Anteprima

RaceRoom Racing Experience

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a cura di Francesco Ursino

Nel corso di questi mesi si sono succedute alcune news relative allo studio svedese Simbin; quello che, infatti, appariva essere il normale corso di sviluppo dell’atteso GTR 3, sembra essersi interrotto nel momento in cui le notizie da diffondere riportavano che il nuovo materiale di volta in volta mostrato era relativo a “un nuovo titolo di prossima pubblicazione”. Il mistero relativo a questo nuovo gioco è stato svelato negli scorsi giorni, con l’annuncio del nuovo RaceRoom Racing Experience. Approfittando delle prime notizie a disposizione, e della prova della versione dimostrativa rilasciata su Steam, cerchiamo di capire di quale genere di prodotto si tratta.

Esperienza di guida RaceRoom Racing Experience rappresenterà una piattaforma free-to-play dedicata alla simulazione di guida, che includerà un simulatore di guida avanzato e capace di indirizzarsi a differenti tipologie di giocatori.Il titolo, difatti, si dovrebbe basare sulla presenza di contenuti free e premium, permettendo cosi microtransazioni; la prima versione del gioco, che secondo le ultime notizie disponibili potrebbe arrivare in autunno, includerà la sola Aquila CR1 e il tracciato fittizio chiamato RaceRoom Raceway. Cosi come in Assetto Corsa, dunque, i contenuti dovrebbero continuare ad arrivare anche nella fase di post release; è bene dire che, al momento, le notizie relative alla piattaforma di gioco in sé sono piuttosto poche: vero è, però, che è possibile dire già da ora che il titolo Simbin lascia in disparte il single player in favore degli altri simulatori. Considerando le simili strategie di rFactor e Assetto Corsa, difatti, è possibile dire che, tra i nuovi giochi di guida in arrivo su PC, Project CARS sembra il più votato all’esperienza in singolo (sebbene il comparto online, nel titolo Slightly Mad Studios, avrà comunque una certa importanza).

Questioni filosoficheDiego Sartori, Creative Director di Simbin, tiene a precisare il tipo di user a cui si rivolgerà il titolo: la questione, infatti, verte sull’essere o meno un giocatore hardcore: ”Sono automaticamente un simracer hardcore perché gioco indossando un casco? Oppure posso essere hardcore anche giocando alla difficoltà più bassa e guidando con il joypad?”.Secondo Sartori, la questione non deve essere posta in questi termini: ”Un simracer, per me, è un giocatore che ama le corse e i giochi di guida. Il modo in cui ognuno di noi cerca di approcciarsi a questo tipo di giochi non ha niente a che vedere col fatto che ci si possa definire hardcore o meno”.Ci dilunghiamo su queste questioni perché, in effetti, questo RaceRoom Racing Experience potrebbe rappresentare un nuovo modo di intendere il genere da parte dello sviluppatore svedese. L’intenzione dichiarata, infatti, è quella di implementare alcuni cambiamenti a differenti livelli di gioco, sebbene l’obiettivo primario sia quello ”di mantenere il DNA Simbin intatto”.Nel concreto, queste novità si riflettono soprattutto sul sistema di difficoltà proposto da RaceRoom Racing Experience, che si esplicherà attraverso due differenti modelli di guida, chiamati Amateur e Get Real.Il primo modello è disegnato per giocatori presumibilmente meno esperti, vista la presenza dei due aiuti alla guida rappresentati da ABS e traction control. Scegliendo questa opzione, dunque, non esisteranno differenze di mescole di pneumatici, cosi come non sarà presente il problema del riscaldamento delle gomme. Si potrà fare a meno di considerare la temperatura esterna, e il differente impatto del livello di benzina presente sulla vettura. I danni, infine, avranno natura solamente estetica, e i setup saranno bloccati per tutti i giocatori.La modalità Get Real, invece, secondo Sartori, ”è quello che un giocatore si aspetterebbe da un gioco Simbin tradizionale”. Una delle caratteristiche peculiari di questa possibilità di gioco è che il traction control non verrà inteso come un aiuto alla guida: questo particolare, invece, potrà essere regolato in profondità, scegliendo tra sei differenti livelli di intensità.L’obiettivo è quello di premiare i giocatori più esperti (e, magari, con volanti e pedaliere di una certa qualità): se, infatti, sarà possibile guidare col traction control al 100% vero è che, abbassandone il livello, i più smaliziati avranno un vantaggio in termini prestazionali, con benefici soprattutto in accelerazione.Difatti, la differenza di aiuti alla guida tra le modalità Amateur e Get Real creerà un delta prestazionale che renderà RaceRoom Racing Experience un titolo dal carattere doppio e ambivalente.

