualitativi accettabili, i modelli poligonali, le ambientazioni e l’engine stesso che gestisce le dinamiche fisiche arrivano quasi alla sufficienza, seppur in modo discontinuo. I fondali, così come l’acqua ed altri effetti grafici appaiono invece curati e talvolta suggestivi, anche se non certo realistici come ci si aspetterebbe.Il sonoro, come da previsione, è ridotto al minimo indispensabile e non contribuisce nel modo più assoluto a creare un minimo d’atmosfera.In definitiva, nonostante il tentativo di migliorare il precedente episodio, RFF si rivela troppo povero di contenuti e decisamente anonimo nel gameplay per poter aspirare a qualcosa di più in termini di giudizio. Il fatto che al prezzo del gioco sia inclusa in bundle anche la canna da pesca (sarà mai sfruttata come si deve?) non è un valido motivo per consigliarne l’acquisto, ma se siete appassionati di pesca potreste comunque almeno provarlo, stando attenti a non cadere nella rete.

– Il miglior gioco di pesca per Wii

– Periferica Rod and Reel inclusa nel bundle

– Concept interessante…

– Tecnicamente si poteva fare molto meglio

– Poco coinvolgente

– …sfruttato solo in minima parte

5.5

Rapala Fishing Frenzy non è un brutto gioco, ma a causa di una realizzazione complessiva con molti (troppi) problemi e mancanze assortite non può aspirare ad ottenere i risultati che avrebbe potuto raggiungere. L’unico aspetto che in parte si salva è il sistema di controllo. Per il resto ci sarebbe da capire come qualcuno potrebbe mai avvicinarsi ad un simile prodotto, considerando quanto offre il mercato.

Se proprio non potete farne a meno valutate con molta cautela l’acquisto, altrimenti orientate i vostri risparmi verso giochi più meritevoli o risparmiate per il prossimo ed imminente natale. Il fatto che ci sia un’esca non significa che si debba per forza abboccare…

Voto Recensione di Rapala Fishing Frenzy - Recensione


5.5