Anteprima

Rainbow Six Vegas 2

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a cura di Threepwood

Nel corso di questo primo mese del 2008, in molti si sono soffermati a rivedere le immagini che hanno accompagnato e caratterizzato la stagione videoludica appena trascorsa. Alcuni titoli però, sebbene risalgano ad un periodo antecedente al 2007, sono stati capaci di regalarci immense soddisfazione, rimanendo saldamente ancorati alle nostre console. Rainbow Six: Vegas, grazie alla sua capacità di divertire in single player e di stregare in multi player, ne è un perfetto esempio. Ora siamo qui per mettere in discussione il suo posto nella nostra collezione, non per far spazio ad un estraneo, ma bensì per essere sostituito dal suo sequel. Un fratellino, creato da mamma Ubisoft Montreal e atteso negli USA per Marzo 2008. Anche se potrebbe sembrare prematuro, gli sviluppatori hanno già appeso il fiocco azzurro alla porta e hanno invitato la stampa per mostrare la loro ultima creazione: Rainbow Six: Vegas 2. Questo sfavillante inizio, fatto di elogi e complimenti, fa un po’ a cazzotti con la politica che, solitamente, ci vede storcere il naso di fronte al rilascio di un sequel a breve distanza dal predecessore, ma questa sembra proprio essere l’eccezione che conferma la regola.

Ricordate, ciò che accade a Vegas … rimane a Vegas!La città delle luci colorate, del peccato, del vizio, uno dei pochi posti al mondo dove in un attimo si può vincere e perdere tutto: Las Vegas è tornata per essere nuovamente teatro delle vicende del leader della squadra Six. I ragazzi di Ubisoft, tronfi del lavoro svolto nel tessere la trama del precedente capitolo, si presentano a noi con uno sfavillante sorriso, pronti a esporci quali complotti dovrà affrontare Bishop in questo nuovo episodio. Ebbene molti di voi ricorderanno come il finale del primo capitolo sia stato in grado di sollevare un grande punto di domanda sulle nostre teste e come allo stesso tempo ci abbia lasciato piacevolmente sorpresi. Vegas 2, a detta degli sviluppatori, sarà in grado di rispondere a tutti i nostri quesiti e anzi, si da la briga di fare qualcosa di più per noi. Difatti, la trama non solo continuerà con lo sviluppo narrativo del prequel, ma si preoccuperà di darci informazioni sui fatti che hanno portato agli eventi di Vegas, rivelandosi così una sorta di Director’s cut di Vegas stesso. Infine, il team Ubisoft, ci ha promesso che la conclusione di Vegas 2 sarà esplosiva e indiscutibilmente conclusiva, capace quindi di chiudere la questione e di mettere, in modo completo, la parola fine alla vicenda.

Thinking Person’s Shooter d’autoreLe novità che ruotano attorno a questo titolo non comprendono, di certo, solamente il filo conduttore narrativo, ma si espandono, con piacevoli risultati, verso il gameplay, rendendo l’esperienza ancora più sfiziosa ed elettrizzante. Parliamo prima di tutto della gestione del nostro personaggio. In questo nuovo capitolo, verrà infatti data la possibilità di personalizzare l’avatar di Bishop, decidendone sesso ed etnia, tutto grazie ad un sistema chiamato Persistent Elite Creation System. L’unico vincolo che ci viene imposto, riguarda il nome e la sua carica. Difatti, qualsiasi modifica apportata riguarderà l’aspetto fisico del personaggio e non il fatto di chiamarsi Bishop e di essere il leader della squadra di Six. Oltre tutto ciò, verrà proposto un altro sistema, riguardante però la gestione delle abilità del personaggio, denominato ACES( Advance Combat and Specialisation) che permetterà di sviluppare, in tutta libertà, le capacità del nostro alter-ego digitale; infatti, in base al modo di agire adottato durante le missioni, andremo a incrementare le qualità di Assalto, Precisione di tiro e combattimento corpo a corpo. In definitiva, se preferiremo azioni silenziose, che prevedono per la maggiore attacchi “puliti” senza sparatorie, e impegneremo le nostre qualità di tiratore, tenderemo a diventare dei veri e propri esperti in quel settore e verremo premiati con l’assegnazione di equipaggiamento adeguato alle nostre azioni. In questo senso, ci è stato anticipato che ci saranno 11 nuove armi tra cui l’M468 e il fucile di precisione SR-25. E’ inoltre improtante ricordare che il sistema ACES sarà operativo anche nella modalità on-line oltre che nelle missioni del single player.