Sonoro d’autoreParliamo adesso degli aspetti tecnici del titolo trapelati dalla demo apparsa da poco su Steam: i primi screenshot, cosi come le sequenze giocate, hanno mostrato una grafica pulita e tutto sommato definita; il salto di qualità rispetto ai precedenti titoli Simbin sembra essere presente (anche se non così marcato), ponendo RaceRoom Racing Experience in linea con la qualità degli altri simulatori di guida in uscita, magari con qualche luccichio in meno di Project CARS, ma con più pulizia e cura rispetto a rFactor 2.Il fiore all’occhiello della produzione, però, sembra essere il comprato sonoro, che già appare un gradino superiore a quello delle altre produzioni (a cui, però, vanno sicuramente concesse attenuanti): in questo senso, la versione dimostrativa ha confermato le buone impressioni già registrate nei mesi scorsi.Il lavoro svolto da Anthony Monteil, già responsabile del sonoro nei precedenti titoli Simbin, è quindi di una certa qualità. Il buon risultato già ottenuto è probabilmente frutto anche della particolare modalità di registrazione dei suoni delle vetture effettuata grazie all’ausilio della silenziosa Tesla Roaders, macchina elettrica che ha permesso di raccogliere numerosi effetti i quali, durante le normali sessioni di recording effettuate su macchine “normali”, di solito sfuggono al microfono. Questa particolare tecnica era stata annunciata relativamente a GTR 3 ma, visto il nebuloso sviluppo di questo titolo, è più che plausibile che molto del materiale raccolto sia confluito anche in RaceRoom Racing Experience.Un altro elemento ritoccato a fondo è quello dell’interfaccia grafica, ora più snella e meno fitta di schede rispetto ai titoli della serie RACE. L’obiettivo primario sembra essere quello di integrare i vari menù, dalla struttura assai semplificata, con il mondo social, permettendo dunque di interagire con Facebook e gli altri social network direttamente all’interno dell’ambiente di gioco, condividendo elementi quali, a esempio, gli hotlap.

Giri velociVediamo adesso cosa ha da offrire del punto di vista di gameplay la versione dimostrativa di RaceRoom Racing Experience: cosi come accennato nei paragrafi precedenti, questa prima versione contiene la sola Aquila CR1 e un tracciato fittizio. L’unica modalità disponibile permette di correre contro il tempo, cercando di battere il miglior tempo fatto registrare dagli altri giocatori.Una volta scesi in pista, dunque, le sensazioni sono contrastanti: è bene dire infatti che questa versione di gioco contempla la sola modalità Amateur: l’impossibilità di modificare i setup della vettura, cosi come la presenza degli aiuti di gioco, dunque, fanno sentire pesantemente la loro presenza, limitando l’autenticità dell’esperienza. Vero è che saltare sui cordoli a tutta velocità rimane una pratica sconsigliata (visto che nel farlo chi vi scrive è stato capace di cappottarsi un paio di volte), ma resta il fatto che il titolo, in questa modalità di gioco, risulta perfettamente fruibile anche a giocatori muniti solamente di tastiera o pad.Con un volante di un certo livello, evidentemente, il discorso si fa un po’ più interessante: già da questa fase di sviluppo, infatti, le impostazioni relative al force feedback risultano essere profonde e numerose, andando a restituire discrete sensazioni. Vero è che l’analisi del modello fisico di gioco risulta essere tutto sommato complicata, sia per le limitazioni della modalità Amateur, sia per la fase di sviluppo del titolo, non ancora del tutto ultimato.In ogni caso, l’intento Simbin sembra essere chiaro: grazie alla modalità Amateur il titolo può realmente approcciarsi a molte tipologie di giocatori poco avvezze ai simulatori di guida; i più esigenti, invece, dovranno aspettare la versione completa del gioco, ovvero quella che, secondo la volontà degli sviluppatori, dovrebbe garantire l’autentica esperienza di guida cui siamo stati abituati.

– Potenzialità derivate dal free-to-play

– L’obiettivo è coniugare simulazione e accessibilità

RaceRoom Racing Experience rappresenta, per certi versi, una sorpresa: l’impressione infatti è che Simbin voglia allargare il suo raggio d’azione, avvicinandosi anche a giocatori non propriamente esperti dei simulatori di guida duri e puri. La parole del creative director del titolo, cosi come i due livelli di difficoltà di gioco proposti, sembrano proprio andare in questa direzione, ma non chiudono la porta al passato rappresentato dagli ottimi titoli della casa svedese.

Insomma, la questione assume i toni del classico conflitto tra tradizione e innovazione: trovare il bilanciamento tra questi due elementi non è semplice, ma se Simbin ci riuscirà potremmo avere tra le mani un simulatore di guida free-to-play allo stesso tempo profondo e accessibile. A quel punto, la competizione con gli altri titoli del genere assumerebbe toni decisamente interessanti. Rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti in tema.