Rimanendo sempre in tema di gameplay, ci è stato mostrato come il nostro compito di caposquadra sia stato facilitato e arricchito da alcune nuove chicche. In Vegas 2 non dovremo solamente mettere in posizione gli uomini e ordinare loro di sfondare le porte o di fare irruzione, ma avremo altri compiti più complessi che renderanno l’esperienza meno meccanica. Innanzitutto dovremo guidarli anche nelle fasi di esplorazione, creando talvolta delle situazioni più elaborate di appostamento. In Vegas capitava di voler muoversi da soli per vedere con i propri occhi alcune zone della mappa o del piano esplorato; in tali momenti, i nostri compagni restavano fermi in una parte della stanza senza un criterio. Al contrario, in Vegas 2 dovremo comandare le loro posizioni anche in momenti di stallo, indicando loro in quali angoli posizionarsi. Ciò ci consentirà di esplorare la mappa senza la perenne paura che i nostri uomini possano essere sorpresi. Inoltre potremo visualizzare il loro punto di vista per capire se nella loro zona dovessero esserci pericoli imminenti. Grazie anche ad una IA migliorata, i nostri compagni saranno in grado di comunicare via radio informandoci dei loro movimenti. Ubisoft ci ha quindi svelato che l’IA degli uomini del team è stata riscritta per rendere più dinamico e reale il titolo. A supporto della loro tesi ci hanno portato un facile esempio. In Vegas chiedendo ai nostri uomini di spostarsi verso una nuova postazione, nonostante il fuoco nemico cominciasse a piovere su di loro, questi si muovevano seguendo una linea retta, senza curarsi di eventuali attacchi nemici. In Vegas 2 con la nuova IA, questi useranno movimenti più elaborati, senza più seguire una linea retta e in caso di attacco avranno il buon senso di arrivare al loro obiettivo passando da un riparo all’altro e rispondendo, se possibile, al fuoco nemico.

Vorremmo chiudere la questione gameplay, ma aspettiamo ancora un po’, visto che Vegas 2 non è fatto solo di upgrade all’ IA e alle modalità di gioco, ma anche di rinnovamenti grafici. Grazie ad un upgrade del Unreal Engine 3.0, tutta la veste grafica è stata migliorata e arricchita in ogni settore di nuovi dettagli. Oltre ai casinò avremo quindi scenari in strada, strip club, aree industriali, raffinerie e una fedele riproduzione della stazione della monorotaia. Parlando di motore grafico non possiamo fare a meno di informarvi che Ubisoft ha ampliato l’interazione con gli oggetti degli scenari e la conseguenza delle nostre azioni su di essi. Se in Vegas una volta riparati dietro una slot ci sentivamo al sicuro, nel sequel saremo sempre in perenne ricerca di un riparo. Con questo intendiamo dire che potremo usare slot, tavoli, banconi o qualsiasi altra cosa ci capiti fra le mani per ripararci, ma dovremo ricordare che i colpi dei nostri numerosi avversari saranno in grado di distruggere le nostre trincee improvvisate, costringendoci a correre verso altri ripari o a sparare a più non posso. Il risultato è una maggiore dinamicità delle azioni e l’obbligo a pensare velocemente. Parlando di distruggere, sappiate che potremo rompere porte, finestre e appunto ribaltare tavoli e slot a piacimento. Insomma interagire con lo scenario sarà una parte importante del gameplay e un elemento strategico da prendere in seria considerazione.

Quanto durerà il nostro continuo lottare?Gli sviluppatori Ubisoft ci hanno assicurato una durata di circa 10 o 12 ore della campagna single-player e dell’inserimento di nuove modalità, senza contare un restauro di quelle già presenti. Per cominciare, la modalità carriera sarà giocabile per intero, anche in cooperativa, durante la quale il secondo giocatore vestirà i panni dell’agente Knight. La modalità caccia ai terroristi è stata invece ampliata grazie alla possibilità di usare le 13 mappe disponibili, che incrociano sia gli scenari di Vegas2 che quelli classici di Rainbow Six. Sarà possibile giocare soli o accompagnati dalla propria squadra, che potrà essere comandata dalla cpu o da altri tre utenti. Parlando del tanto adorato on-line (frutto di eterna longevità del primo vegas), oltre alle solite “assassina e conquista” e “prendi la bandiera”, saranno implementate altre due modalità che però non sono ancora state svelate. Concludendo, possiamo asserire di essere rimasti molto impressionati da questa prima presentazione e non vediamo l’ora di poter saggiare con mano qualcosa di più concreto.